michaelriccia
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Concetti Chiave

  • La costruzione del personaggio di don Fabrizio Salina nel romanzo è meticolosa, con una caratterizzazione sia fisica che psicologica, che illustra il suo legame con le tradizioni aristocratiche.
  • Don Fabrizio vive un conflitto interiore tra la sua appartenenza alla nobiltà e la consapevolezza del cambiamento storico che minaccia il suo mondo.
  • Nel confronto con Tancredi e Pietro Russo, don Fabrizio esplora il ruolo della vecchia aristocrazia nella nuova Italia post-Risorgimento.
  • Tancredi, nipote di don Fabrizio, incarna il cambiamento e l'idea che per mantenere i privilegi, l'aristocrazia deve adattarsi al nuovo ordine sociale.
  • Pietro Russo simboleggia la classe emergente che cerca di ritagliarsi un ruolo nella società, evidenziando l'inevitabile evoluzione dei ceti sociali.

Indice

  1. Caratterizzazione di Don Fabrizio
  2. Conflitto Interiore del Principe
  3. Incontri e Confronti
  4. Tancredi e il Cambiamento

Caratterizzazione di Don Fabrizio

La costruzione del personaggio di quello che era la figura di don Fabrizio Salina, il protagonista del romanzo, è estremamente accurata e procede lungo due piani: la caratterizzazione fisica e la caratterizzazione psicologica.

Nella caratterizzazione fisica, dalla rasatura e dalla vestizione fino al momento in cui attraversa i saloni del grande palazzo di famiglia, nessun dettaglio è lasciato al caso.

La ritualità con cui procede al taglio della barba, la cura nell'indossare gli abiti da giorno, il ruolo del cameriere vengono descritti in modo esemplare, restituendo al lettore il ritratto di un elegante aristocratico, dotato di un certo gusto estetico ed evidentemente sensibile alla bellezza. I gesti precisi e misurati, inoltre, mostrano come il principe sia ancora saldamente legato alle consuetudini imposte dal suo ceto di appartenenza.

Conflitto Interiore del Principe

In particolare, si può dire che emerge in modo chiaro il conflitto interiore vissuto dal Principe tra il suo senso di appartenenza a un ceto privilegiato e la consapevolezza che la sua epoca sta per finire, travolta dagli eventi storici e a causa dell'immobilismo della nobiltà siciliana.

Incontri e Confronti

Nel testo proposto, don Fabrizio incontra due personaggi: il nipote Tancredi e l'amministratore delle terre di famiglia, Pietro Russo. In entrambi i casi, assistiamo a un confronto dove in discussione è il ruolo della vecchia aristocrazia terriera, cui appartiene il principe di salina, nella "nuova" Italia che il Risorgimento sta costruendo. Vediamo nel dettaglio che cosa rappresentano rispettivamente i due interlocutori di don Fabrizio.

Tancredi e il Cambiamento

Tancredi rappresenta la gioventù, il cambiamento, l'entusiasmo per la rivoluzione. Ma il ragazzo è, prima di tutto, il nipote di don Fabrizio e, quindi, appartiene al ceto nobiliare. Non a caso, infatti, malgrado il desiderio di unirsi ai garibaldini, Tancredi giustifica la sua imminente partenza per Corleone dicendo: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». La frase è emblematica e ritrae con estrema lucidità la determinazione della sua classe sociale a difendere i privilegi acquisiti dalla nascita: occorre partecipare, se non si vuole essere tagliati fuori dalla gestione del potere. Lo stesso don Fabrizio, pur non condividendo la scelta del nipote, lo reputa «un grand'uomo», perché, a differenza di lui, è stato capace di assecondare lo spirito del tempo.

• Pietro Russo rappresenta un sottobosco sociale vissuto all'ombra della nobiltà che adesso scalpita per avere un proprio spazio di potere

nella "nuova" Italia.

Nel dialogo tra i due uomini emerge tutto l’ironico disincanto di don Fabrizio, che lucidamente ha colto il significato di quello che sta per accadere: «voi non volete distruggere noi, i vostri "padri"; volete soltanto prendere il nostro posto. (...] Perché tutto resti com'è. Come è nel fondo: soltanto una lenta sostituzione di ceti».

Domande da interrogazione

  1. Quali sono gli elementi chiave della caratterizzazione di Don Fabrizio?
  2. La caratterizzazione di Don Fabrizio si sviluppa su due piani: fisico e psicologico. Fisicamente, è descritto come un elegante aristocratico, attento ai dettagli estetici e alle consuetudini del suo ceto. Psicologicamente, vive un conflitto interiore tra l'appartenenza a un ceto privilegiato e la consapevolezza della fine della sua epoca.

  3. Qual è il conflitto interiore vissuto dal Principe?
  4. Il Principe vive un conflitto interiore tra il suo senso di appartenenza a un ceto privilegiato e la consapevolezza che la sua epoca sta per finire, travolta dagli eventi storici e dall'immobilismo della nobiltà siciliana.

  5. Come si relaziona Tancredi con il cambiamento e la rivoluzione?
  6. Tancredi rappresenta la gioventù e il cambiamento, mostrando entusiasmo per la rivoluzione. Nonostante il desiderio di unirsi ai garibaldini, giustifica la sua partenza dicendo: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi», riflettendo la determinazione della sua classe a difendere i propri privilegi.

  7. Qual è il ruolo di Pietro Russo nel contesto della "nuova" Italia?
  8. Pietro Russo rappresenta un sottobosco sociale che vive all'ombra della nobiltà e ora cerca di ottenere un proprio spazio di potere nella "nuova" Italia. Nel dialogo con Don Fabrizio, emerge l'ironico disincanto del Principe, che comprende il desiderio di sostituire la vecchia aristocrazia senza distruggerla.

Domande e risposte

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