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Concetti Chiave

  • La psicodiagnosi è un processo di conoscenza che mira a comprendere il funzionamento individuale del paziente, utilizzando strumenti come il colloquio clinico e il genogramma.
  • L'approccio nomotetico cerca leggi generali applicabili a molte persone, utilizzando ricerche quantitative per spiegazioni universali del comportamento.
  • L'approccio idiografico si concentra sulle esperienze uniche e soggettive del singolo individuo, raccogliendo dati qualitativi per un'analisi dettagliata.
  • I due approcci si completano a vicenda: il nomotetico offre una cornice teorica, mentre l'idiografico fornisce contenuti specifici, applicando leggi generali a casi individuali.
  • Nelle scienze sociali, l'approccio nomotetico è quantitativo e probabilistico, mentre quello idiografico è qualitativo, mirato alla comprensione profonda di singoli casi.

In questo appunto sono riportare delle informazioni sull’approccio nomotetico e quello idiografico. Vengono analizzati alcuni aspetti generali sulla psicodiagnosi andando ad analizzare nello specifico cos’è l’approccio nomotetico e idiografico, che relazione instaurano i due approcci e quali sono gli ambiti in cui vengono utilizzati.

Indice

  1. Strumenti della psicodiagnosi
  2. Approcci nomotetico e idiografico
  3. Interazione tra approcci
  4. Applicazioni pratiche degli approcci

Strumenti della psicodiagnosi

La psicodiagnosi è un processo di conoscenza attraverso il quale lo psicologo o lo psicoterapeuta entrano in contatto con il funzionamento del paziente che hanno di fronte.

Lo scopo della psicodiagnosi non è quella di etichettare il paziente all’interno degli schemi prescritti, ma è quello di comprendere il suo funzionamento, le sue difese, i suoi punti di forza e di fragilità. Per portare a termine questo processo di conoscenza vengono utilizzati diversi incontri prima di iniziare l’effettivo percorso di terapia o di sostegno psicologico.

La psicodiagnosi può essere utilizzata in diversi contesti come quello clinico, quello scolastico per comprendere quali siano le difficoltà scolastiche dei ragazzi e bambini, quello giuridico per esempio in sede di consulenza tecnica, ma anche all’interno dell’ambito lavorativo.

Per effettuare una buona psicodiagnosi servono diversi strumenti da utilizzare parallelamente. Esplorazione degli approcci nomotetico e idiografico in psicodiagnosi articoloLo strumento fondamentale è il colloquio clinico perché attraverso ciò vengono messe in atto le dinamiche relazionali del paziente e del terapeuta e da lì si può comprendere il funzionamento della persona che si ha di fronte. Attraverso il colloquio, il terapeuta comprende anche il lessico formale ed emotivo del paziente, ma anche gli aspetti non verbali come lo sguardo e tutti alcuni aspetti che riflettono il flusso del pensiero di quella persona.

Un altro strumento importante è l’utilizzo del genogramma, che permette di comprendere quali sono le persone più vicine al paziente e la sua storia di vita per comprendere se nella sua vita ci sono stati eventi traumatici che lo hanno influenzato. Dopo aver raccolto tutti questi dati, si effettuano dei test psicologici ovvero dei test standardizzati che vengono utilizzati per valutare le capacità cognitive oppure altri aspetti della personalità del paziente.

Approcci nomotetico e idiografico

In psicologia esistono due tipologie di approcci attraverso cui si può operare: quello idiografico e nomotetico. Sono due approcci che vanno pensati come parti che si completano a vicenda, quindi l’uno non esclude l’altro.

L’approccio nomotetico ha come obiettivo quello di individuare leggi generali che possono essere applicate a tutti oppure ad una buona parte di individui. Questo approccio lavora servendosi di campioni e di tecniche differenti. Tale approccio studia un elevato numero di persone parallelamente per raccogliere ricerche quantificate, cercando delle spiegazioni dipendenti dal comportamento che possono essere generalizzate a tutta la popolazione.

Per esempio, un approccio di tipo biologico va alla ricerca di soluzioni universali per il comportamento e questo può portare a terapie farmacologiche che possono essere utilizzate per tutti gli individui.

