vanessa19762000
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Concetti Chiave

  • La fase del rompighiaccio è fondamentale per creare la prima impressione basata su percezioni emotive piuttosto che razionali.
  • Le tecniche efficaci per il rompighiaccio includono domande, aneddoti, aforismi e l'uso di metafore.
  • Lo stile comunicativo vincente si sviluppa nel tempo e si esprime con spontaneità e sicurezza.
  • Stili comunicativi inefficaci possono includere atteggiamenti napoleonici, dimessi, troppo informali, aggressivi o da maestrina.
  • Ogni stile comunicativo inefficace presenta tratti distintivi che possono inibire la connessione con il pubblico.

La fase di apertura - il rompighiaccio:

-E' il momento più critico (iniziale);

-Viene definita fase olfattiva;

-Riguarda la formazione della prima impressione;

-La valutazione si basa non su aspetti razionali (preparazione, competenza o importanza dell'argomento trattato) ma su basi epidermiche, vissuti personali e percezioni emotive;

-L'emittente deve cominciare a costruire la sua credibilità.

Indice

  1. Tecniche di comunicazione
  2. Stili comunicativi inefficaci

Tecniche di comunicazione

Tecniche:

-Fare domande;

-Presentazione personale;

-Aforismi (citazioni famose);

-Aneddoti o storielle (non pubblicate);

-Riferimento ad un fatto veramente accaduto;

-Esempio specifico;

-Immagine provocatoria;

-Un'azione singolare (particolare);

-L'uso di metafore.
Stile comunicativo: somma delle caratteristiche conferite al comportamento e al linguaggio del relatore. Lo si acquisisce nel tempo e con l'esercizio. Per essere vincente deve essere esito con spontaneità e sicurezza.

Stili comunicativi inefficaci

Stili comunicativi inefficaci e tipo di comunicatore:

-Napoleonico: ("Quanto siete fortunati, sono arrivato io!"), Comunicatore: egocentrico, crea distacco, inibisce il pubblico, gestualità controllata, utilizza frasi fatte;

-Dimesso: ("Scusate, abbiate pazienza"), Comunicatore: tende a svilire se stesso, la sua gestualità espone incertezza, ha paura di non essere all'altezza, tono di voce basso, tende a leggere testi, non guarda negli occhi i partecipanti;

-Amichevole e troppo informale: ("Bene ragazzi, siamo tutti una grande famiglia"), Comunicatore: facilita l'anarchia, è dettato dalla paura del pubblico, atmosfera cordiale e rilassata, i partecipanti tendono a distrarsi e a prendere possesso dell'aula;

-Troppo aggressivo: ("Cosi è, e solo così deve essere"), Comunicatore: vuole imporre le sue opinioni, è insicuro, gestualità invasiva (indice puntato, mani chiuse a pugno, mento in avanti), tono di voce alto;

-Da maestrina: ("Sono brava perchè ho studiato"), Comunicatore: prevale il monologo, postura rigida, linguaggio troppo tecnico e ricco di dettagli.

Domande e risposte

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