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Studentessa scrive su un quaderno

All’università cosa devo studiare? Quanti di voi si stanno facendo questa domanda o se la sono già posta in questi giorni cruciali, quando bisogna scegliere che direzione dare alla propria vita. 

Il dibattito è sempre lo stesso: meglio seguire il cuore o guardare alle statistiche occupazionali? Una decisione tutt’altro che semplice, che spesso porta con sé ansie, dubbi, paure e mille pareri contrastanti. Ma c’è un punto fermo da cui partire: capire chi si è e chi si vuole diventare.

Indice

  1. Trovare i propri talenti: la base di ogni scelta
  2. Quali sono i fattori chiave da considerare nella scelta di un’università?
  3. Corsi di laurea adatti a chi privilegia la passione
  4. Passione o futuro lavorativo? I pro e i contro di entrambe le scelte
  5. Ingegneria informatica: cosa offre dopo la laurea?
  6. Musica: lavorare nella propria passione
  7. Come bilanciare passioni e mercato del lavoro?
  8. Quando la laurea non corrisponde al lavoro: pro e contro

Trovare i propri talenti: la base di ogni scelta

Scegliere il percorso universitario significa scommettere su sé stessi. È una decisione importante e, per molti, anche impegnativa. Eppure, spesso la scuola non fornisce strumenti concreti per aiutare gli studenti a conoscere le proprie inclinazioni. Ci si ritrova a diciott’anni a dover decidere il proprio futuro con poche informazioni reali sul mondo del lavoro e – peggio ancora – su sé stessi.

Serve un’educazione che aiuti a individuare i propri talenti, le proprie motivazioni, i propri slanci autentici, così da costruire una traiettoria coerente, sia con ciò che piace, sia con ciò che serve per lavorare. Perché non c’è vera riuscita se manca il coinvolgimento personale.

Quali sono i fattori chiave da considerare nella scelta di un’università?

Quando arriva il momento di scegliere un’università, è bene valutare con attenzione diversi elementi. Tra i fattori chiave:

  • Interesse personale verso l’area disciplinare;

  • Sbocchi occupazionali concreti del corso di laurea;

  • Struttura e qualità dell’offerta formativa, con attenzione ai laboratori, ai tirocini, alle esperienze pratiche;

  • Reputazione dell’ateneo, ma senza farsi ingannare dai luoghi comuni;

  • Servizi e agevolazioni per gli studenti (borse di studio, alloggi, supporto alla carriera);

  • Prossimità geografica, se si considera il trasferimento fuori sede.

In sintesi: passione, prospettive e contesto. Un equilibrio tra ciò che piace, ciò che funziona e ciò che è davvero accessibile.

Corsi di laurea adatti a chi privilegia la passione

Sì, esistono percorsi di studio pensati per chi vuole coltivare una passione e trasformarla in professione. Se ami la scrittura, puoi studiare lettere, giornalismo o editoria; se ami il cinema, puoi puntare su DAMS o regia; se ti interessano il sociale e l’educazione, scienze dell’educazione o psicologia possono essere strade fertili. E via libera anche con i videogiochi e il game design.

Attenzione però: seguire una passione non significa improvvisare. Ogni percorso richiede impegno, consapevolezza e spirito critico. E anche una valutazione onesta: questa passione può diventare lavoro? E in che forma?

Passione o futuro lavorativo? I pro e i contro di entrambe le scelte

Seguire il cuore o la testa? È il bivio classico. Scegliere una facoltà che appassiona ha il grande vantaggio di rendere lo studio più coinvolgente, ma può comportare maggiori difficoltà nel trovare lavoro, almeno in certi settori. Al contrario, optare per un percorso “utile” può offrire più stabilità economica, ma il rischio è vivere con frustrazione il proprio lavoro.

La soluzione più solida è sempre trovare un punto d’incontro tra le due cose: un corso che piaccia e che permetta, magari con ulteriori specializzazioni, di lavorare in modo soddisfacente.

Ingegneria informatica: cosa offre dopo la laurea?

Se guardiamo alle prospettive lavorative, Ingegneria Informatica è tra i corsi di laurea più promettenti. I laureati in questo ambito trovano impiego in:

  • sviluppo software e applicazioni;

  • cybersecurity e protezione dei dati;

  • intelligenza artificiale e machine learning;

  • automazione industriale e robotica.

I tassi di occupazione sono molto alti già a un anno dal titolo e i settori in cui si può operare sono in crescita costante. Il percorso è impegnativo, ma le possibilità professionali sono ampie e ben remunerate. Dunque, se la tua passione passa per le stringhe e i codici, allora sei davvero a cavallo!

Musica: lavorare nella propria passione

Cosa può fare uno studente che ama la musica, ma vuole anche un futuro lavorativo sostenibile? Le strade non mancano: dalla laurea in Conservatorio o DAMS con indirizzo musicale, a percorsi più pratici come sound engineering, produzione musicale, organizzazione di eventi, o musicoterapia.

Un’idea vincente può essere integrare la passione per la musica con competenze trasversali, ad esempio in comunicazione, management culturale, informatica applicata. In questo modo, la musica resta il centro, ma si amplia il raggio d’azione professionale.

Come bilanciare passioni e mercato del lavoro?

La vera sfida è non farsi schiacciare né dalla paura di non trovare lavoro, né dal romanticismo assoluto della passione. Serve un bilanciamento intelligente: capire quali sono i propri punti di forza e vedere in quali contesti potrebbero avere valore anche nel mondo del lavoro.

A volte basta una specializzazione giusta, un master, un’esperienza pratica, per rendere spendibile anche un percorso apparentemente teorico. Altre volte, serve il coraggio di aggiustare il tiro e cercare soluzioni ibride.

Quando la laurea non corrisponde al lavoro: pro e contro

Non è raro, oggi, lavorare in un ambito diverso da quello del proprio corso di laurea. E non sempre è un male. Tra i vantaggi: flessibilità mentale, capacità di adattamento, approccio trasversale ai problemi. Tra gli svantaggi: magari qualche ostacolo in più nel posizionarsi professionalmente o l’impressione di “aver perso tempo”.

Ma il vero punto è questo: non è la laurea a determinare tutto, ma cosa ci fai con quella laurea. Le competenze trasversali – scrittura, comunicazione, pensiero critico, logica, capacità di apprendere – sono sempre richieste. Sta a te costruire un ponte tra ciò che hai studiato e ciò che vuoi fare.

Data pubblicazione 30 Agosto 2023, Ore 15:28 Data aggiornamento 3 Luglio 2025, Ore 10:36
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