marilu1312
Habilis
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Concetti Chiave

  • Il concetto di coping è fondamentale in psicoterapia e riabilitazione, con origini nella psicologia animale e psicoanalitica, considerato inizialmente come una disposizione stabile dell'individuo.
  • Approcci cognitivi vedono il coping come situazionale e interazionale, influenzato da variabili motivazionali, emozionali, cognitive e socio-situazionali, in relazione con i processi di valutazione cognitiva.
  • Secondo Lazarus, il coping include strategie cognitive e comportamentali per gestire richieste ambientali o interne, suddivise in coping orientato sul problema e sull'emozione.
  • Altri autori aggiungono una terza dimensione del coping, l'evitamento, e identificano ulteriori strategie come il problem solving, il wishful thinking e la ristrutturazione cognitiva.
  • La relazione tra emozione e coping è circolare, con processi di appraisal che influenzano il coping e modificano la relazione tra persona e ambiente, portando a una rivalutazione e cambiamento emozionale.

Il concetto di coping è utilizzato in molti programmi psicoterapeutici e riabilitativi di varia impostazione e nell’ambito delle ricerche sullo stress; inizialmente è stato utilizzato in psicologia animale e secondo la prospettiva psicoanalitica, che consideravano il coping come una disposizione dell’individuo, stabile e indipendente dal contesto:

- Per la psicologia animale il coping era un insieme di programmi d’azione necessari per gestire situazioni pericolose e garantire l’adattamento all’ambiente e la sopravvivenza della specie;

- Secondo la prospettiva psicoanalitica, Freud descriveva dei meccanismi di difesa necessari a risolvere i conflitti fra gli impulsi interni e la realtà: essi hanno alcune analogie con il coping e assolvono una funzione difensiva, in quanto impediscono la manifestazione diretta degli impulsi inaccettabili e sono finalizzati alla riduzione della tensione emotiva.

Indice

  1. Prospettive psicologiche sul coping
  2. Dimensioni del coping secondo Lazarus
  3. Altre dimensioni del coping
  4. Relazione tra emozione e coping

Prospettive psicologiche sul coping

Invece, secondo gli approcci cognitivi il coping viene considerato in termini situazionali e interazionali, in quanto gli stili comportamentali dipendono dall’influenza reciproca di molteplici variabili (motivazionali, emozionali, cognitive, socio-situazionali) che sono in una relazione circolare con i processi di valutazione cognitiva (appraisal) che presiedono alla selezione dei comportamenti da parte della persona.

Infatti, secondo la teoria di Lazarus il termine coping viene utilizzato per indicare le strategie cognitive e comportamentali usate dal soggetto per gestire sia richieste ambientali o interne, sia richieste incompatibili.

Dimensioni del coping secondo Lazarus

Il coping è un processo controllato consapevolmente e comprende la valutazione delle risorse di cui l’organismo dispone per fronteggiare le situazioni e le possibilità di gestione offerte dalla specifica situazione: una volta generato un piano di coping (coping primario), l’individuo rielabora le proprie strategie cognitivo-comportamentali (coping secondario, coincidente con l’appraisal secondario).

In base alle funzioni svolte dal coping, Lazarus individua 2 dimensioni:

1. Il coping orientato sul problema (problem-oriented coping) è costituito dalla messa in atto di diverse attività cognitivo-comportamentali per trovare possibili soluzioni al problema;

2. Il coping orientato sull’emozione (emotion-oriented coping) è costituito dalla messa in atto di azioni di fronteggiamento dell’emozione che scaturisce dalla situazione problematica.

Altre dimensioni del coping

Altri autori, invece, individuano 3 dimensioni del coping:

1. Il coping orientato alla gestione del compito (task-oriented coping) che corrisponde al coping orientato sul problema di Lazarus;

2. Il coping orientato sull’emozione (emotion-oriented coping) che corrisponde al coping orientato sull’emozione di Lazarus;

3. Il coping orientato alla fuga (avoiding) costituito dalla messa in atto di strategie di evitamento della situazione problematica.

Inoltre, vi sono altri autori che individuano altre dimensioni, ma quelle frequentemente riportate sono:

- Il problem solving, cioè il coping orientato sul compito;

- Il wishful thinking, cioè la tendenza a rifugiarsi in una specie di pensiero magico che dà l’illusione di una probabile realizzazione dei propri desideri attraverso un intervento superiore ed esterno;

- Il problem avoidance, cioè la tendenza a rispondere alle situazioni problematiche attraverso azioni di fuga o di evitamento;

- La ristrutturazione cognitiva, cioè la rielaborazione mentale dell’avvenimento;

- La ricerca del sostegno sociale;

- L’autocritica;

- L’espressione emozionale.

Relazione tra emozione e coping

Per quanto riguarda la relazione tra emozione e coping, secondo Lazarus è circolare cioè si influenzano reciprocamente: infatti, attraverso un meccanismo circolare, i processi di appraisal generano l’emozione e influiscono sul coping che modifica la relazione persona- ambiente; tale cambiamento viene rivalutato (re-appraisal) modificando quindi l’emozione e determinando la reazione che ne consegue.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del concetto di coping e come è stato inizialmente utilizzato?
  2. Il concetto di coping è stato inizialmente utilizzato in psicologia animale e nella prospettiva psicoanalitica, considerato come una disposizione stabile e indipendente dal contesto per gestire situazioni pericolose e risolvere conflitti interni.

  3. Come viene considerato il coping secondo gli approcci cognitivi?
  4. Secondo gli approcci cognitivi, il coping è considerato in termini situazionali e interazionali, influenzato da molteplici variabili e processi di valutazione cognitiva che guidano la selezione dei comportamenti.

  5. Quali sono le due dimensioni del coping identificate da Lazarus?
  6. Lazarus identifica due dimensioni del coping: il coping orientato sul problema, che coinvolge attività per risolvere il problema, e il coping orientato sull'emozione, che riguarda azioni per gestire l'emozione derivante dalla situazione problematica.

  7. Quali sono le tre dimensioni del coping secondo altri autori?
  8. Altri autori individuano tre dimensioni del coping: il coping orientato alla gestione del compito, il coping orientato sull'emozione e il coping orientato alla fuga, che include strategie di evitamento.

  9. Come si relazionano emozione e coping secondo Lazarus?
  10. Secondo Lazarus, la relazione tra emozione e coping è circolare, con i processi di appraisal che generano emozioni e influenzano il coping, il quale modifica la relazione persona-ambiente e viene rivalutato, alterando l'emozione e la reazione conseguente.

Domande e risposte