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Concetti Chiave

  • Il movimento apparente è una percezione in cui due elementi sembrano muoversi, studiato attraverso il movimento stroboscopico, con contributi di Wertheimer.
  • Benussi, pioniere della psicologia sperimentale in Italia, si allontana dalla Gestalt per esplorare ipnosi e suggestione, influenzando la psicologia dinamica.
  • La plurivocità formale analizza l'integrazione tra rappresentazione sensoriale e asensoriale, mostrando come un oggetto percepito possa essere interpretato diversamente.
  • Bozzi introduce la pluralità di contributi italiani alla Gestalt, evidenziando come non tutto ciò che percepiamo dipenda esclusivamente dagli stimoli esterni.
  • La percezione è influenzata dall'interazione tra elementi sensoriali e rappresentazioni interne, portando a diverse interpretazioni di uno stesso oggetto.

Indice

  1. Studi sulla percezione del movimento
  2. Contributi di Michotte e Canestrari
  3. Plurivocità formale e percezione

Studi sulla percezione del movimento

Wertheimer fa molti studi in ambito della percezione e, in particolare, sulla percezione del movimento apparente: quando due elementi sembrano muoversi ma è la nostra attribuzione della percezione di movimento ma in realtà sono organizzati sequenzialmente in un modo rispetto ad un altro ed è quello che si studia con il movimento stroboscopico.

Contributi di Michotte e Canestrari

Lo stesso Michotte con i suoi studi contribuisce a definire la Canestrari, in questo scritto del ‘68, li cita → Wertheimer con il suo metodo di lavoro ha contribuito a definire dei principi di funzionamento percettivo.

Benussi → nasce a Trieste alla fine del 1800 e studia a Gratz in Austria, dove studiando filosofia entra in contatto con la fenomenologia, con gli autori della scuola di Berlino → psicologia della gestalt. Torna in Italia dove ha una cattedra in psicologia sperimentale in quella che a Padova era la facoltà di lettere e filosofia. Fonda e dirige l’istituto di psicologia nel 1920 → in questo istituto ci sarà un primo laboratorio di psicologia sperimentale prevalentemente con strumenti per analizzare gli aspetti percettivi e, ad un certo punto, si stacca da questa corrente di studio e diventa uno dei principali esponenti italiani delle ricerche su ipnosi e suggestione abbracciando la corrente della psicologia dinamica. Conclude la sua vita nel 1927 suicidandosi a causa di una depressione, dà enfasi a questo aspetto fenomenico e mette in evidenza come non tutto ciò che non è proprio dello stimolo è ciò come viene poi rappresentato → introduzione che fa Bozzi all’interno de La grammatica del vedere (testo edito da Kanizsa). Bozzi fa un’introduzione facendo un excursus dei principali autori italiani che hanno contribuito a definire la Gestalt e a cui lo stesso Kanizsa si è ispirato.

Plurivocità formale e percezione

Nella plurivocità formale ci sono elementi sensoriali di base che non determinano univocamente l’aspetto dell’oggetto percepito perché è proprio in queste particolari circostanze che si può analizzare l’integrazione tra rappresentazione di origini sensoriali (ciò che è frutto di un oggetto chiaro, evidente) e una rappresentazione di origini asensoriale (ciò che è frutto delle mie rappresentazioni interne e non necessariamente queste oincidono)plurivocità formale → il fatto che la forma pur partendo dal medesimo elemento percepito possa essere interpretato diversamente a seconda del soggetto.

nella plurivocità formale c’è l’intervento all’interazione dell’elemento sensoriale ed elemento asensoriale (rappresentazione interna che mi formo di quell’elemento e a cui attribuisco un significato).

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contributo di Wertheimer nello studio della percezione del movimento apparente?
  2. Wertheimer ha contribuito a definire i principi di funzionamento percettivo attraverso i suoi studi sul movimento apparente, in particolare con il movimento stroboscopico, dove due elementi sembrano muoversi ma in realtà sono organizzati sequenzialmente.

  3. Chi è Benussi e quale ruolo ha avuto nella psicologia italiana?
  4. Benussi, nato a Trieste e formatosi in Austria, è stato un importante esponente della psicologia italiana. Ha fondato e diretto l'istituto di psicologia a Padova, contribuendo alle ricerche su ipnosi e suggestione, e si è distaccato dalla psicologia della Gestalt per abbracciare la psicologia dinamica.

  5. Cosa si intende per "plurivocità formale" nella percezione?
  6. La plurivocità formale si riferisce al fenomeno in cui la forma di un oggetto percepito può essere interpretata diversamente a seconda del soggetto, a causa dell'interazione tra elementi sensoriali e asensoriali, ovvero le rappresentazioni interne che attribuiscono significato all'elemento percepito.

Domande e risposte