Concetti Chiave
- I neonati possiedono abilità sociali primarie che li predispongono a interazioni emotive con i caregiver.
- Stabiliscono contatti iniziali con gli adulti attraverso riflessi automatici, rispondendo inconsapevolmente a stimoli ambientali.
- Esprimono emozioni di base come rabbia e gioia tramite espressioni e il pianto, il loro primo mezzo comunicativo.
- Le abilità percettive, seppur non completamente sviluppate, aiutano i neonati a focalizzare l'attenzione sugli stimoli essenziali.
- Fin dalla nascita, i neonati sono capaci di riconoscere configurazioni visive, facilitando il legame sociale con il caregiver.
La precocità comunicativa neonatale
Il neonato possiede delle abilità denominate abilità sociali primarie che lo predispongono allo scambio sociale ed emotivo con il caregiver (ovvero colui che dà cure e affetto all'infante, solitamente la madre) permettendogli di assumere un ruolo attivo.
Il primo modo in cui il neonato stabilisce un rapporto con l'adulto è attraverso i riflessi. I riflessi sono considerati delle risposte automatiche a determinati stimoli ambientali, il bambino inconsapevolmente dà delle risposte motorie che gli permettono di stabilire un contatto diretto con il caregiver.
Inoltre, il neonato possiede delle precoci abilità espressive, infatti, è in grado di esprimere le emozioni di base (rabbia, gioia, disgusto) attraverso delle espressioni e il pianto che è il primo mezzo che il neonato utilizza per comunicare con il caregiver.
Anche le abilità percettive permettono al bambino di stabilire precocemente un rapporto sociale con il caregiver: nonostante non siano sviluppate, gli permettono di percepire gli stimoli necessari sui quali deve focalizzare la sua attenzione poichè indispensabili per la sua crescita cognitiva, affettiva, sociale ed emotiva. Ad esempio, è stato dimostrato che sin dalla nascita i neonati sono in grado di riconoscere delle configurazioni visive.