Concetti Chiave
- Il naturalismo descrive le città francesi industrializzate e i loro effetti sul sotto-proletariato urbano, mentre il verismo si concentra sulle zone rurali del Mezzogiorno d'Italia.
- Entrambi i movimenti credono che la società sia governata da leggi scientifiche, ma nel verismo prevale la legge del più forte.
- La letteratura naturalista mira a denunciare e modificare la realtà, simile all'approccio di Manzoni, mentre il verismo presenta una realtà immutabile.
- Nel naturalismo, gli autori sono impegnati socialmente e giudicano la realtà, come Zola nel caso Dreyfus; nel verismo, gli scrittori non cercano di modificare il contesto sociale.
- Nel verismo, come illustrato nel Ciclo dei vinti, i tentativi di riscatto sociale dei personaggi falliscono inevitabilmente, evidenziando l'immutabilità della realtà.
Indice
Contrasti tra Naturalismo e Verismo
La realtà descritta dal naturalismo è quelle delle città francesi. La Francia si era molto industrializzata, il naturalismo indaga quindi gli effetti dell’industrializzazione sul sotto-proletariato urbano; il verismo invece indaga la realtà arretrata e statica del Mezzogiorno d’Italia, una realtà rurale, costituita da piccoli paesi di campagna; • sia il naturalismo che il verismo ritengono che la società sia regolata da leggi scientifiche che determinano i comportamenti umani, ma le leggi veriste hanno caratteri differenti rispetto a quelli francesi: i veristi ritengono che la realtà sia dettata dalla legge del più forte; • in Francia la letteratura ha lo scopo di denunciare la realtà, al fine di modificarla: siccome vi sono delle leggi che governano il comportamento degli uomini, conoscendole è possibile intervenire sui fattori che determinano comportamenti negativi al fine di migliorare la realtà.
Scopi della Letteratura Naturalista
Ruolo dello Scrittore nel Verismo
Lo scopo della letteratura naturalista è perciò simile a quello della letteratura di Manzoni; invece nel verismo la letteratura ha la funzione di far conoscere una realtà immutabile e immodificabile; difatti nel Ciclo dei vinti i personaggi che tentano un riscatto sociale falliscono sempre; nel naturalismo l’autore è uno scrittore impegnato socialmente che, pur dall’esterno, giudica la realtà che descrive (denuncia sociale presa di → coscienza), infatti Zolà con J’accuse tenta di difendere il generale alsaziano di origine ebraica Dreyfus; invece nel verismo lo scrittore non è impegnato socialmente perché non ha alcun interesse a modificare la realtà;