L’approccio idiografico è centrato in particolar modo sul singolo individuo, quindi cogliere le leggi fondamentali per aiutare a comprendere il funzionamento della singola persona. Questo approccio si focalizza sulle intuizioni e sui sentimenti individuali, raccogliendo dati qualitativi per ottenere dettagli approfonditi e unici sugli individui.

Quindi, l'approccio idiografico si basa sulle esperienze soggettive ed esclusive degli individui, invece l'approccio nomotetico si basa su dati numerici e spiegazioni universali del comportamento.

Esplorazione degli approcci nomotetico e idiografico in psicodiagnosi articolo

Interazione tra approcci

Questi due approcci non possono essere pensati l’uno senza l’altro perché da un lato l’approccio nomotetico fornisce la cornice teorica interpretativa, questo significa che focalizzare l’attenzione su determinati fenomeni e leggerli con una determinata chiave, mentre quello idiografico rappresenta il contenuto della cornice. Cornici diverse possono portare a focalizzare l’attenzione su aspetti ed elementi diversi, a porre domande diverse e ci porta a leggere in maniera differente lo stesso flusso di informazioni. Però non ci si muove solamente dentro una cornice teorica ma si tende anche a privilegiare alcune leggi del singolo individuo che emergono da un approccio nomotetico; quindi, si tende ad applicare anche al singolo le leggi generali che emergono dalla ricerca e dall’approccio nomotetico.

Applicazioni pratiche degli approcci

Riguardo l’utilizzo di un approccio anziché un altro, rappresenta il problema più affrontato all’interno delle scienze sociali, i cui soggetti sono individui unici, secondo l’approccio idiografico, ma secondo la prospettiva nomotetica possiedono delle proprietà generali.

Spesso, gli approcci nomotetici sono quantitativi e gli approcci idiografici sono qualitativi. Nell’ambito psicologico, l’approccio idiografico descrive lo studio dell'individuo, che è visto come un agente unico con una storia di vita unica, con proprietà che lo distinguono dagli altri individui. Una metodologia abbastanza comune per apprendere queste caratteristiche uniche è l’autobiografia, ovvero una narrazione che racconta la serie di eventi unici che hanno costruito e fatto crescere una persona. Invece l’approccio nomotetico descrive lo studio di classi di individui.

Lo psicologo Theodore Millon ha affermato che quando ad un individuo vengono diagnosticati i disturbi della personalità, i clinici iniziano prima di tutto dalla prospettiva nomotetica, cercando varie leggi scientifiche generali. Successivamente, quando credono di aver identificato il disturbo, si spostano sulla prospettiva idiografica per concentrarsi su quell’individuo specifico, avente caratteristiche uniche.

In ambito sociologico, il modello nomotetico va alla ricerca di variabili indipendenti, come il rapporto tra tempo e frequenza, che spiegano le variazioni in un dato fenomeno. Di solito le spiegazioni nomotetiche sono probabilistiche e imperfette. Invece il modello idiografico concentra i propri studi sulla comprensione completa e approfondita di un singolo caso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è lo scopo principale della psicodiagnosi?
  2. Lo scopo principale della psicodiagnosi è comprendere il funzionamento del paziente, le sue difese, i suoi punti di forza e di fragilità, senza etichettarlo all'interno di schemi prescritti.

  3. In cosa consiste l'approccio nomotetico in psicologia?
  4. L'approccio nomotetico mira a individuare leggi generali applicabili a tutti o a una buona parte degli individui, utilizzando campioni e tecniche per raccogliere dati quantificati e spiegazioni generalizzabili.

  5. Come si differenzia l'approccio idiografico dall'approccio nomotetico?
  6. L'approccio idiografico si concentra sul singolo individuo, raccogliendo dati qualitativi per comprendere le esperienze soggettive e uniche, mentre l'approccio nomotetico si basa su dati numerici e spiegazioni universali.

  7. Qual è la relazione tra gli approcci nomotetico e idiografico?
  8. Gli approcci nomotetico e idiografico si completano a vicenda; il nomotetico fornisce la cornice teorica, mentre l'idiografico rappresenta il contenuto, permettendo di applicare leggi generali al singolo individuo.

  9. In quali ambiti vengono utilizzati gli approcci nomotetico e idiografico?
  10. Gli approcci nomotetico e idiografico sono utilizzati nelle scienze sociali, psicologia e sociologia, per studiare rispettivamente classi di individui e casi singoli, con metodologie quantitative e qualitative.

Domande e risposte