Concetti Chiave
- I poeti simbolisti, ispirati da Baudelaire, vedono la poesia come unico mezzo per decifrare la realtà attraverso simboli e corrispondenze misteriose.
- Il loro linguaggio poetico, ricco di sinestesie, metafore e analogie, mira a evocare sensazioni e impressioni piuttosto che descrivere oggettivamente la realtà.
- Paul Verlaine valorizza la musicalità del verso, utilizzando analogie per esprimere emozioni, mantenendo uno stile di vita scandaloso per l'epoca.
- Arthur Rimbaud, poeta ribelle, vede il poeta come un veggente capace di svelare l'ignoto attraverso lo sregolamento dei sensi, usando un linguaggio innovativo e complesso.
- Stéphane Mallarmé porta all'estremo la poetica simbolista con un linguaggio denso di simboli e analogie, valorizzando il verso libero e l'aspetto grafico della poesia.
Indice
Il Simbolismo e la Realtà
I poeti del Simbolismo si rifanno a Baudelaire e, come quest’ultimo, sostengono che la poesia è l’unico mezzo per conoscere la realtà.
Per essi, la realtà è un insieme di simboli e di corrispondenze per cui essa ha un significato misteriosi. Il poeta ha il compito di decifrare tali simboli; per fare questo, egli ha bisogno di una particolare sensibilità che cerca di ottenere per mezzo dell’allucinazione, della droga e il disordine dei sensi in genere, di accedere ad un mondo segreto e misterioso in cui sono presenti delle corrispondenze con realtà comune.
Il Linguaggio Poetico
Per questo motivo il linguaggio che essi adoperano nei loro componimenti poetici non serve a descrivere la realtà in modo oggettivo; esso serve per accedere ad un mondo in cui sono presenti delle corrispondenze fra le cose, totalmente sconosciute all’uomo comune.
Ecco che allora per descrivere le sensazioni indefinite che egli prova, il poeta fa uso di sinestesie, di metafore e di analogie . Il verso diventa musicale e comunica sensazioni ed impressioni. Si tratta di una poesia totalmente nuova, che, tuttavia, risulta oscura per la maggioranza degli elettori, per cui essa è riservata a pochi.I Poeti Maledetti
Queste idee vengono riprese da tre poeti francesi che hanno scritto le loro opere a partire dal 1870. Sono chiamati poeti maledetti per il loro comportamento scandaloso e immorale. Essi sono Verlaine, Rimbaud e Mallarmé; nel 1884, essi scrivono insieme un’opera che prende il nome di I poeti maledetti.
Paul Verlaine e la Musicalità
• Paul Verlaine si oppone nettamente alle regole della morale borghese, si dedica all’alcool e mantiene un legame omosessuale, considerato in quel tempo scandaloso, con Rimbaud. Addirittura, ad un certo punto della sua vita, cerca di uccidere il suo amante, molto più giovane di lui. L’aspetto più importante della sua poesia è la musicalità del verso espressa con analogie, unico mezzo per evocare sensazioni ed emozioni
Arthur Rimbaud, il Veggente
• Arthur Rimbaud, di 10 anni più giovane di Verlaine, comincia a scrivere a 17 anni e la sua carriera poetica termina soltanto 4 anni più tardi. Di carattere inquieto e ribelle, nella sua breve vita prova tutte le esperienze: finisce in Africa dove fa il contrabbandiere e si dedica al traffico di armi e di schiavi. Per lui il poeta è un veggente cioè colui che, una volta arrivato allo sregolamento di tutti i sensi, è in grado di svelare ciò che è ignoto e che può esprimere a parole quello che l’uomo comune non può descrivere. Il suo linguaggio, pertanto, è del tutto nuovo, con frequenti metafore e spesso di difficile comprensione (opere: Lettera del veggente, Illuminazioni)
Stéphane Mallarmé e la Poetica
• Stéphane Mallarmé, di temperamento piuttosto appartato, porta alle estreme conseguenze la poetica di Baudelaire. Il suo linguaggio è pieno di analogie e di simboli e quindi incomprensibile. Per lui, importante è anche l’uso del verso libero e la cura dell’aspetto grafico della pagina.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della poesia secondo i poeti del Simbolismo?
- Come viene utilizzato il linguaggio poetico dai simbolisti?
- Chi sono i "poeti maledetti" e perché sono chiamati così?
- Qual è l'aspetto più importante della poesia di Paul Verlaine?
- In che modo Arthur Rimbaud concepisce il ruolo del poeta?
I poeti del Simbolismo credono che la poesia sia l'unico mezzo per conoscere la realtà, vista come un insieme di simboli e corrispondenze misteriose.
Il linguaggio poetico dei simbolisti non descrive la realtà oggettivamente, ma accede a un mondo di corrispondenze sconosciute, usando sinestesie, metafore e analogie per evocare sensazioni.
I "poeti maledetti" sono Verlaine, Rimbaud e Mallarmé, chiamati così per il loro comportamento scandaloso e immorale, e per le loro opere scritte a partire dal 1870.
L'aspetto più importante della poesia di Paul Verlaine è la musicalità del verso, espressa attraverso analogie per evocare sensazioni ed emozioni.
Arthur Rimbaud vede il poeta come un veggente, capace di svelare l'ignoto attraverso lo sregolamento dei sensi e di esprimere ciò che l'uomo comune non può descrivere.