Ester
Habilis
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Concetti Chiave

  • L'educazione extrascolastica sfrutta risorse territoriali come biblioteche e musei, coinvolgendo istituzioni educative, culturali e sportive per promuovere socializzazione e crescita artistica.
  • L'educazione permanente offre strumenti per un apprendimento continuo e personalizzato, adattandosi alle esigenze di adulti e anziani per migliorare il loro sviluppo personale e sociale.
  • Il metodo educativo non direttivo si concentra sui bisogni e interessi individuali, promuovendo una partecipazione attiva e spontanea nel processo di apprendimento.
  • L'educazione degli adulti e degli anziani si focalizza su prevenzione e promozione personale, offrendo servizi come l'università della terza età per combattere il decadimento psico-fisico.
  • Il volontariato e l'associazionismo giovanile operano nel settore no-profit, sostenendo i più deboli con valori di centralità della persona, rispetto e partecipazione attiva.

Indice

  1. Patrimonio educativo extra-scolastico
  2. Offerta culturale e tempo libero
  3. Educazione permanente e metodi
  4. Educazione continua e popolare
  5. Educazione degli adulti e anziani
  6. Prevenzione del disagio giovanile
  7. Volontariato e settore no-profit
  8. Associazionismo educativo giovanile

Patrimonio educativo extra-scolastico

Patrimonio di insegnamenti e di esperienze di apprendimento di cui si può fruire al di fuori dell’istituzione scolastica.

È garantita da:

Istituzioni educative per i più piccoli;

Agenzie di formazione professionale;

Servizi educativi territoriali;

Istituzioni socio-sanitarie;

Centri di consulenza e di aiuto;

Istituzioni culturali, ricreative e sportive;

Queste hanno lo scopo di migliorare le relazioni affettive e comunicative, per favorire la socializzazione e acculturazione, per incentivare la crescita espressivo-artistica.

Offerta culturale e tempo libero

Attraverso gli enti locali, il territorio offre:

Biblioteche

Musei

Pinacoteche

Il tempo libero, oggi è solitamente dedicato agli hobby e al divertimento. I giovani sono gli ideali consumatori per la cosiddetta “industria del divertimento„, la quale vende una serie di prodotti e di attività “alla moda„, con cui è possibile riempire il proprio tempo.

Educazione permanente e metodi

Educazione permanente: è quell’insieme di strumenti messi a disposizione degli uomini affinché non cessino di formarsi e di informarsi.

Metodo non direttivo: è un metodo educativo che mette al centro dell’apprendimento i bisogni, gli interessi e la spontanea motivazione del soggetto, piuttosto che gli obiettivi decisi per lui dall’educatore.

L’educazione come animazione è particolarmente attenta alle dimensioni, dell’affettività, dell’espressività e della comunicazione. Si realizza nei momenti dello spettacolo , della festa, del gioco, ma anche nelle attività di gruppo e nei circoli.

Educazione continua e popolare

L’educazione è un processo naturale che dura tutta la vita: tutti veniamo educati in ogni fase della nostra vita.

- Educazione continua: è rivolta a quegli adulti che avvertono la necessità di perfezionare il proprio profilo lavorativo

- Educazione ricorrente: risponde alla necessità di alternare per tutta la vita,

periodi di studio a periodi di lavoro.

- Educazione popolare: è un insieme di interventi educativi volti all’emancipazione

sociale e culturale di gruppi socialmente più svantaggiati.

L’educazione permanente tende ad inglobare il tutto alfine di creare un’educazione democratica, aperta a tutti, basata sull’attivo coinvolgimento dei soggetti.

L’educazione permanente per essere realizzata richiede:

• La continuità nel tempo e nello spazio delle attività educative;

• La qualificazione del territorio, in modo che tutte le agenzie e la scuola cooperino non solo per fornire attività formative ma anche esperienze educative.

