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Concetti Chiave

  • Skinner nel '76 introduce il behaviorismo radicale, riconoscendo l'auto osservazione come fatto corporeo, a differenza del behaviorismo metodologico che la rifiuta.
  • Il behaviorismo metodologico si concentra sugli stimoli esterni, negando il valore scientifico dell'introspezione come intesa da Wundt e Titchner.
  • Negli anni '70, il behaviorismo radicale cerca un equilibrio, riconoscendo volontà e obiettivi umani, ma attribuendo comportamenti a cause esterne.
  • L'introspezione è considerata riduttiva, poiché tutto può essere spiegato tramite manifestazioni comportamentali, definite espressioni mentalistiche.
  • Seligman suggerisce che le fobie si concentrano su stimoli che storicamente rappresentavano minacce biologiche, ipotizzando una predisposizione naturale a queste paure.

Indice

  1. Il behaviorismo radicale
  2. L'introspezione e il behaviorismo
  3. Il ruolo delle cognizioni negli anni '70
  4. Il valore del behaviorismo radicale
  5. Le fobie secondo Seligman

Il behaviorismo radicale

Nonostante la rivoluzione cognitiva Skinner nel ‘76 parla di behaviorismo radicale e l’esistenza di questo behaviorismo, anche se non possiamo negare la presenza del ruolo dell’auto osservazione (introspezione). Nelle scienze del behaviorismo c’è una parte in cui Skinner dice che esiste un behaviorismo metodologico, cioè il rigore sperimentale, dove c’è un rifiuto esplicito dell’introspezione.

L'introspezione e il behaviorismo

Il behaviorismo radicale non disconosce l’esistenza dell’auto osservazione, ma lo riporta un fatto corporeo. L’auto osservazione è l’operante stesso.

L’introspezione, come la intendeva Wundt o Titchner, non poteva essere accettata come pratica scientifica, non possiamo però dare allo stesso tempo dare estremo valore a quello che dicevano gli psicologi introspettivi (avevano creduto di esaminare). Solleva il problema di fino a che punto un individuo possa osservare il proprio corpo.

Il behaviorismo metodologico diniega il ruolo l’introspezione e fece il contrario → vuole occuparsi degli eventi antecedenti esterni (stimoli) e distolse l’attenzione dall’auto osservazione e dall’auto coscienza.

Il ruolo delle cognizioni negli anni '70

Siamo in un contesto in cui, negli anni ‘70, alle persone viene riconosciuta una volontà, il raggiungimento di obiettivi, scopi, il ruolo delle cognizioni. Il behaviorismo radicale riporta un certo equilibrio però è sempre comportamentismo radicale ⇒ dice che quello che penso di osservare di me non è la coscienza, la vita mentale ma le cause del mio comportamento, il comportamento stesso.

Il valore del behaviorismo radicale

Prosegue cercando di portare valore al behaviorismo radicale → seppure il behaviorismo metodologico disconoscesse l’introspezionismo, e non andava bene, è l’unico che dava risposte e bisognava accontentarsi.

⇒ L’operazione di controllo che utilizzo per esaminare il comportamento è sufficiente per esaminare le espressioni mentalistiche (comportamenti stessi) → non ho bisogno di esaminare con l’introspezione fatti della vita mentale. Introspezione è riduttivo → vissuti, percezioni soggettive, ecc.

Questo non apporta niente, perché tutto è riconducibile alla manifestazione del comportamento di cui lui usail termine espressioni mentalistiche.

Le fobie secondo Seligman

Ci sono stati altri autori che hanno cercato di spiegare il sorgere delle fobie, tra i quali Seligman, il quale aveva notato che le fobie tendevano a raggrupparsi intorno ad alcuni oggetti o situazioni (buio, altezze, insetti) e ha ipotizzato che questi stimoli fobici comuni hanno rappresentato in passato una sorta di minaccia biologica e per questo ha ipotizzato una predisposizione a queste paure.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione di Skinner riguardo all'introspezione nel behaviorismo radicale?
  2. Skinner nel behaviorismo radicale non nega l'esistenza dell'auto osservazione, ma la considera un fatto corporeo, mentre il behaviorismo metodologico rifiuta esplicitamente l'introspezione.

  3. Come si differenzia il behaviorismo metodologico dal behaviorismo radicale secondo Skinner?
  4. Il behaviorismo metodologico si concentra sugli eventi antecedenti esterni e rifiuta l'introspezione, mentre il behaviorismo radicale riconosce l'auto osservazione come parte del comportamento stesso.

  5. Qual è l'ipotesi di Seligman riguardo alle fobie?
  6. Seligman ha ipotizzato che le fobie si raggruppano intorno a oggetti o situazioni che rappresentavano minacce biologiche nel passato, suggerendo una predisposizione a queste paure.

Domande e risposte