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Concetti Chiave

  • John Locke's "Thoughts on Education" focuses on educating the bourgeois class, emphasizing rational obedience and self-control.
  • Locke believes all educated individuals should exhibit inner goodness and civilization, particularly the bourgeois who have access to knowledge.
  • Education should be a process of personal assimilation and reflection, not mere memorization of information.
  • Locke advocates experiential learning for bourgeois youth, emphasizing external engagement and interpersonal skills.
  • He suggests private education for bourgeois children to ensure moral development and avoid vice, highlighting class-based educational differences.

Indice

  1. L'educazione secondo John Locke
  2. La virtù e la cultura
  3. Il processo educativo
  4. Educazione privata e differenze sociali

L'educazione secondo John Locke

L’opera di carattere più specificamente pedagogico del filosofo inglese John Locke, Pensieri sull’educazione (1693), fu scritta pensando all’educazione di una determinata classe della società inglese: i figli dei borghesi (i gentlemen} e degli uomini d’affari del suo tempo, anche se in varie parti dell’opera sono trattati argomenti validi per tutti.

La virtù e la cultura

Per Locke ciascuno deve obbedire alla ragione e dominare le proprie passioni, pertanto il problema educativo, cioè la formazione dell’uomo alla virtù, riguarda la natura umana.

Se pure è vero che il comportamento varia a seconda della classe sociale di appartenenza, tuttavia tutti coloro che ricevono un’educazione dovrebbero manifestare una bontà interiore, cioè una civiltà. In particolare, la categoria dei borghesi non può addurre scuse alla negligenza e all’ignoranza in quanto ha la possibilità di estendere le proprie conoscenze e la propria educazione. Come si vede, si tratta di una prospettiva molto concreta: specialmente i gentlemen che si muovono nel mondo e devono trattare con molte persone, per comportarsi nella maniera più corretta e per orientarsi hanno bisogno delle arti trasmesse dall’educazione; la cultura rientra nei fini dell’educazione e contribuisce al conseguimento della virtù se rispetta quello che risulta necessario alla natura umana, cioè la conoscenza della morale e la conoscenza dei propri compiti nel mondo, attraverso lo studio di varie discipline. La cultura serve alla virtù se diventa assimilazione e riflessione personale; solo chi riesce a conquistare la virtù con uno sforzo personale si educa davvero.

Il processo educativo

Ci si educa e dunque si diventa migliori non attraverso l’incorporazione mnemonica di nozioni ma attraverso un processo di assimilazione interiore delle conoscenze. Il processo di formazione che Locke ipotizza per i ragazzi delle famiglie borghesi è molto preciso: la formazione avviene stando a contatto con l’esterno e con l’esperienza; l’esperienza deve essere interiorizzata, deve consentire lo sviluppo delle capacità del singolo e l’acquisizione di idee. Ma questo non basta ancora. L’esperienza deve esteriorizzarsi nel rapporto con gli altri. Come si è detto, Locke intende trattare dell’educazione di una determinata categoria di persone, i futuri gentlemen, dunque prospetta un tirocinio idoneo per coloro che, diventati adulti, dovranno possedere una cultura solida, una buona capacità di trattare con gli altri e un carattere fermo.

Educazione privata e differenze sociali

Se i genitori borghesi ne hanno la possibilità, è preferibile che scelgano per i loro figli un’educazione privata che può garantire una migliore formazione morale e preservare dal vizio i ragazzi. Un precettore privato, per Locke, saprà tenere nella giusta considerazione il temperamento dell’allievo e saprà modulare il programma di studio alle sue esigenze. Locke poneva su piani diversi i figli dei gentlemen e i figli delle categorie povere della società perché il possesso della proprietà determinava le differenze e da ciò derivava che i diritti dei gentlemen erano maggiori dei diritti degli altri Questa sua attenzione all’educazione dell’uomo borghese rappresenta una caratteristica e allo stesso tempo un limite della sua prospettiva pedagogica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale dell'educazione secondo John Locke?
  2. L'obiettivo principale dell'educazione secondo Locke è la formazione dell'uomo alla virtù, che riguarda la natura umana e si manifesta attraverso la bontà interiore e la civiltà.

  3. Come Locke vede il ruolo dell'esperienza nell'educazione?
  4. Locke ritiene che l'educazione debba avvenire attraverso il contatto con l'esterno e l'esperienza, che deve essere interiorizzata e poi esteriorizzata nel rapporto con gli altri.

  5. Qual è la posizione di Locke sull'educazione privata per i figli dei borghesi?
  6. Locke preferisce l'educazione privata per i figli dei borghesi, poiché un precettore privato può adattare il programma di studio alle esigenze individuali dell'allievo e garantire una migliore formazione morale.

  7. Quali sono i limiti della prospettiva pedagogica di Locke?
  8. Un limite della prospettiva pedagogica di Locke è la sua attenzione esclusiva all'educazione dell'uomo borghese, trascurando le categorie povere della società e ponendo i diritti dei gentlemen al di sopra di quelli degli altri.

Domande e risposte