Concetti Chiave
- Le mappe cognitive sono rappresentazioni interne complesse che richiedono vari input per formarsi, consentendo percorsi flessibili e inferenze da diverse prospettive.
- Secondo Tolman, le mappe cognitive umane sono spesso troppo strette a causa di regressione, fissazione e spostamento dell'aggressività.
- Le ricerche di Tolman sono fondamentali nell'apprendimento umano, rientrando nel campo della cognizione spaziale.
- Esperienze dirette e apprendimento visivo influenzano diversamente le abilità spaziali e il senso dell'orientamento, con un significativo legame tra questi fattori.
- Hegarty ha dimostrato che l'apprendimento diretto e visivo comporta differenze, evidenziando l'influenza delle abilità spaziali e verbali nei test cognitivi-spaziali.
Tolman → cerca di riportare questo senso di mappa cognitiva all’uomo e il senso che questo ha per lui. Costruiamo mappe cognitive troppo strette. Per 3 motivi:
• regressione → un individuo di fronte a un problema troppo difficile ritorna a modi di comportamento precedenti e più infantili
• fissazione → modo per esprimere il fenomeno della indebita persistenza di mappe antecedenti
• spostamento dell’aggressività sugli estranei → qui si amplia il concetto. Non so più riconoscere la causa della mia frustrazione, la trasferisco ad altri fuori dal mio gruppo →segno di una mappa ristretta. Dà suggerimenti (leggi fine capitolo)
Ricerche di Tolman e spacial-cognition
Le ricerche di Tolman sono citatissime nell’ambito dell’apprendimento dell’essere umano e sono collocabili nell’ambito di ricerca attualmente chiamata spacial-cognition (cognizione spaziale).
La mappa cognitiva è quella che vien rappresentata come interna all’ambiente. Evidenzia la complessità della sua caratteristica → per formarsi richiede una serie di input.
Una volta che l’ho formata posso estrarre l’informazione sulla mia mappa in vari modi → ripercorrendo il percorso, individuando le scorciatoie oppure posso chiedere all’essere umano lavorando sulla sua percezione. Di fronte al termine mappa cognitiva c’è una complessità di paradigmi, metodologie di studio che si intrecciano.
Hegarty (2006) → ha proposto ad un gruppo di studenti di esperire direttamente un corridoio da un punto di partenza a un punto d’arrivo nuovo. Una volta fatto dovevano compiere una serie di misure. Oppure lo stesso ambiente poteva essere appreso mediante la visione di un video.
La prima cosa è che l’esperienza diretta è diversa dall’apprendimento visivo. Il contributo delle attività individuali (a sinistra).
Abilità spaziali e orientamento
Gli autori hanno somministrato ai soggetti una serie di prove tipiche di prove cognitivo-spaziale e senso dell’orientamento (questionario). Le abilità spaziali e verbali presentano un elemento di comunanza (sono cognitive), quelle spaziali sono collegate al senso dell’orientamento e un po’ alle abilità verbali.
Solo le abilità spaziali e il senso dell’orientamento influiscono direttamente sulla prestazione di fronte a un’esperienza diretta o apprendimento visivo (video o realtà virtuale). *→ relazione tra due fattori è significativa.
Mappa cognitiva → rappresentazione interna flessibile (in un certo senso la mappa ampia di Tolman) di una struttura, ambiente che non è associato a uno specifico orientamento ma un insieme di relazioni che possono essere inferite da diverse prospettive. Visione attuale della mappa cognitiva ispirata da Tolman. Gli autori evidenziano che stiamo parlando di un aspetto complesso che include tanti elementi e, talvolta, potrebbe risultare difficile districarsi.
Domande da interrogazione
- Quali sono i motivi per cui costruiamo mappe cognitive troppo strette secondo Tolman?
- Qual è la differenza tra esperienza diretta e apprendimento visivo secondo Hegarty (2006)?
- Quali abilità influenzano la prestazione in esperienze dirette o apprendimento visivo?
- Come viene descritta la mappa cognitiva nella visione attuale ispirata da Tolman?
Tolman identifica tre motivi principali: regressione, fissazione e spostamento dell’aggressività sugli estranei.
L’esperienza diretta differisce dall’apprendimento visivo in quanto coinvolge direttamente l’individuo nel percorso, mentre l’apprendimento visivo avviene attraverso la visione di un video.
Solo le abilità spaziali e il senso dell’orientamento influiscono direttamente sulla prestazione in esperienze dirette o apprendimento visivo.
La mappa cognitiva è descritta come una rappresentazione interna flessibile di una struttura o ambiente, non associata a uno specifico orientamento ma a un insieme di relazioni inferibili da diverse prospettive.