Concetti Chiave
- La raccolta dati inizia con la definizione del problema e l'obiettivo da perseguire, essenziali per guidare l'osservazione.
- La definizione operativa aiuta a identificare e misurare i dati osservabili, distinguendo il livello di conoscenza necessario.
- Categorie e sottocategorie facilitano l'analisi, permettendo a diversi osservatori di studiare lo stesso comportamento.
- Le categorie si suddividono in molari e molecolari, a seconda dell'ampiezza, e in fisiche e sociali/funzionali, in base alla tipologia.
- Le categorie fisiche sono comuni in etologia, mentre quelle sociali/funzionali sono più complesse, basandosi su effetti e intenzioni.
Definizione del problema
Ogni procedura di raccolta dati prevede:
- Definizione del problema sul quale dirigere l’attenzione;
- Formulazione dell’obiettivo che si vuole perseguire;
- Definizione operativa, con la quale si stabilisce l’oggetto dell’osservazione. La definizione operativa esplicita come distinguere il livello di conoscenza dei dati, come orientarsi per identificare i dati osservabili e come fare per misurarli.
Categorie e sottocategorie
È utile servirsi di categorie e sottocategorie, di modo che qualsiasi altro osservatore possa studiare lo stesso tipo di comportamento indicato all’interno della categoria. In base all’ampiezza le categorie si distinguono in molari e molecolari.
Secondo la tipologia le categorie possono essere distinte in fisiche (categorie che descrivono caratteristiche fisiche e morfologiche) o sociali/funzionali (categorie che descrivono aspetti del comportamento, chiedendosi il perché, gli scopi e quali funzioni assume in un certo contesto e le reazioni che produce).
Categorie fisiche e sociali
Le categorie fisiche (postura del corpo, espressione facciale, manipolazione, abilità motorie e manuali ecc.) sono ampiamente utilizzate in etologia.
Le categorie sociali/funzionali sono più difficili da definire e il comportamento viene descritto in base agli effetti che produce e/o delle intenzioni che lo muovono.