Concetti Chiave
- La psicologia delle folle esplora la differenza tra il comportamento individuale e quello collettivo all'interno delle masse.
- Tarde e Le Bon sostengono che la disciplina individuale cede in una folla, portando a comportamenti imitativi e irrazionali.
- Le Bon evidenzia il ruolo della suggestione, dove l'individuo perde il controllo e si conforma a comportamenti di massa.
- L'influenza di leader carismatici è centrale, poiché possono guidare la folla per i propri obiettivi.
- Queste teorie, nonostante siano pionieristiche nella psicologia sociale, mancano di un solido supporto empirico.
Origini della psicologia delle folle
La psicologia delle folle è antenato della psicologia sociale ed è tentativo di spiegare differenza tra comportamento individuale e comportamento degli individui all'interno delle grandi folle. Questo tipo di analisi viene proposta alla fine dell'800 da sociologo e giornalista Tarde e Le Bon, i quali sostengono che individuo capace di esercitare quella repressione che Freud ha evidenziato, individuo impara a disciplinare istinti e a comportarsi in modo compatibili con società ma quando si trova in grandi folle questa capacità di disciplina e repressione viene meno in virtù dell’imitazione, osservazione comportamento degli altri, provoca che individuo non esercita più controllo sul proprio comportamento ma finisce per imitare comportamento altrui, parla di suggestione come flusso ipnotico, individuo nella folla perde controllo comportamento e attraverso suggestione collettiva finisce per contribuire a dei comportamenti di folla irrazionali, sarebbero questi fattori che spiegano fenomeni collettivi di violenza di massa, anche fenomeni di Ande sostegno per personaggi carismatici.
Influenza di Le Bon su Mussolini
Le Bon era in rapporto stretto con Mussolini e gli insegnava a guidare la folla, e diceva che solo un individuo carismatico all'interno della folla sarebbe in grado di prendere in mano questa situazione, in cui individuo non sono più pensanti in questa situazione è guidarla per i propri obbiettivi. Le Bon consiglia come condurre la folla, duce nel senso di conduttore di folle, anche in questo caso il fenomeno collettivo assume connotazione negativa, individuo entità costituita da raziocino ma folla è condizione che gli fa perdere questo controllo, con suggestione collettiva individuo mette in atto comportamenti violenti. Comportamenti che individualmente persone non metterebbero in atto ma in quella condizione è come se perdessero la ragione. Questo tipo di concezione, se da una parte è riflessione che costituisce prodromo della psicologia sociale, dall'altra non ha fondamento empirico, non è mai stato dimostrato empiricamente.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini della psicologia delle folle?
- Come influenzò Le Bon Mussolini?
- Quali critiche sono state mosse alla concezione di Le Bon?
La psicologia delle folle è considerata un antenato della psicologia sociale e cerca di spiegare la differenza tra il comportamento individuale e quello degli individui all'interno delle grandi folle.
Le Bon era in stretto rapporto con Mussolini e gli insegnava a guidare la folla, sostenendo che solo un individuo carismatico poteva controllare e dirigere la folla per i propri obiettivi.
La concezione di Le Bon, pur essendo un prodromo della psicologia sociale, è stata criticata per la mancanza di fondamento empirico, poiché non è mai stata dimostrata empiricamente.