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Il soprannaturale, magia e religione
Magia: l'insieme di pratiche rituali presenti esercitate sia a scopo benefico con la magia bianca (favorire
raccolti o guarigioni), sia a scopo malefico con la magia nera (provocare malattie o sciagure a distanza);
spesso la magia è collegata alla religione e può contenere un nucleo di sapere scientifico.
Il "pensiero magico" riveste una grande importanza nel mondo primitivo dove ha avuto un grande spazio.
Nel Rinascimento il mago era una figura importante, capace di penetrare i segreti della natura e piegare la
materia e gli spiriti al suo volere.
Giordano Bruno, per esempio è filosofo e "mago". Quindi agli "intrecci" tra magia e scienza e tra magia e
religione, c'è anche quello tra filosofia e magia.
Nel corso del Seicento la magia è ritenuta una realtà: centinaia di donne bruciate come streghe al rogo (mentre in realtà erano solo donne con qualche conoscenza di erboristeria). Nel corso del Settecento la magia viene considerata una forma di superstizione: Con il termine magia ci si riferisce a un insieme di tecniche con le quali ci si impossessa di forze occulte, cioè misteriose, per dominare i fenomeni fisici e influenzare eventi o persone allo scopo di ottenere vantaggi o benefici personali e collettivi: la morte di un nemico. Nella magia non è presente un culto comunitario come invece in ogni religione.
C'è una "gerarchia" tra magia e scienza, la magia è una tappa, un aspetto di una mentalità prescientifica e prelogica diversa da quella del mondo occidentale. La magia viene intesa come pratica per regolare la vita sociale.
Malinowski dice che il rituale magico serviva per dare sostegno e scambiare strumenti e creare alleanza politica, solidarietà.
Gli antropologi chiamano mago chi usa la propria arte per scopi benefici, come la cura delle malattie; colui che conosce le proprietà benefiche ® è dunque un guaritore. All'attività benefica del mago si contrappone quella dello stregone e del fattucchiere: lo stregone per un potere misterioso di cui dispone naturalmente e che usa inconsapevolmente e anche involontariamente; il fattucchiere invece ottiene i suoi effetti attraverso rituali ben precisi la cui conoscenza viene appresa e trasmessa.
Ci sono poi le"attività" magiche:
-divinazione->s'intende la capacità di scoprire la volontà divina, per la previsione del futuro e per la
ricostruzione del passato in vista degli sviluppi successivi. Si avvale delle visioni avute in sogno o la lettura
dei segni;
-incantesimo-›deriva da "canto" e indica la capacità di persuadere un soggetto a distanza attraverso le "parole" (Malinowski);
-malocchio-> arrecare danno attraverso lo sguardo (facoltà posseduta inconsapevolmente).
Ernesto De Martino ha analizzato la persistenza della magia nell'Italia meridionale. Dice che il magismo
afferma il proprio "essere nel mondo" contro il rischio di "non esserci"; un modo per combattere la crisi
della presenza, minacciata dalla malattia, dalla morte. La magia e il mago incarnano il bisogno di sicurezza.
Il mana › indica una forza soprannaturale, al di sopra dei fenomeni naturali e al di fuori del controllo umano.
La religione è costituita da credenze in potenze soprannaturali e atti, cioè pratiche rituali con le quali si
stabiliscono relazioni tra tali potenze e gli esseri umani, cioè tra profano e sacro. Malinowski dice che con
l'esperienza religiosa l'uomo si affida a potenze superiori per trovare soluzioni in una realtà che non riesce a
dominare e per orientare il proprio mondo nella direzione desiderata; in tal modo, protegge gli individui
dall'insicurezza e dall'ansia conseguente.
La religione si propone di dare un senso al mondo e questo la distingue dalla scienza, che invece intende
cogliere le leggi che regolano i fenomeni senza porsi il quesito se essi abbiano uno scopo o meno. La
religione coglie il senso degli eventi in una dimensione che è diversa da quella in cui gli uomini vivono
normalmente e che riguarda la volontà di Dio o degli dèi. Le religioni sono caratterizzate da segni, come
oracoli, messaggi divini. Mauss parla delle religioni come sistemi che comportano la presenza di
rappresentazioni, cioè miti e credenze, pratiche, ossia atti, riti, ovvero una chiesa, una gerarchia, un gruppo
di persone dedicate alle attività sacre.
Sacerdoti-> ossia gli intermediari tra le divinità e gli uomini, propongono una visione del mondo, indicano
dei valori comuni e mettono in atto delle pratiche utili alla collettività. Sono i sacerdoti stessi a svolgere
funzioni politiche e amministrative, a riscuotere le tasse, a immagazzinare i raccolti. Con il termine
sacerdotes vengono indicati coloro che si occupano del culto delle divinità, dell'attività del tempio,
dell'organizzazione di cerimonie e feste religiose. I sacerdoti sono separati dal resto della comunità, si arriva
dopo un periodo di iniziazione e di istruzione nel quale i futuri sacerdoti apprendono un sapere esoterico.
Sciamano significa stregone. Un uomo diventa sciamano dopo una "malattia iniziatica", attraverso l'estasi,
cioè in uno stato di trance, ottenuto grazie a sostanze allucinogene. Lo sciamano entra in contatto con il
mondo degli spiriti per coinvolgerli nelle vicende umane, anche a scopi terapeutici, per ottenere cioè la
guarigione di persone malate: per questo è anche un guaritore.
Lo sciamanismo, cioè l'insieme delle pratiche rituali e delle cerimonie religiose tipiche di uno sciamano, si
considera originario dell'Asia centrale e settentrionale, Indocina, Nord e Sud America, Corea e Giappone.
Lévi-Strauss svela la grammatica dei miti. Scompone i racconti che analizza in mitemi e indica brevi
segmenti della struttura narrativa. Queste unità vengono rinvenute in altri miti, anche di popoli più lontani,
all'interno di una diversa organizzazione. Ricorrono in vari miti (ma sono presenti anche nelle fiabe della
stessa tradizione popolare occidentale). I nuclei narrativi "fissi" possono combinarsi secondo regole diverse
che assomigliano a quelle della grammatica o dell'uso delle figure retoriche, Lévi-Strauss non spiega la
funzione svolta dai miti, ma le regole della loro composizione presso i vari popoli. Dumézil ha notato la
presenza di uno schema basato su una triplice funzione degli dei: divinità della sovranità, divinità della forza
guerriera e divinità della fertilità. La mitologia greca ha tramandato miti come biga alata e della caverna.