Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Vittorino da Feltre fondò una scuola-convitto a Padova e successivamente a Venezia, dove insegnava greco, latino e matematica, accogliendo studenti di diverse estrazioni sociali.
  • La scuola "La Giocosa" a Mantova fu un innovativo esperimento educativo che combinava l'istruzione intellettuale con attività pratiche come nuoto, scherma e musica per formare il carattere degli allievi.
  • Vittorino prestava particolare attenzione all'educazione morale e religiosa, integrando letture dirette di testi classici e religiosi, con una forte influenza dello spirito francescano.
  • Il metodo educativo di Vittorino si basava sulla lettura diretta dei testi classici, evitando premesse grammaticali, e privilegiava l'uso del latino come lingua principale d'insegnamento.
  • Dopo la morte di Vittorino, "La Giocosa" continuò a funzionare, ma fu difficile replicare il suo modello educativo, anche a causa del crescente ruolo dei Gesuiti nell'istruzione.

Indice

  1. Gli inizi e la formazione
  2. L'apertura della scuola a Padova
  3. La fondazione di La Giocosa
  4. Il metodo educativo di Vittorino
  5. L'eredità di La Giocosa

Gli inizi e la formazione

Di origine modesta, vissuto fra il 1373 e il 1446, fece i suoi studi a Padova e a Venezia, guadagnandosi da vivere come magister puerorum e contemporaneamente si dedicò allo studio della matematica, adattandosi per questo a fare il domestico in casa di docente che insegnava questa materia in casa propria ad un prezzo molto alto. Dopo questa esperienza, inizio a guadagnarsi da vivere come insegnante di matematica e di latino a Padova nella scuola-convitto del Barzizza e grazie a quest’ultimo diventò un esperto latinista di stampo ciceroniano. Quando seppe che il Guarino aveva aperto una scuola di greco a Venezia, si recò in questa città, e benché quarantenne, divento un buon conoscitore anche di questa lingua.

L'apertura della scuola a Padova

Nel 1420, aprì a Padova una sua scuola-convitto (o contubernium come si diceva), in cui, a proprie spese, faceva pagare poco o nulla alle famiglie più povere ed insegnava greco, latino e matematica. Ebbe la proposta di ricoprire la cattedra di retorica a Padova che, però, abbandonò quasi subito a causa dell’indisciplina e della mancanza di moralità degli studenti padovani e sui ritirò a Venezia dove fondò una scuola-convitto che attirò subito studenti sua dell’aristocrazia veneziana che da ogni altra parte d’ Italia.

La fondazione di La Giocosa

Chiamato a Mantova come precettore dei figli di Gianfranco Gonzaga, iniziò qui uno degli esperimenti educativi più famosi di tutti i tempi: La Giocosa.

Non accontentandosi di fare da precettore ai figli del principe, trasformò una lussuosa villa del marchese in una scuola-convitto chiamata “La Zoiosa” perché destinata ai giochi e ai divertimenti, cambiando il nome in Casa Giocosa D’altra parte in latino iocus è sinonimo di ludus che a sua volta per i Romani era sinonimo di scuola.

Il metodo educativo di Vittorino

Nella Giocosa, egli ospitò sia ragazzi di nobile famiglia che allievi provenienti da famiglie più umili, tutti selezionati dal punto di vista morale. Al mantenimento dei più indigenti provvedeva con le proprie risorse. L’esperimento ebbe molto successo a tal punto che il numero raggiunse presti 70 allievi. Il personale docente era molto ampio e comprendeva anche esperti di nuoto, di scherma, di equitazione, di canto, di musica e di pittura. Queste attività non erano semplici svaghi: servivano per osservare il carattere degli allievi ed era educazione alla socialità, ad dominarsi nelle proprie reazioni, un esercizio al proprio autogoverno o self-control come si direbbe oggi. L’educazione intellettuale, religiosa ed estetica era molto curata, anche personalmente da Vittorino e si faceva in modo che essa fosse adattata alle capacità e all’0intreresse di ciascun allievo. L’educazione impartita era enciclopedica ma solo in apparenza. Vittorino usava dire che come il corpo si ristora con la varietà dei cibi, lo spirito si ricrea alternando diverse discipline. Ritornando alle discipline del quadrivio, sembrava che Vittorino facesse un passo indietro rispetto agli umanisti del tempo, ma non era cosi: infatti lo spirito classico veniva acquisito attraverso la lettura diretta dei testi senza troppe noiose premesse grammaticali. Il latino era la lingua principale del metodo di Vittorino ed ogni insegnamento in lingua volgare era abolito. Il quadro era completato dall’educazione religiosa, curata personalmente da Vittorino che era particolarmente vicino allo spirito francescano, con l’aiuto delle lettura diretta in greco e in latino dei Vangeli e dei testi dei padri della Chiesa. Esistevano anche delle possibilità di avviare alcuni suoi discepoli anche allo studio del diritto e della medicina nelle università pubbliche. Umanisti insigni come Bracciolini e lo stesso Guarino da Verona affidarono i propri figli a La Giocosa, da cui uscirono anche personaggi di spicco, capi di stato o condottieri.

L'eredità di La Giocosa

Alla morte del suo fondatore La Giocosa continuò a funzionare più o meno bene ma con molto difficoltà si riuscì ad imitare il suo esempio. Ci furono dei casi di improvvisazione di scuole umanistiche che però scomparirono molto presto a causa del ruolo avuto nell’educazione da parte dei Gesuiti.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Vittorino da Feltre e quale fu il suo contributo all'educazione?
  2. Vittorino da Feltre, vissuto tra il 1373 e il 1446, fu un educatore che fondò La Giocosa, una scuola-convitto innovativa a Mantova, dove combinava l'educazione intellettuale, religiosa ed estetica con attività fisiche e artistiche per sviluppare il carattere e la socialità degli studenti.

  3. Qual era l'approccio educativo di Vittorino da Feltre a La Giocosa?
  4. L'approccio educativo di Vittorino a La Giocosa era enciclopedico e personalizzato, adattato alle capacità e agli interessi di ciascun allievo, con un focus sull'educazione morale e sociale attraverso attività come nuoto, scherma, equitazione, canto, musica e pittura.

  5. Come veniva gestita l'educazione religiosa a La Giocosa?
  6. L'educazione religiosa a La Giocosa era curata personalmente da Vittorino, che seguiva lo spirito francescano e utilizzava la lettura diretta dei Vangeli e dei testi dei padri della Chiesa in greco e latino.

  7. Quali erano le lingue e le discipline principali insegnate a La Giocosa?
  8. A La Giocosa, il latino era la lingua principale dell'insegnamento, mentre le discipline includevano greco, latino, matematica, e altre materie del quadrivio, con un approccio diretto ai testi classici senza premesse grammaticali noiose.

  9. Qual è stato l'impatto di La Giocosa dopo la morte di Vittorino da Feltre?
  10. Dopo la morte di Vittorino, La Giocosa continuò a funzionare con difficoltà, e sebbene ci fossero tentativi di imitare il suo modello educativo, molte scuole umanistiche scomparvero rapidamente a causa dell'influenza dei Gesuiti nell'educazione.

Domande e risposte