Concetti Chiave
- Jean Piaget divides child development into four stages: senso-motor (0-2 years), pre-operational (2-7 years), concrete operational (6-12 years), and formal operational (12+ years).
- Attachment theory, mainly by John Bowlby, highlights the critical role of the mother for emotional security and trust in infants, influencing later social relationships.
- Sigmund Freud identifies stages of psychosexual development: oral, anal, phallic, and latency, emphasizing the mother as the first object of love.
- Margaret Mahler describes the psychological birth of a child through autistic, symbiotic, and separation-individuation phases, crucial for identity development.
- Erik Erikson outlines eight stages of psychosocial development, with trust, autonomy, and identity being foundational for a well-adjusted adult personality.
Indice
- Sviluppo infantile secondo Piaget
- Fase senso-motoria e pre-operativa
- Operazioni concrete e mentali
- Incoerenze e metodo di Piaget
- Importanza della madre secondo Bowel
- Fasi di sviluppo secondo Spitz
- Freud e il rapporto madre-bambino
- Teoria di Margaret Mahler
- Influenza sociale e culturale
- Fasi di sviluppo secondo Erikson
- Importanza del primo anno di vita
Sviluppo infantile secondo Piaget
Fino ad una certa età i cambiamenti sono in parte maturazione, successivamente si passa al livello di prestazione di un adulto. Secondo lo psicoanalista Jean Piaget lo sviluppo lo sviluppo è contrassegnato da cambiamenti qualitativi e divide la vita del bambino in 4 fasi principali che coprono l’arco dalla nascita all’adolescenza:
Fase senso-motoria e pre-operativa
Fase 1: periodo senso-motorio. Questo periodo lo troviamo da 0 a 2 anni. Il bambino non raffigura interiormente il mondo che lo circonda, non fa progetti e quindi comprende la realtà manipolando oggetti che gli conferisce un’intelligenza senso motoria. Prima dei 6 anni il bambino tende a elaborare una rappresentazione mentale alla volta. Non è in grado di considerare contemporaneamente più aspetti e punti di vista integrandoli in una visione complessa. L’uso creativo dei riflessi innati determina gli schemi d’azione tipici del neonato: vi è il riflesso di suzione, prensione e di marcia automatica. Vi sono poi schemi ripetitivi come reazioni circolari primarie e secondarie. La prova causale di un’esperienza piacevole provoca la ripetizione. Si sviluppa quindi la capacità di combinare volontariamente gli schemi d’azione per raggiungere uno scopo. Matura anche fisicamente infatti pian piano riesce ad aumentare la capacità di tenere sollevata la testa. Circa intorno ai 6 mesi adotta la capacità di rimanere seduto con o senza appoggio e si piega sulle ginocchia. A 12 mesi compie passi laterali mentre con il raggiungimento del primo anno di vita cammina in modo autonomo perché i muscoli delle gambe iniziano a sorreggere il peso corporeo.
Fase 2: periodo pre-operativo. Questa fase si sviluppa dai 2 ai 7 anni. Il bambino ha rappresentazioni interiori della realtà e inizia a fare progetti. Tende a ripetere un’azione dopo averla vista attraverso l’rogano di senso della vista grazie a particolari cellule presenti nell’encefalo che permettono l’imitazione. La funzione mimetica si rivela essenziale nella formazione di un legame affettivo stabile, empatico e riflessivo fra la madre e il bambino. Il bambino, infatti, entra in simbiosi con la mamma e collega ciò che vede (azioni o espressioni della figura materna) e ciò che deve fare per compiere la medesima azione. Impara, a livello motorio a salire le scale alternando la gamba destra e quella sinistra, a vestirsi e a svestirsi da solo e a manipolare il cibo senza il bisogno di aiuto della madre circa a 3-4 anni nella quale, inoltre, si forma il primo nucleo del super-io quando il bambino comincia a interiorizzare i valori dei genitori e dell'ambiente sociale.
Operazioni concrete e mentali
Fase 3: periodo delle operazioni concrete. Lo troviamo da 6 a 12 anni. Con l'età scolare il pensiero diventa complesso ed elastico. Il bambino diviene capace di operazioni concrete, cioè di manipolazioni mentali degli oggetti secondo principi e regole generali, come l'addizione, la sottrazione, la moltiplicazione, la divisione, l'ordinamento in serie e la reversibilità. Il bambino passa ad un sistema nel quale è capace di compiere operazioni mentali ed è in grado di individuare le operazioni reciproche. A livello motorio controlla autonomamente il cibo e l’igiene.
Fase 4: periodo delle operazioni mentali. Si sviluppa dai 12 anni in poi. Il ragazzo adolescente comincia a compiere operazioni mentali astratte e risolve i problemi tenendo conto di molteplici possibilità. Non sa applicare le operazioni mentali a situazioni ipotetiche.
