Mayc1989
Genius
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Concetti Chiave

  • Gustave Le Bon analizza il comportamento delle folle, sottolineando come queste agiscano in modo irrazionale e perdano l'individualità.
  • Sigmund Freud contrasta la teoria di Le Bon, proponendo che l'inconscio sia influenzato dal rapporto con le figure parentali, identificando il leader con la figura paterna.
  • Wilhelm Reich collega il fascismo alla repressione sessuale e all'identificazione del leader come figura paterna, influenzata dalla Chiesa e dalla famiglia.
  • Alfred Adler enfatizza l'importanza dell'individualità all'interno del collettivo, affrontando il problema dell'inferiorità e la nevrosi come manifestazioni sociali.
  • Erich Fromm esplora le dinamiche del nazifascismo, evidenziando come l'uomo cerchi un punto di riferimento per compensare l'angoscia esistenziale.

Indice

  1. La folla e l'individualità
  2. Il ruolo del leader
  3. Nazifascismo e psicologia collettiva

La folla e l'individualità

Egli si interroga su come si muovono le folle.

La folla viene spinta da una sorta di istinto irrazionale perdendo l’individualità.

Egli non accetta la teoria di Le Bon, ma riteneva che l’esperienza base dell’inconscio è il rapporto con le figure parentali: molto frequente, ad esempio, è il complesso di Edipo del figlio nei confronti del padre, visto come nemico perché sottrae la madre al suo amore.

Il ruolo del leader

Freud identifica il leader come la figura paterna, nello stesso tempo odiato e amato.

Egli ritiene che l’uomo tradizionale sia sessualmente inibito dalla Chiesa e dalla famiglia.

Il fascismo nasce dall’identificazione del leader nella figura paterna (Dio “Padre”).

Egli riconosce il singolo da parte del collettivo, l’uomo è socialmente fatto per vivere in società.

Il singolo non perde la propria individualità nel collettivo.

Nella folla si manifesta il problema dell’inferiorità che rende difficile integrazione tra gli altri. Psicologia delle folle e l'influenza del leader nella società articoloAllora il singolo contrae una nevrosi che si manifesta in una esagerata volontà di potenza.

Nazifascismo e psicologia collettiva

Egli cerca di spiegare quali sono le cause del nazifascismo.

L’uomo vive in comunità come gli animali da branco.

L’uomo quando è solo cerca un punto di riferimento per compensare l’angoscia che è dentro di lui.

Quest’opera è relativa al nazismo come archetipo di un Dio pagano.

La sua psicologia si fonda su archetipi, cioè modelli o possibilità di rappresentazione che si trasmettono ereditariamente, e si basa sull’esperienza collettiva.

“Inconscio collettivo”, pulsioni che ci caratterizzano come animali. Secondo Jung in ognuno di noi c’è sempre un istinto religioso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Gustave Le Bon sulla psicologia delle folle?
  2. Gustave Le Bon sostiene che le folle sono guidate da un istinto irrazionale che porta alla perdita dell'individualità.

  3. Come interpreta Sigmund Freud il ruolo del leader nelle folle?
  4. Sigmund Freud vede il leader come una figura paterna, che è contemporaneamente odiata e amata, collegando questo al complesso di Edipo.

  5. Qual è l'approccio di Erich Fromm alla comprensione del nazifascismo?
  6. Erich Fromm spiega il nazifascismo come una ricerca di punti di riferimento per compensare l'angoscia interiore, paragonando l'uomo agli animali da branco.

Domande e risposte