Concetti Chiave
- Calasanzio fondò la Congregazione delle Scuole Pie per formare maestri qualificati per le scuole popolari, riconosciuta da papa Pio V.
- Le scuole di Calasanzio si concentravano sull'insegnamento tecnico e sull'istruzione per migliorare la dignità e la vita degli alunni.
- L'organizzazione scolastica comprendeva cinque classi elementari e quattro di grammatica, promuovendo la ricerca e l'educazione umanistica.
- Le scuole accoglievano studenti di diverse origini sociali e religiose, sottolineando il valore universale del lavoro e della cultura.
- Calasanzio non elaborò una teoria pedagogica formale, ma promosse responsabilità e amore genitoriale verso tutti gli studenti, specialmente i più poveri.
Giuseppe Calasanzio - Il modello educativo
Calasanzio si rendeva conto del valore che aveva la sua scuola popolare; capiva che vi dovevano insegnare persone preparate. Organizzò quindi una comunità di religiosi con lo scopo di formare i futuri maestri per la scuola popolare. Questa comunità fu riconosciuta da papa Pio V col nome di Congregazione delle Scuole Pie e i suoi membri furono indicati con il nome di “Scolopi”.
Nel clima della Controriforma erano nate diverse scuole di catechismo che davano anche i rudimenti del leggere, scrivere e far di conto, ma considerando queste attività secondarie all’istruzione religiosa.
L’organizzazione degli studi prevedeva cinque classi elementari e quattro di grammatica, con l’introduzione anche di un metodo che avvicinasse i ragazzi alla ricerca. Erano scuole popolari in quanto davano una preparazione tecnico-professionale, mostravano il valore etico del lavoro e la sua funzione di fattore in gradi di promuovere armonia sociale. In un secondo momento al grado primario della scuola fu aggiunto un grado secondario in cui erano insegnate grammatica, retorica e umanità.
Le scuole di Calasanzio accoglievano ragazzi di famiglie ricche e povere, futuri letterati e professionisti e futuri operai; in esse era infatti riconosciuto il valore universale del lavoro e la funzione formativa della cultura.
Calasanzio riprese un motivo propriamente umanistico: la convinzione che l’educazione migliori l’uomo e lo renda più adatto a vivere secondo i dettami della religione cristiana.
Per alcuni aspetti il pensiero e l’opera di Calasanzio andavano contro lo spirito del tempo, perché prevedevano che sedessero allo stesso banco ragazzi aristocratici e ragazzi del popolo; furono accolti anche alunni ebrei e fu perfino accettato l’invito a istituire scuole nei paesi protestanti.
Non ci fu da parte di Calasanzio, né da parte dei suoi collaboratori, un’elaborazione teorica del sue pensiero né l’interesse a definire i termini della pedagogia calasanziana. Egli cercò di formare i suoi collaboratori, soprattutto chiedendo loro un forte senso di responsabilità di fronte a Dio e agli uomini, invitandoli ad amare di un amore genitoriale tutti gli scolari specialmente i più poveri e gli orfani.
Domande da interrogazione
- Qual era l'obiettivo principale delle scuole fondate da Giuseppe Calasanzio?
- Come erano organizzati gli studi nelle scuole di Calasanzio?
- Qual era l'approccio di Calasanzio nei confronti degli studenti di diverse origini sociali e religiose?
L'obiettivo principale delle scuole fondate da Calasanzio era fare di ogni alunno un bravo lavoratore, fornendo le necessarie abilità tecniche e un grado di istruzione sufficiente a vivere con dignità e a permettergli di dedicare parte del tempo libero a buone letture.
L'organizzazione degli studi prevedeva cinque classi elementari e quattro di grammatica, con l'introduzione di un metodo che avvicinasse i ragazzi alla ricerca, e successivamente fu aggiunto un grado secondario in cui erano insegnate grammatica, retorica e umanità.
Calasanzio accoglieva ragazzi di famiglie ricche e povere, futuri letterati e professionisti e futuri operai, riconoscendo il valore universale del lavoro e la funzione formativa della cultura; furono accolti anche alunni ebrei e fu accettato l'invito a istituire scuole nei paesi protestanti.