Incoerenze e metodo di Piaget
Lo stesso Piaget ha individuato un'incoerenza nel periodo delle operazioni concrete, il decalage orizzontale cioè il fatto che, quando si passa a uno stadio più avanzato, certe abilità nuove non si manifestano in tutte le situazioni. Gli studi successivi dimostrano che l'impiego delle capacità acquisite può variare a seconda degli individui, del tipo di problema e delle circostanze; tutto ciò ha fatto apparire insostenibile il concetto di stadio. Piaget si è servito del metodo clinico (test, intervista e osservazione dell’individuo in questione). Studia i bambini dai due anni perché quelli più piccoli non sono ancora capaci di rispondere ai test. Attraverso i continui scambi quotidiani la mente nasce, emerge dal biologico, evolve dai livelli più basilari ai più elevati (processo di autogenerazione). Attraverso l’adattamento che si divide in: assimilazione, nella quale interiorizza dei nuovi schemi e l’accomodamento.
Importanza della madre secondo Bowel
Il bambino fin da piccolo attuerà un rapporto affettivo stabile con la madre che è, all’interno dell’ambiente in cui si trova il bimbo, la figura più importante secondo John Bowel. Ha la funzione nutritiva, da calore, affetto, sicurezza, sostegno e stabilità emotiva. Grazie alla madre adotterà nel mondo un senso di fiducia. Inizialmente il bimbo non distingue i volti delle altre persone (fase orientamento a segnali senza persone discriminate); successivamente riuscirà a distinguere la madre e quando la vede le sorride (orientamento a segnali diretto a persone discriminate) poi cercherà di seguirla dato che si è reso conto del rapporto che ha con la madre (fase di mantenimento della vicinanza ad una persona discriminata) e infine, con l’ultima fase chiamata “formazione di un legame stabile e corretto con una persona discriminata verso uno scopo” riuscirà, il bimbo, a capire i sentimenti e le emozioni provate dalla madre.
Fasi di sviluppo secondo Spitz
Il bambino, inoltre, intende la madre come un oggetto d’amore da cui ricavare affetto: lo psicologo Renè Spitz ha descritto diverse fasi:
Fase 1: Stadio pre-oggettuale che si sviluppa dalla nascita ai primi 2 mesi di vita. Il neonato riconosce il segnale della nutrizione solo se sente il bisogno della fame.
Fase 2: Stadio dell’oggetto pre-cursore che caratterizza i bambini dai 3 ai 6 mesi. Il bambino reagisce al volto dell’adulto in genere con il sorriso automatico.
Fase 3: Stadio dell’oggetto d’amore nella quale il bimbo di circa 8-10 mesi prova angoscia per l’estraneo perché in esso non riconosce il volto materno.
Freud e il rapporto madre-bambino
Anche lo psicologo Sigmund Freud ritiene che il rapporto del bambino con la madre sia unico, senza eguali, ed è il primo e il più intenso oggetto d'amore. Quindi è molto importante l'analisi dello sviluppo psicologico del bambino e del suo rapporto con la madre, per comprendere la personalità dell'adulto. Lo schema evolutivo proposto da Freud presenta diverse tappe: fase orale in cui l’azione che procura piacere è l'atto del poppare, che identificherebbe un desiderio di incorporare oggetti. Il bambino porta alla bocca tutto ciò che lo interessa. Qui avviene lo svezzamento, in cui il bimbo si allontana dal seno della madre che rappresenta la più importante fonte di nutrimento e inizia a cibarsi di altro. La fase anale si estende per un periodo tra i 12 mesi e i 3 anni. L'interesse corporeo del bambino è l'ano. La maggior fonte di piacere consiste nell'espulsione delle feci che successivamente si trasforma nella loro ritenzione. Vi è poi la fase fallica in cui il bimbo scopre il suo apparato genitale e si sviluppa dai 4 ai 7 anni, fondamentale è il processo di Edipo in questa fase. Infine vi è la fase di latenza che si estende da 7 a 11 anni, che subentra al superamento del complesso edipico. Nel periodo di latenza il bambino può dedicarsi allo sport o ad altre attività da svolgere nel tempo libero.
Teoria di Margaret Mahler
La madre è quindi fondamentale per lo sviluppo psicologico e della personalità del bambino ma anche dell’adolescente. La psicoanalista di origine ungherese Margaret Mahler ha elaborato una teoria del bambino e della sua nascita psicologica durante la quale si differenziano i meccanismi di separazione e di individuazione. Ci sono tre fasi: la prima fase è quella autistica. Durante le prime settimane di vita il bambino appare chiuso in una realtà tutta sua, una realtà intima dove le soddisfazioni ai desideri e ai bisogni sono vissute come qualcosa di appartenente alla propria sfera autistica e nella quale instaura un rapporto affettivo esclusivamente con la madre. Al secondo mese il bimbo trascorre una fase chiamata simbiotica nella quale riconosce e percepisce il legame con la madre. Durante i primi due anni di vita vi è invece la separazione e la successiva individuazione nella quale cerca di essere autonomo senza aver paura, rimane distaccato dalla madre per provare ad individuare una sua identità. Il processo raggiunge il completamento al terzo anno di vita.
