Concetti Chiave
- Il Piano di Dalton, ideato da Elena Parkhurst, offre un insegnamento individualizzato, permettendo agli studenti di regolare il ritmo dei propri studi.
- Gli studenti elaborano i propri programmi mensili basati su unità di studio progressive, misurando le proprie capacità e autovalutandosi.
- Le lezioni tradizionali sono sostituite da laboratori specializzati, dove gli insegnanti fungono da consulenti e guide per gli studenti.
- Per evitare l'individualismo eccessivo, sono introdotte attività sociali e lavori di gruppo basati su contratti scelti liberamente dagli studenti.
- Il Piano di Dalton enfatizza lo sviluppo del carattere, promuovendo autodisciplina, responsabilità e capacità organizzativa, mentre trasforma il ruolo dell'insegnante.
Dalton è il nome di una città del Massachusetts in cui, dal 1919 in poi, Elena Parkhurst attuò un suo piano di insegnamento individualizzato.
Indice
Struttura del piano educativo
Ad ogni fanciullo veniva data la possibilità di regolare il ritmo dei propri studi anziché trovarselo imposto da un programma ministeriale o dall’iniziativa del docente il cui scopo è solo quello di far procedere tutti di pari passo.
In base al piano Dalton, durante i primi dieci mesi di scuola, l’allievo elabora il proprio programma nelle varie materie per il mese successivo, facilitato in questo dal fatto che i normali programmi annuali sono già divisi in dieci unità, ordinate in modo progressivo. Egli può scegliere l’unità che vuole, ma se non riesce, non può passare a quella successiva: in questo modo, il fanciullo è chiamato a misurare le proprie forze e quindi ad autovalutarsi.Metodologia e materiali
Le classi, come si intendono tradizionalmente, non esistono: ogni allievo lavora individualmente e si reca nell’aula specializzata per ogni materia, attrezzata di tutto il materiale necessario che viene chiamata “laboratorio”. Invece di tenere la lezione tradizionale, l’insegnante guida ed aiuta i singoli allievi. Ogni unità mensile viene divisa in sotto unità, ognuna delle quali corrisponde ad un giorno, in modo da fornire all’allievo una traccia. I libri di testo non sono uguali per tutti; lo studente utilizza testi di consultazione e materiale di studio vario, di cui sono forniti i laboratori. In teoria il metodo sembrerebbe adattarsi meglio a scuole che hanno molte classi, però può essere utilizzato anche con una pluriclasse, creando nell’aula un angolo per ogni materia.
Origini e influenze del piano
Il punto di partenza della Parkhurst è dato dalla sua esperienza nelle pluriclassi di campagna, dagli scritti di Maria Montessori e dal pensiero di Dewey. Tuttavia fin dall’inizio, essa si accorse che il piano di Dalton comportava un rischio: l’individualismo eccessivo. Per questo introdusse tutta una serie di attività sociali, dando la possibilità agli allievi di aggregarsi in funzione del percorso scelto, chiamato “contratto” e attivando quindi il lavoro di gruppo per livelli, liberamente scelti.
Successo e impatto del piano
Il Piano di Dalton ebbe molto successo, non solo perché prevedeva un insegnamento su misura e quindi individualizzato, ma soprattutto perché mirava alla formazione del carattere, inteso come conoscenza di sé, come educazione all’autodisciplina, al senso di responsabilità e alla capacità organizzativa del proprio tempo. Inoltre, esso obbligava i docenti a rivedere in modo radicale il proprio ruolo che da “primo attore”, passava a “consulente”, che costituisce una caratteristica ed un pregio di tutti i sistemi rigidamente codificati. Questo aspetto del Piano di Dalton ha compensato a lungo il difetto di una concezione ancora troppo libresca dell’apprendimento
Domande da interrogazione
- Qual è il principio fondamentale del Piano di Dalton?
- Come viene strutturato il percorso di apprendimento secondo il Piano di Dalton?
- Quali sono le influenze che hanno ispirato Elena Parkhurst nel creare il Piano di Dalton?
- Quali sono i benefici e i rischi associati al Piano di Dalton?
Il principio fondamentale del Piano di Dalton è l'insegnamento individualizzato, che permette agli studenti di regolare il ritmo dei propri studi e di elaborare il proprio programma mensile, promuovendo l'autovalutazione e l'autodisciplina.
Il percorso di apprendimento è strutturato in unità mensili, suddivise in sotto unità giornaliere, con l'allievo che sceglie le unità da seguire e lavora individualmente nei laboratori specializzati per ogni materia.
Elena Parkhurst è stata ispirata dalla sua esperienza nelle pluriclassi di campagna, dagli scritti di Maria Montessori e dal pensiero di Dewey.
I benefici includono l'insegnamento su misura, la formazione del carattere e la responsabilizzazione degli studenti. Tuttavia, un rischio è l'individualismo eccessivo, mitigato dall'introduzione di attività sociali e lavoro di gruppo.