Ara70
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Concetti Chiave

  • Le figure reversibili, come il Cubo di Necker, possono apparire diversamente orientate nello spazio a seconda della prospettiva dell'osservatore.
  • Non esiste una corrispondenza diretta tra realtà fisica e realtà fenomenica, poiché la percezione umana può distorcere distanze e lunghezze.
  • Gibson e Walk hanno studiato la percezione della profondità nei neonati con l'esperimento del "Visual Cliff" nel 1960, esplorando se sia innata o appresa.
  • L'esperimento coinvolgeva una struttura con una parte coperta e una trasparente, osservando le reazioni dei bambini nel gattonare verso la madre.
  • I bambini mostrano disagio e rifiuto nel gattonare sulla parte trasparente, suggerendo che la capacità di percepire la profondità è innata e si manifesta con il movimento autonomo.

Indice

  1. Figure reversibili e percezione
  2. Realtà fenomenica e percezione
  3. Studio di Gibson e Walk
  4. Esperimenti con bambini e animali
  5. Reazioni dei bambini alla profondità

Figure reversibili e percezione

Esistono figure, chiamate reversibili, che possono apparire diversamente orientate nello spazio a seconda di come le guardiamo. Cubo di Necker. Possiamo vedere lo schienale in primo piano con il retro verso di noi, oppure guardarla con lo schienale in secondo piano, di fronte a noi.

Realtà fenomenica e percezione

Non c’è una forma di realtà fisica che coincide con una realtà fenomenica → questo realismo ingenuo non esiste proprio perché ci sono le distanze non viste, le lunghezze deformate e movimenti impossibili che dimostrano il contrario.

Esiste una realtà fenomenica che esprime il modo di pensare cognitivo della persona che non coincide con come appaiono fisicamente gli elementi della realtà.

Studio di Gibson e Walk

Percezione di profondità. Lavoro di 2 autori Gibson e Walk che sono passati alla storia con uno studio sperimentale Visual clip nel 1960. Hanno posto come principale quesito di ricerca cercare di capire se l’organizzazione percettiva del neonato viene appresa con l’esperienza o fa parte del patrimonio genetico.

L’apparato sperimentale che hanno disposto per studiate il fenomeno consisteva in una struttura di legno, a forma di parallelepipedo, composta da 2 parti: una “piena”, le cui superfici sono coperte da disegni a quadri, e una “vuota”, dove il piano superiore è costituito da un vetro. Facendone vedere così il fondo.

Esperimenti con bambini e animali

Hanno preso in considerazione bambini da 6 a 14 mesi quando per le loro abilità motorie cominciano a effettuare i primi spostamenti con il gattonamento. Il bambino viene posto sulla superficie piena e la mamma si pone al bordo di questa. Chiama il bambino e il bambino senza nessuna esitazione si dirige verso di lei. A tale proposito si è voluto verificare se fosse una capacità innata prendendo in considerazione animali che avevano anche un giorno di vita. Un pulcino nato da 24 ore evita la superficie del vetro. Nei capretti e negli agnellini succede la stessa cosa.

Reazioni dei bambini alla profondità

Nell’altra condizione la mamma si pone al lato opposto e il bambino ha di fronte il vetro → il bambino ha reticenza a spostarsi ⇒ la maggior parte dei bambini si rifiuta di attraversare la zona pericolosa, nonostante la loro mano abbia provato la solidità della superficie. Alcuni rimangono bloccati nella zona di confine e scoppiano in un pianto a dirotto perché impossibilitati a raggiungere la madre.

Non vanno nella zona del vetro e manifestano un chiaro segno di disagio ⇒ i bambini presentano la capacità di percepire e discriminare la profondità e compare quando cominciano a muoversi autonomamente (anche a carponi).

Domande da interrogazione

  1. Cosa sono le figure reversibili e come si manifestano?
  2. Le figure reversibili, come il Cubo di Necker, possono apparire diversamente orientate nello spazio a seconda di come le osserviamo, dimostrando che non esiste una realtà fisica che coincide perfettamente con la realtà fenomenica.

  3. Qual è stato il principale quesito di ricerca nello studio di Gibson e Walk del 1960?
  4. Gibson e Walk hanno cercato di capire se l'organizzazione percettiva del neonato è appresa con l'esperienza o fa parte del patrimonio genetico, utilizzando un esperimento con una struttura di legno e vetro.

  5. Come reagiscono i bambini di fronte alla superficie di vetro nell'esperimento di Gibson e Walk?
  6. I bambini mostrano reticenza a spostarsi verso la superficie di vetro, manifestando disagio e rifiutandosi di attraversare la zona pericolosa, nonostante abbiano provato la solidità della superficie.

  7. Quali conclusioni si possono trarre dalla reazione degli animali nell'esperimento di percezione della profondità?
  8. Gli animali, come i pulcini e i capretti, evitano la superficie di vetro anche a un giorno di vita, suggerendo che la capacità di percepire la profondità potrebbe essere innata.

Domande e risposte