Influenza sociale e culturale
Anche i fattori sociali e culturali influenzano lo sviluppo e la personalità del bambino. La psicoanalista Erik Erikson suddivide lo sviluppo individuale in 8 fasi nella quale possono esservi dei conflitti interiori. Le soluzioni a questi problemi dipende dall’interazione che si ha con l’ambiente sociale e culturale in cui ci troviamo. Questi stadi vengono definiti evidenziando l’elemento acquisito grazie al superamento del suo opposto:
Fasi di sviluppo secondo Erikson
1. Senso di fiducia: questo viene dato, come detto prima, dalla figura materna che crea un senso di benessere e di sicurezza nel bambino. Per questo un buon rapporto affettivo è fondamentale.
2. Senso di autonomia: questo viene, invece, incoraggiato se i genitori esprimono tranquillità e indipendenza al bambino durante i dialoghi.
3. Senso di iniziativa: l’acquisizione dello spirito d’iniziativa è legata all’emergere del senso del sé e alla consapevolezza che esiste una società più vasta.
4. Senso di industriosità: il bambino comincia a rimanere attento a scuola per apprendere e acquisisce capacità a cui la sua cultura attribuisce importanza e valore.
5. Senso di identità: dipende soprattutto dal riconoscimento sociale delle qualità possedute dal ragazzo adolescente. Il senso di appartenenza ad una società sembra sia volto a trovare se stessi ad una identità relativamente stabile.
6. Senso di intimità: si contrappone al bisogno di solidarietà e di continue attenzioni la solitudine e la necessità di rimanere soli e nel nostro intimo per un determinato periodo di tempo.
7. Senso di generatività: se ci si crea una famiglia si instaura questo senso che può manifestarsi grazie alla maternità, alla paternità o anche al lavoro. Ci sentiamo soddisfatti per qualcosa.
8. Senso di integrità: come tema principale vi è la morte dunque è una fase che riguarda la popolazione più anziana. Questo pensiero può scatenare ripensamenti sia positivi che negativi di ciò che abbiamo fatto o non fatto nella nostra vita. Se prevale l’integrità dell’Io l’individuo prova orgoglio e soddisfazione mentre a prova contraria si sente insoddisfatto e infelice.
Importanza del primo anno di vita
Un buon primo anno di vita, quindi, è fondamentale per la creazione di un essere umano capace di vivere all’interno di un ambiente sociale e culturale. L’infanzia influenzerà anche il periodo successivo, l’adolescenza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le quattro fasi principali dello sviluppo infantile secondo Jean Piaget?
- Come si sviluppa il legame affettivo tra madre e bambino secondo John Bowlby?
- Quali sono le fasi dello sviluppo psicologico del bambino secondo Sigmund Freud?
- In che modo i fattori sociali e culturali influenzano lo sviluppo del bambino secondo Erik Erikson?
- Qual è il ruolo della madre nello sviluppo psicologico del bambino secondo Margaret Mahler?
Secondo Jean Piaget, lo sviluppo infantile è diviso in quattro fasi principali: il periodo senso-motorio (0-2 anni), il periodo pre-operativo (2-7 anni), il periodo delle operazioni concrete (6-12 anni) e il periodo delle operazioni mentali (dai 12 anni in poi).
John Bowlby sostiene che il legame affettivo tra madre e bambino si sviluppa attraverso diverse fasi, iniziando con l'orientamento a segnali senza persone discriminate, fino alla formazione di un legame stabile e corretto con la madre, che fornisce al bambino affetto, sicurezza e stabilità emotiva.
Sigmund Freud identifica diverse fasi nello sviluppo psicologico del bambino: la fase orale, la fase anale, la fase fallica e la fase di latenza, ognuna caratterizzata da specifici interessi corporei e dinamiche psicologiche.
Erik Erikson afferma che i fattori sociali e culturali influenzano lo sviluppo del bambino attraverso otto fasi, ognuna caratterizzata da conflitti interiori che vengono risolti grazie all'interazione con l'ambiente sociale e culturale.
Margaret Mahler descrive il ruolo della madre come fondamentale nello sviluppo psicologico del bambino, attraverso fasi di separazione e individuazione che portano il bambino a sviluppare un'identità autonoma, iniziando con una fase autistica e progredendo verso una fase simbiotica e infine di individuazione.