Concetti Chiave
- La motivazione può essere intrinseca o estrinseca, e nella società occidentale si preferisce quella intrinseca per il miglioramento delle relazioni umane e la riduzione del condizionamento da premi e punizioni.
- La curiosità è una motivazione intrinseca con radici biologiche, evidente nell'uomo e in alcuni animali, che persiste per tutta la vita e stimola l'esplorazione anche quando non ci sono fini pratici.
- Il bisogno di competenza spinge gli individui a sviluppare abilità e interagire con l'ambiente, favorendo l'adattamento evolutivo attraverso attività ludiche che non hanno scopi utilitaristici diretti.
- L'affiliazione è un bisogno innato che evolve con la specie e le esperienze personali, promuovendo la socialità e il desiderio di appartenere a gruppi, influenzato da relazioni significative e fiducia interpersonale.
- Il bisogno di riuscita o autorealizzazione è una motivazione intrinseca che spinge a raggiungere i propri obiettivi, variando culturalmente e influenzata dall'educazione e dal tipo di società, con differenze tra società agricole e moderne.
Indice
Motivazioni intrinseche ed estrinseche
Può essere estrinseca o intrinseca perché sollecitata dall’esterno o perché sentita dal soggetto-non ci sono regole, nella civiltà occidentale si ritengono migliori le motivazioni intrinseche.
Se siamo motivati, intrinsecamente crediamo in ciò che facciamo e quindi non ci sentiamo alienati, cioè non portiamo avanti a qualcosa solo perché dobbiamo, inoltre i rapporti umani sono migliori perché non ci sentiamo manipolati e non subiamo il condizionamento di premi e punizioni.
Ma sono motivazioni fragili per lo studio e il lavoro perché a volte la fatica è veramente tanta per realizzare le proprie motivazioni, e inoltre può capitare che coloro che seguono solo le loro motivazioni intrinseche e predano di vistagli obiettivi della collettività per realizzare il proprio tornaconto.(ES lasciar studiare ciò che vogliono gli studenti)Curiosità e motivazione intrinseca
• La curiosità è una fondamentale motivazione intrinseca ludico-cognitiva che sembra avere radici biologiche, cioè essere innata nell’uomo e in alcuni animali. Esiste un livello ottimale di stimolazione al di sotto o sopra il quale si ha noia o stress, questo livello non è costante e varia secondo il grado di vigilanza individuale.
Esplorazione e curiosità negli animali
Un animale potrebbe curiosare nell’ambiente non per scoprire cose nuove ma perché gli serve per sopravvivere, allora anche l’uomo cerca la conoscenza solo per il suo valore pratico? Ciò significherebbe che la motivazione sarebbe estrinseca, ma essa invece è fine a se stessa e intrinseca sia nell’uomo sia negli animali.
L’esplorazione non sempre avviene per un fine particolare.
ES:- i ratti ispezionano labirinti, anche se non avevano cibo in rinforzo e la curiosità può anche prevalere sui bisogni primari(ES Majorana: i ratti trovato il cibo ispezionavano il labirinto interrompendo di nutrirsi) Piaget notò i lattanti che esploravano ambiente con gli occhi interrompendo la poppata. La curiosità vince la fame e la curiosità può farci esporre a rinforzi negativi e la curiosità soddisfatta è come una ricompensa(scimmie che volevano aprire una finestra per guardare in una stanza, i ratti accendevano una luce per fuggire alla noia)
Lo stimolo deve avere la capacità di incuriosire la mente.
Curiosità e adattamento umano
Essa ha radici biologiche perché è distribuita nel regno animale, sia nei primati sia negli uccelli ,pesci cioè in quegli animali che cambiano spesso habitat e quindi hanno bisogno di nuove conoscenze; nell’uomo la curiosità è molto evidente e dura tutta la vita, Lorenz parlò di carattere giovanile persistente negli animali, essa sembra andare di pari passo con l’utilizzo della mente per adattarsi all’ambiente.
Curiosità e società
Quando non è soddisfatta, generalmente subentra la noia, ma ad esempio nei naufraghi, i reclusi…privi di nuove stimolazioni sensoriali, l’attività mentale ne risente drammaticamente. (Studi sulla deprivazione sensoriale, dove volontari venivano con peggioramento dell’umore, allucinazioni e deterioramento delle prestazioni.)
Anche se è innata non è uguale in tutte le persone e muta durante la vita infatti le esperienze personali e l’ambiente possono incoraggiarla o meno, inoltre molto è dovuto alle differenze culturali.
L’uomo quindi tende a esaudire questo bisogno innato e la società cerca di ridimensionare la sua curiosità: frenare la curiosità dei piccoli è in tutte le culture sia umane sia animali nell’allevamento della prole
Infatti essa espone a pericoli e l’individuo tende a trascurare eventuali conseguenze negative, così la società cerca di reprimere la curiosità a scopo difensivo.
Il rischio per curiosare è presente anche negli adulti. Inoltre se ognuno segue i propri interessi resta difficile cooperare per obiettivi comuni, quindi per coordinarsi con gli altri l’uomo deve sacrificare parte della sua voglia di esplorazione. La curiosità minaccia anche l’integrazione sociale, infatti chi è troppo curioso rischia di isolarsi, o viola le regole sociali, è difficilmente controllabile perché non sensibile ai rinforzi
Bisogno di competenza e autoefficacia
Ci sono persone che hanno hobby, si divertono a fare cose che sembrano inutili, Harlow notò che le scimmie smontavano congegni meccanici,i predatori a volte cacciano e non mangiano le prede, molte sono le manifestazioni di need for comtetence(bisogno di realizzare competenze) che spinge l’individuo a sperimentare interagendo con l’ambiente, si parla anche di bisogno di efficacia o di autoefficacia o meglio bisogno di sentirsi all’altezza delle richieste della vita.
