Concetti Chiave
- Il racconto inizia con l'incidente in piazza, dove l'orefice Chriukin viene morso da un cane e reagisce rincorrendolo e gridando.
- Il commissario Ociumielov, accorrendo alla scena con la sua guardia, osserva la folla e Chriukin che mostra il suo dito insanguinato, chiedendo giustizia.
- Una discussione sorge sulla proprietà del cane, con il commissario inizialmente pronto a punire il padrone ma poi esitante quando viene nominato il generale Zigalov.
- Il camaleontismo del commissario diventa evidente quando cambia atteggiamento più volte in base alle nuove informazioni sulla proprietà del cane.
- Il racconto si conclude con il commissario che minimizza l'incidente, mentre la folla ride di Chriukin e il cuoco del generale recupera il cane, rivelando che appartiene al fratello del generale.
Indice
L'incidente in piazza
Nel racconto si parla di un uomo, l'orefice Chriukin che, morso da un cane, per tutta risposta comincia a rincorrere l'animale urlando.
La reazione del commissario
Per la piazza passeggiava il commissario Ociumielov insieme alla sua guardia, i due, sentendo le urla, accorrono alla scena: si era formata una folla attorno a Chriukin e il commissario lo vide mentre, arrabbiato, mostrava alla folla il suo dito insanguinato.
Chriukin pretende di essere indennizzato e allora il commissario, ritenendo giusto che il padrone del cane sia punito, domanda chi sia.
La verità sul cane
Quando qualcuno della folla dice il nome del generale Zigalov, Ociuielov cerca di "difenderlo".
Anche uno della folla dà la colpa a Chriukin, raccontando che egli, per divertimento, aveva premuto il sigaro sul naso del cane.
La guardia allora interviene, dicendo che il cane non è del generale.
Il commissario allora torna alla sua posizione, difendendo Chriukin.
Riflettendo ad alta voce la guardia però si smentisce e dice che il cane potrebbe essere del generale.
Allora arriva il cuoco del generale spiegando che il cane è del fratello del generale arrivato da poco.Il camaleonte Ociumielov
Ociumielov sorride, facendo finta che non sia successo niente e mentre il cuoco va via col cane, la folla ride di Chriukin.
Il camaleonte di cui si parla nel racconto è in senso metaforico il commissario Ociumielov, che in un breve arco di tempo cambia più volte opinione e comportamento, a seconda delle informazioni che gli giungono sul nome del proprietario di un cane-