Concetti Chiave
- La Gestalt non dovrebbe essere ridotta a un termine generico; si riferisce a una struttura organizzata, non solo a teoria della percezione.
- La psicologia della Gestalt va oltre la percezione, esplorando anche il comportamento sociale, la personalità e il pensiero.
- Nonostante l'attenzione ai processi fisiologici, la Gestalt non è una teoria riduzionista, ma considera l'isomorfismo psicofisico.
- La teoria della Gestalt non è innatista; si concentra su come appare l'oggetto nel campo fenomenico piuttosto che sull'esperienza passata.
- La Gestalt non rifiuta l'analisi; il metodo fenomenico analizza la percezione focalizzandosi sull'organizzazione degli elementi.
1.
La Gestalt: licenza terminologia o vaghezza concettuale?
Indice
La terminologia della gestalt
→ Perché in italiano diciamo la gestalt? Da dove arriva la libertà di chiamare la gestalt al posto di teoria della gestalt, o il gestaltismo, ecc.? Abbiamo ridotto in questo modo che a detta di Kanizsa rappresenta una semplificazione che può portare a distorsione ⇒ non usiamo la gestalt ma struttura organizzata
2.
La percezione nella psicologia
La psicologia della Gestalt è soprattutto “una psicologia della Percezione” → Il fatto che la gestalt si sia occupata prevalentemente della percezione è una misconcezione → è stato il primo elemento su cui ci si è focalizzati ma la psicologia della gestalt è una psicologia in senso ampio che cerca di comprendere il funzionamento e le regole di comportamento sociale, della personalità e addirittura del pensiero come processo cognitivo.
3.
La teoria riduzionista della gestalt
La teoria della Gestalt è “una teoria riduzionista” → Il fatto che ci si sia concentrati sui processi fisiologici secondo le leggi che, in ultima analisi, sono quelle della fisica e che si stia dando attenzione soprattutto a questo aspetto dell’isomorfismo psicofisico che è stato prodotto da Kholer, ha portato alla misconcezione che sia una teoria riduzionista.
4. La teoria della Gestalt è “una teoria innatista” → Non lo è ⇒ il fatto che non dia esperienza al ruolo del passato ma prevalentemente a come appare l’oggetto nel campo fenomenico non è innatista.
5. La teoria della Gestalt “rifiuta l’analisi” → Non è vero → quando si parlava del fenomeno non vuol dire che gli elementi non hanno senso.
Tutto è più della somma delle parti non significa che queste parti o elementi siano refutati ⇒ Il metodo fenomenico è esso stesso un metodo di analisi del percetto che si focalizza sull’organizzazione degli elementi.
Le illusioni rappresentano un chiaro esempio di distorsione tra realtà fisica e realtà fenomenica.
Domande che gli psicologi della gestalt si erano posti: il mondo esterno è proprio come noi lo vediamo? Ciò che vedono i nostri occhi è inganno o è la verità?
Quello che noi vediamo è soggetto a distorsione percettiva. Un’illusione è una distorsione sensoriale. Le illusioni più studiate sono quelle ottiche → l’individuo percepisce qualcosa della realtà in maniera scorretta o che non è presente. Oggetto fenomenico → come l’oggetto, la configurazione appare e quello che noi percepiamo ⇒ è l’oggetto utilizzabile dal sistema cognitivo che può, come nell’illusione, non corrispondere alla realtà fisica. Il fatto che si verifichi questo fenomeno di illusione è un’indicazione che la percezione è un processo complesso e attivo → vengono già effettuate elaborazioni per cui lo stimolo viene trasformato e non è esattamente come appare nella realtà.
Domande da interrogazione
- Perché in italiano si utilizza il termine "la gestalt" invece di "teoria della gestalt" o "gestaltismo"?
- La psicologia della Gestalt si occupa solo della percezione?
- La teoria della Gestalt è considerata riduzionista?
- Le illusioni dimostrano che la percezione è un processo semplice?
L'uso del termine "la gestalt" rappresenta una semplificazione che può portare a distorsioni, come indicato da Kanizsa. È preferibile utilizzare "struttura organizzata" per evitare fraintendimenti.
No, è una misconcezione. La psicologia della Gestalt si occupa anche del comportamento sociale, della personalità e del pensiero come processo cognitivo, non solo della percezione.
No, nonostante l'attenzione ai processi fisiologici e all'isomorfismo psicofisico, la teoria non è riduzionista. Si concentra su come gli elementi si organizzano nel campo fenomenico.
No, le illusioni indicano che la percezione è un processo complesso e attivo, dove lo stimolo viene elaborato e trasformato, non corrispondendo sempre alla realtà fisica.