BlueSarah
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Concetti Chiave

  • Misurare in psicologia sperimentale significa confrontare proprietà degli eventi con unità di misura e numeri.
  • Le misurazioni possono essere dicotomiche (sì/no) o discrete, con valori stabiliti su una scala.
  • La misura continua offre gradazioni più varie, come un intervallo da "d'accordo" a "disaccordo".
  • Le misure quantitative permettono operazioni matematiche, mentre le qualitative sono a livello nominale.
  • Le variabili sono proprietà misurabili di eventi reali, che possono variare e appartenere alla realtà fenomenica.

Misurare significa mettere in relazione certe proprietà degli eventi che osserviamo con unità di misura e loro proprietà del sistema numerico.

Indice

  1. Tipologie di misurazione
  2. Proprietà delle variabili

Tipologie di misurazione

In particolare, possiamo distinguere due tipologie di misurazione:

- Misura dicotomica: (ovvero misurazione si versus no)

- Misura discreta, così denominata perché può assumere vari valori ma le gradazioni sono stabilite (es. quanto sei d’accordo con l'affermazione? 1-2-3-4-5).

inoltre, possiamo distinguere:

- Misura continua, ovvero una misura in cui ci sono varie gradazioni di scelta (es. d’accordo ------ disaccordo).

- Misura quantitativa o qualitativa. Una misura è quantitativa quando è continua, ovvero quando possiamo fare delle operazioni. Invece, le misure qualitative non ci permettono di quantificare la distanza tra una modalità e l’altra, quindi si tratta di una variabile a livello nominale (per esempio il sesso).

Proprietà delle variabili

Ci sono tre proprietà principali della variabile:

- la variabile è una proprietà di un evento reale che può essere misurata.

- la variabile è attribuita a dei fenomeni e pertanto appartiene alla realtà

- la variabile varia (in particolare, variano sia la variabile dipendente sia la/le variabili indipendenti, ovvero quelle che sono manipolate dallo sperimentatore).

Domande e risposte