Concetti Chiave
- Charles De l'Epée è stato un pioniere nell'educazione dei sordi, fondando la prima scuola pubblica per sordomuti nel 1771.
- Ha sviluppato il metodo dei segni metodici, basato sulla mimica, per migliorare la comunicazione dei sordi utilizzando gesti, espressioni facciali e movimenti delle braccia.
- Il suo approccio pedagogico enfatizza l'importanza di usare canali visivi, tattili e cinestesici per l'insegnamento.
- De l'Epée incoraggiava l'uso dei punti di forza degli allievi per introdurre nuovi concetti, adattando l'insegnamento alle loro caratteristiche uniche.
- Sosteneva che la mancata comprensione da parte del bambino sordo è dovuta a una cattiva comunicazione, non a difficoltà di astrazione.
Charles De l'Epée e l'educazione dei sordi
Charles De l'Epée (1716-1789) è il personaggio più rappresentativo nel panorama degli educatori dei sordi.
Nel 1771 ha fondato un luogo di accoglienza per sordi, divenuto la prima scuola pubblica per sordomuti. Gli si riconosce il merito di essere l’ideatore del metodo dei segni metodici, o metodo epeano, una metodologia didattica fondata sulla mimica.
Principi pedagogici di de l'Epée
Partendo dai gesti spontanei utilizzati dai sordomuti nelle loro comunicazioni, de l’Epée ne aggiunge altri per esprimere parole e concetti astratti; dunque perfeziona il linguaggio mimico spontaneo completandone la grammatica e la sintassi, affiancando all’uso dei gesti e delle mani quello delle braccia e delle espressioni del volto.
Dall’approccio di de l’Epée è possibile desumere i principi pedagogici e i postulati di base:
- L’insegnamento della comunicazione deve avvenire attraverso i canali visivi, tattili e cinestesici;
- L’insegnamento partirà dal conosciuto e dai punti di forza dell’allievo per
raggiungere gradualmente il nuovo;
- Per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti e attesi è necessario osservare le
caratteristiche di ogni allievo per trasformare le disuguaglianze iniziali in
opportunità educative;
- Se il bambino sordo non comprende quanto gli viene insegnato, vuol dire che ci si è espressi male. Il sordo non presenta problemi di astrazione.