Pensano la mente come un computer questi bisogni appaiono come degli output, è caratteristico ripetere più volte un comportamento monitorandone gli effetti, ciò fa tenere in efficienza la mente, i feedback di ritorno su ciò che viene fatto mi consente di verificare continuamente le mie capacità Questo comportamento ripetitivo fine a se stesso ha forma di un gioco, e sembrerebbe avere motivazioni estrinseche, ma le persone non si servono per scopi utilitaristici delle abilità che esercitano a vuoto. La realizzazione di competenza rientra quindi nella sfera ludica, anche se non ha un tornaconto diretto, è indirettamente vantaggiosa; mantenere efficienti le proprie capacità di intervenire sull’ambiente aiuta ad adattarsi meglio e favorisce evolutivamente. Essa è una competenza biologica innata.
Bisogno di affiliazione e socialità
Probabilmente come molti animali l’uomo ha un bisogno innato di affiliazione (stare con altri,avere relazioni,legami,appartenere ad un gruppo ed integrarsi) il cui significato evolutivo deve essere ricercato nelle cure parentali:se i piccoli non avessero tendenza ad affiliarsi gli adulti difficilmente potrebbero allevarli senza rischi. Questo bisogno è evoluto con la specie infatti la socialità è diventata basata sulla libera interazione tra individui, questo bisogno è influenzato dalle esperienze fatte e muta nel tempo, importante è comunque il rapporto instaurato con persone significative : parenti,amici,docenti…infatti chi sperimenta rapporti di fiducia e saldi legami sente molto il bisogno di affiliazione e desidera conoscere persone nuove, associarsi in gruppo e trovare partner., diversamente è diffidente e non ama i rapporti sociali.
Sono stati fatti esperimenti da Schachter che indagavano l’attesa di uno shock elettrico generando paura bassa o alta e studiando la tendenza ad associarsi delle persone a seconda che siano figli unici o meno ( i figli unici preferiscono aspettare la scossa in compagnia)
Bisogno di riuscita e autorealizzazione
Bisogno di riuscita indica l’esigenza di concludere i propri progetti, di avere successo per non sembrare falliti ai propri occhi, si parla di autorealizzazione (anche se è un concetto più esteso che si identifica con la costruzione di una vita piena o l’attuazione delle proprie potenzialità.
Maslow con la psicologia umanistica definisce l’autorealizzazione come il desiderio di divenire tutto ciò che si è capaci di diventare.
E’ una motivazione intrinseca infatti il successo non viene cercato per i benefici materiali ma in sé
E’ una spinta a fare le cose meglio per un intrinseco bisogno di perfezione e di riuscita tipicamente umano, questa motivazione varia molto da cultura a cultura, dipende dalla socializzazione e dai processi con cui le competenze sono acquisite, comunque è fondamentale la socializzazione primaria.
Molte società promuovono un’educazione per bambini ubbidienti,accondiscendenti,disponibili, altre invece promuovono lo spirito di iniziativa la determinazione e la fiducia in se stessi. Nel primo caso si avranno individui rispettosi di tradizioni ed autorità, ma con poche motivazioni di riuscita, l’educazione in questi casi oscilla tra autoritarismo e permissività, così il bambino percepisce il mondo esterno come incontrollabile e quindi rinuncia alle proprie probabilità di successo.
Nel secondo caso invece la società promuove gli individui verso il successo, ma con meno controllo e sottomissione; l’educazione è autorevole, con controllo senza autoritarismo, generando aspettative,dando fiducia, così il bambino impara che può modificare la realtà e realizzare i suoi progetti-
Queste due diverse tipologie sono determinate dal tipo di economia, :
le società agricole,con famiglie allargate tendono a formare individui accondiscendenti basso bisogno di riuscita
le società di caccia e raccolta , le pastorali e le moderne società nucleari , mirano allo spirito di iniziativa ed a un alto bisogno di riuscita. Queste ultime sono anche favorite dall’urbanizzazione, dalla scolarizzazione e dai media, anche se molto dipende anche dal momento storico.
Domande da interrogazione
- Qual è la differenza tra motivazione intrinseca ed estrinseca?
- La curiosità è una motivazione intrinseca o estrinseca?
- Qual è il significato evolutivo del bisogno di affiliazione?
- Come varia il bisogno di riuscita tra le diverse culture?
- In che modo la società cerca di ridimensionare la curiosità?
La motivazione intrinseca è quella che proviene dall'interno del soggetto, mentre quella estrinseca è sollecitata da fattori esterni. Nella civiltà occidentale, le motivazioni intrinseche sono considerate migliori perché non portano all'alienazione e migliorano i rapporti umani.
La curiosità è considerata una motivazione intrinseca, innata sia nell'uomo che negli animali. Essa non sempre ha un fine pratico e può prevalere sui bisogni primari, come dimostrato dagli esperimenti con ratti e scimmie.
Il bisogno di affiliazione ha un significato evolutivo legato alle cure parentali. È innato e si è evoluto con la specie, facilitando la socialità basata sulla libera interazione tra individui e influenzato dalle esperienze personali.
Il bisogno di riuscita varia notevolmente tra le culture. Alcune società promuovono l'obbedienza e la sottomissione, mentre altre incoraggiano l'iniziativa e la fiducia in se stessi, influenzando il livello di motivazione al successo.
La società tende a frenare la curiosità per scopi difensivi, poiché essa espone a pericoli e può minacciare l'integrazione sociale. Questo controllo è presente sia nell'allevamento della prole umana che animale.