Concetti Chiave
- Il gioco è essenziale durante tutta la vita e si evolve con l'età, supportando diverse funzioni cognitive, emotive, sociali e motorie.
- Nella prima infanzia (0-2 anni), il gioco è principalmente motorio, focalizzato sul piacere del movimento e della scoperta sensoriale.
- Tra i 2 e i 7 anni, il gioco diventa simbolico, con il bambino che imita le azioni degli adulti e manifesta un forte egocentrismo.
- Dai 7 agli 8 anni, il gioco include regole, aiutando i bambini a superare l'egocentrismo e incentivando l'interazione sociale.
- Oltre i 10 anni, il gioco-sport permette al preadolescente di sperimentare l'agonismo e affinare le proprie capacità motorie in vista della scelta di uno sport specifico.
Il ruolo del gioco nella crescita
Il gioco ci accompagna per tutta la vita con caratteristiche diverse, a seconda dell’età. I cuccioli dei mammiferi, giocando riproducono gli schemi comportamentali di aggressione e difesa, imparano come dovranno comportarsi da adulti, apprendono così come noi. Nella scuola materna e primaria il ruolo del gioco è fondamentale per lo sviluppo delle seguenti funzioni:
- funzioni cognitive: attraverso giochi di tipo percettivo-motori, di tipo problem-solving, giochi di strategia;
- funzioni emotivo-affettive: attraverso giochi di coraggio, giochi di fiducia, giochi di scelta;
- funzioni sociali: attraverso giochi di gruppo, di ruolo, di collaborazione;
- funzioni motorie: attraverso giochi sugli schemi motori, giochi di abilità, giochi di forza, di opposizione.
Le fasi del gioco infantile
Fin dai primi mesi di vita di un bambino, il gioco si esprime e si evolve di pari passo con lo sviluppo della personalità del bambino stesso. Il gioco si trasforma nel corso del tempo passando attraverso 5 fasi.
0 -2 anni: è la fase del gioco-motorio. Il piccolo impara ad afferrare, lanciare, dondolare. Ripete più e più volte il gesto per il solo piacere di vederne il risultato, si tratta del piacere-funzionale, legato semplicemente al puro movimento e alla sensibilità degli organi recettori.
2-7 anni: è la fase del gioco-simbolico. Il bambino imita le azioni degli adulti, utilizza oggetti in modo funzionale, ad esempio un bastone diventa una spada, una bambola diventa un’amica, etc. Questa fase è caratterizzata da un forte egocentrismo infantile. Il bambino pone se stesso al centro di ogni situazione, non è capace di comprendere il punto di vista altrui.
7-8 anni: è la fase del gioco con le regole. Il bambino inizia a superare il proprio egocentrismo e cerca “l’altro”. L’attività prima solo individuale, lascia spazio, lentamente, a quella sociale. Non più “io” ma “con me”, “insieme a me”, “noi”. Il bambino sceglie insieme agli altri le regole del gioco, diventando un giudice spietato, nei confronti di chi non le rispetta, il gioco in questa fase asseconda lo sviluppo della moralità.
8-10 anni: fase dei giochi di movimento. In questa fase aumenta il bisogno di muoversi: si corre, si lancia, si lotta. Il rispetto delle regole è ormai ben compreso. Il gioco di gruppo sviluppa la cooperazione finalizzata al raggiungimento di un obiettivo comune e la competizione, guidata invece dall’agonismo e dal bisogno di confronto con l’altro.
Transizione al gioco sportivo
Oltre i 10 anni: è la fase in cui avviene il passaggio dalla scuola primaria alla secondaria di primo grado. Il preadolescente avverte una forte esigenza di sperimentare le varie attività sportive. Il gioco-sport consente di sperimentare situazioni di agonismo misurato, valutare le proprie capacità e abilità motorie per poi scegliere quale sport, vero e proprio, praticare.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del gioco nello sviluppo dei bambini?
- Come si evolve il gioco nei primi anni di vita di un bambino?
- In che modo il gioco-simbolico si manifesta nei bambini di 2-7 anni?
- Quali cambiamenti avvengono nel gioco dei bambini oltre i 10 anni?
Il gioco è fondamentale per lo sviluppo delle funzioni cognitive, emotivo-affettive, sociali e motorie nei bambini, adattandosi alle diverse fasi della loro crescita.
Il gioco evolve attraverso cinque fasi: gioco-motorio (0-2 anni), gioco-simbolico (2-7 anni), gioco con le regole (7-8 anni), giochi di movimento (8-10 anni), e gioco-sport oltre i 10 anni.
Nella fase del gioco-simbolico, i bambini imitano le azioni degli adulti e utilizzano oggetti in modo funzionale, mostrando un forte egocentrismo infantile.
Oltre i 10 anni, i bambini sperimentano il gioco-sport, che permette loro di valutare le proprie capacità motorie e scegliere quale sport praticare, segnando il passaggio alla scuola secondaria di primo grado.