Giuliaf92
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Concetti Chiave

  • Vygotskij analizza il legame tra istruzione e sviluppo psichico del bambino, definendo stadi che variano in base al contesto culturale.
  • La sua teoria dello sviluppo include età "stabili" e "critiche", che preparano e guidano i cambiamenti psicologici del bambino.
  • Identifica tre fasi di apprendimento: spontaneo (fino a 3 anni), spontaneo-reattivo (3-6 anni) e reattivo (dai 6-7 anni in poi).
  • Critica l'uso dei test di intelligenza per valutare lo sviluppo cognitivo, ritenendoli inadeguati e limitati alla prestazione spontanea.
  • Sottolinea l'importanza dell'interazione con adulti competenti, che stimola lo sviluppo delle funzioni cognitive del bambino.

Indice

  1. Il rapporto tra istruzione e sviluppo
  2. Fasi dell'apprendimento secondo Vygotskij
  3. Critica ai test di intelligenza

Il rapporto tra istruzione e sviluppo

Vygotskij affrontò in maniera approfondita il rapporto fra istruzione e sviluppo psichico del bambino soprattutto negli anni della sua collaborazione con l’istituto Herzen di Leningrado. La sua teoria dello sviluppo prevede una serie di stadi, i cui contenuti variano in relazione al contesto culturale in cui il bambino vive, e che corrispondono a età “stabili” – in cui si sedimentano impercettibili cambiamenti che “preparano” il salto qualitativo verso lo stadio successivo - ed età “critiche”, attraverso le quali il profilo psicologico del bambino cambia e si evolve.

Fasi dell'apprendimento secondo Vygotskij

Per quanto riguarda l’apprendimento, vygotskij lo considera complementare allo sviluppo psichico e ritiene che si dispieghi in tre fasi:

1. apprendimento spontaneo, fino ai tre anni di età, in cui il bambino apprende

secondo un proprio “programma di apprendimento”;

2. apprendimento spontaneo-reattivo, dai tre ai sei anni di età, in cui la tendenza del bambino all’esplorazione del mondo esterno si concilia con la capacità di apprendere secondo le modalità previste dal programma del suo maestro ma soltanto nella misura in cui il programma ai sei anni di età, in cui la tendenza del bambino all’esplorazione del mondo esterno si concilia con la capacità di apprendere secondo le modalità previste dal programma del suo maestro ma soltanto nella misura in cui il programma del suo maestro diventa anche il suo programma;

3. apprendimento reattivo, dai sei – sette anni in poi, in cui il bambino apprende secondo il modello proposto dal maestro.

Critica ai test di intelligenza

Coerentemente con i suoi convincimenti educativi, Vygotskij criticò fortemente

l’impiego di strumenti di accertamento dello sviluppo cognitivo, in particolare i test di intelligenza, a suo avviso del tutto inadeguati perché si limitavano a “misurare”, peraltro in modo approssimativo, solo la prestazione “spontanea” del bambino, senza tenere conto di quella potenziale, che poteva essere

sollecitata attraverso l’interazione con un soggetto adulto o maggiormente

competente. È quest’ultima relazione collaborativa, ad avviso di Vygotskij, che deve essere presa in esame perché è al suo interno che si sviluppano le funzioni cognitive del bambino.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Vygotskij sul rapporto tra istruzione e sviluppo psichico del bambino?
  2. Vygotskij considera l'istruzione complementare allo sviluppo psichico del bambino, articolandola in stadi che variano in base al contesto culturale e che comprendono età stabili e critiche.

  3. Come descrive Vygotskij le fasi dell'apprendimento nei bambini?
  4. Vygotskij identifica tre fasi: apprendimento spontaneo fino ai tre anni, apprendimento spontaneo-reattivo dai tre ai sei anni, e apprendimento reattivo dai sei-sette anni in poi, in cui il bambino segue il modello del maestro.

  5. Qual è la critica di Vygotskij riguardo ai test di intelligenza?
  6. Vygotskij critica i test di intelligenza perché misurano solo la prestazione spontanea del bambino, ignorando il potenziale cognitivo che può emergere attraverso l'interazione con un adulto o un soggetto più competente.

Domande e risposte