Educazione degli adulti e anziani

Educazione degli adulti: è intesa non come semplice ampliamento della scolarizzazione o formazione professionale, ma come promozione della persona incentrata sulla partecipazione.

Educazione degli anziani: è una parte dell’educazione permanente che opera come forma di prevenzione per contrastare il decadimento psico-fisico dell’età anziana nella triplice direzione delle componenti cognitive, affettivo-emotive e sociali.

Gli anziani devono:

• Conferire significato alla vita;

• Favorire l’adattamento emotive al coniuge;

• Promuovere un buon esito della comunicazione intrafamiliare;

• Attribuire un senso ultimo all’esistenza.

Il territorio offre per loro servizi formativi come l’università della terza età ed i centri di aggregazione.

Prevenzione del disagio giovanile

L’attività educativa nei confronti dei giovani opera per prevenire e recuperare il disagio giovanile, a causa del quale per il giovane è difficile riconoscersi in una personalità determinata e fare

scelte coerenti con essa.

L’offerta formativa si presenta variegata:

• L’attività degli educatori di strada e proposta a favore di chi vive in condizioni di disagio;

• I centri di aggregazione;

• I centri di prima accoglienza;

• Le comunità di accoglienza;

• Le case-famiglia;

Consultorio familiare, il segretariato sociale e l’assistenza domiciliare, e servizi educativi di comunità.

Tutti questi mettono a disposizione figure adulte di riferimento e modelli di occupazione del tempo libero.

Volontariato e settore no-profit

Il volontariato è nato in Italia con l’obiettivo di sostituire o affiancare l’intervento pubblico a favore di handicappati, tossicodipendenti, minori in difficoltà, famiglie povere ed anziani.

Nel settore no-profit le attività di promozione sono sostenute anche con l’intervento di professionisti retribuiti.

Il volontariato è il settore no-profit hanno in comune alcuni valori di fondo:

• La centralità della persona;

• L’attenzione verso i più deboli e i sofferenti;

• Il rispetto, il disinteresse, la condivisione, il servizio, la responsabilità e la partecipazione.

Associazionismo educativo giovanile

Associazionismo educativo giovanile: è l’insieme di associazioni che contribuiscono intenzionalmente e consapevolmente al processo formativo dei giovani.

Le finalità educative sono:

• Offrire ai ragazzi uno spazio di partecipazione diretta alle scelte che riguardano la loro esperienza di vita;

• Impostare un rapporto giovane-adulto basato sulla reciprocità e il dialogo;

• Stimolare e soddisfare il bisogno di vivere in una dimensione comunitaria.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le istituzioni che garantiscono l'educazione extrascolastica?
  2. L'educazione extrascolastica è garantita da istituzioni educative per i più piccoli, agenzie di formazione professionale, servizi educativi territoriali, istituzioni socio-sanitarie, centri di consulenza e di aiuto, e istituzioni culturali, ricreative e sportive.

  3. Qual è l'obiettivo dell'educazione permanente?
  4. L'educazione permanente mira a fornire strumenti per la formazione continua degli individui, promuovendo un'educazione democratica e aperta a tutti, basata sull'attivo coinvolgimento dei soggetti.

  5. In che modo l'educazione degli adulti differisce dalla semplice scolarizzazione?
  6. L'educazione degli adulti è intesa come promozione della persona, incentrata sulla partecipazione, piuttosto che come semplice ampliamento della scolarizzazione o formazione professionale.

  7. Quali servizi formativi offre il territorio per gli anziani?
  8. Il territorio offre servizi formativi come l'università della terza età e i centri di aggregazione, che operano come forma di prevenzione per contrastare il decadimento psico-fisico dell'età anziana.

  9. Quali sono i valori fondamentali condivisi dal volontariato e dal settore no-profit?
  10. I valori fondamentali condivisi includono la centralità della persona, l'attenzione verso i più deboli e i sofferenti, il rispetto, il disinteresse, la condivisione, il servizio, la responsabilità e la partecipazione.

Domande e risposte

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