Lo specialista della gestione e del controllo nelle imprese private: una figura professionale che non ha problemi nel trovare lavoro. Ed anche ad ottime condizioni contrattuali. Come fare a diventarlo? Skuola.net risponde con questo articolo a cura di AlmaLaurea. Ecco quali studi fa lo specialista della gestione e del controllo nelle imprese private
GLI STUDI DELLO SPECIALISTA DELLA GESTIONE E CONTROLLO IMPRESE - Sono 427 laureati di secondo livello del 2009 che a cinque anni dalla conquista del titolo lavorano come specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private. Giovani che hanno conseguito nella maggioranza dei casi laurea magistrale biennale (97,5%) o, in modo marginale, una magistrale a ciclo unico (2,5), iscrivendosi a un percorso di studi del gruppo disciplinare Economico-statistico (41%) Ingegneria (37%) e Politico sociale (11%). A seguire questa strada sono soprattutto i maschi (rappresentano il 59% contro il 41% delle femmine), che lavorano in circa la metà dei casi al Nord (62% contro 48%). C’è poi un buon 15% che svolge la professione all’estero contro il 7% dei colleghi.
LAUREATI E SODDISFATTI - E all’università come se la cavano? Sono veloci a tal punto che conquistano il titolo a 25,8 anni (l’età media è di 27,2 anni per il complesso dei laureati di secondo livello), tuttavia nel 90% dei casi al più chiudono i libri entro un anno fuori corso (è l’83% per il complesso); il voto medio di laurea è leggermente più basso della media (106,8 contro 107,6). Nel loro curriculum ci sono stage e tirocini compiuti durante gli studi (52% contro 53% della media), e un sacco di esperienze internazionali (29% contro il 20%.) E se chiedi cosa pensano del percorso universitario concluso, lo promuovono eccome: potendo tornare ai tempi dell’iscrizione, infatti, il 79% dei laureati sceglierebbe lo stesso corso e lo stesso ateneo. Segno che sono molto soddisfatti...
ASSUNTI ALLA VELOCITA' DELLA LUCE - Nella quasi totalità dei casi (99%) per gli specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private l’ingresso nel mercato del lavoro arriva in tempi abbastanza rapidi: la prima occupazione, nonostante abbiano iniziato a lavorare (70%) dopo il conseguimento della laurea, è raggiunta infatti entro i 4,5 mesi (è 7,1 per i colleghi). Sono impegnati prima di trovare lavoro in un’attività di formazione post laurea: in particolare, stage in azienda (47%), master (14%), attività sostenute con borse di studio (10%) corsi di formazione professionale (8%) e tirocini e praticantati (7,5%). E quando arrivano sul mercato del lavoro? Se la cavano alla grande: sono stabili nell’85% dei casi contro il 70% della media, e quasi tutti possono contare su un tempo indeterminato (81,5% contro il 46%).
I SETTORI DI LAVORO - A ben vedere i loro settori di punta sono quasi tutti nel privato (93% contro il 73% della media), ma in diverse tipologie di settori: li troviamo in particolare impegnati nel ramo della metalmeccanica e meccanica di precisione (17% contro il 5%), della chimica e energia (16% contro il 4,5%), o di altra industria manifatturiera (14% contro 5%), ma anche nel campo del credito e assicurazioni (12% contro 5,5%) e trasporti, pubblicità, comunicazioni (9% contro il 4%). Il guadagno a cinque anni dal titolo è ottimo per gli standard raggiunti dai loro colleghi (1.781 euro netti mensili contro i 1.336 euro del complesso), a tal punto che per il 93% degli specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private il titolo è efficace per svolgere la professione, sebbene solo il 39% usi molto le competenze acquisite all’università (contro il 51% della media).
• Compiti e attività specifiche della professione
Le professioni comprese in questa unità conducono ricerche ovvero applicano le conoscenze esistenti nel campo della meccanica per disegnare, progettare e controllare funzionalmente, per produrre e mantenere strumenti, motori, macchine ed altre attrezzature meccaniche. Sovrintendono e dirigono tali attività, conducono ricerche e studi sulle caratteristiche tecnologiche dei materiali utilizzati e dei loro processi di produzione.
In particolare devono (in ordine d’importanza)
valutare e innovare le procedure di gestione dell'impresa
valutare i risultati economici dell'impresa
analizzare dati sulle vendite e produrre report
eseguire controlli di gestione (monitoraggio del budget, controllo dei costi, ecc.)
analizzare le operazioni finanziarie o gli investimenti
formulare previsioni economiche
controllare e supervisionare i processi produttivi o le attività svolte
• Conoscenze
Le conoscenze sono insiemi strutturati di informazioni, principi, pratiche e teorie necessari al corretto svolgimento della professione. Si acquisiscono attraverso percorsi formali (istruzione, formazione e addestramento professionale) e/o con l'esperienza.
Impresa e gestione di impresa: conoscenza dei principi e dei metodi che regolano l'impresa e la sua gestione relativi alla pianificazione strategica, all'allocazione delle risorse umane, finanziarie e materiali, alle tecniche di comando, ai metodi di produzione e al coordinamento delle persone e delle risorse.
Economia e contabilità: conoscenza dei principi e delle pratiche di economia e contabilità, dei mercati finanziari, bancari e delle tecniche di analisi e di presentazione di dati finanziari.
Lingua italiana: conoscenza della struttura e dei contenuti della lingua italiana oppure del significato e della pronuncia delle parole, delle regole di composizione e della grammatica.
Legislazione e istituzioni: conoscenza delle leggi, delle procedure legali, dei regolamenti, delle sentenze esecutive, del ruolo delle istituzioni e delle procedure politiche di una democrazia.
• Skills (valori di importanza con percentuali superiori e uguali al 70%)
Gli skills sono insiemi di procedure e processi cognitivi generali che determinano la capacità di eseguire bene i compiti connessi con la professione. Si tratta, in particolare, di processi appresi con il tempo e che consentono di trasferire efficacemente nel lavoro le conoscenze acquisite.
Valutare e prendere decisioni: valutare i costi e i benefici di possibili azioni per scegliere la più opportuna.
Comprendere i testi scritti: comprendere frasi e paragrafi scritti in documenti relativi al lavoro
Gestire risorse finanziarie: determinare quanto denaro sia necessario spendere per fare un lavoro e contabilizzare le spese.
Scrivere: comunicare efficacemente per iscritto e in modo appropriato rispetto alle esigenze dei destinatari.
Ascoltare attivamente: fare piena attenzione a quello che altri stanno dicendo, soffermandosi per capirne i punti essenziali, ponendo domande al momento opportuno ed evitando interruzioni inappropriate.
Risolvere problemi complessi: identificare problemi complessi e raccogliere le informazioni utili a valutare possibili opzioni e trovare soluzioni.
Parlare: parlare ad altri per comunicare informazioni in modo efficace.
• Caratteristiche della personalità
Le tre principali caratteristiche della personalità che vengono utilizzate nello svolgimento dell'attività lavorativa.
Convenzionale: organizzata, accurata, metodica, efficiente, giudiziosa, ordinata, previdente, predilige comportamenti formali
Realistico: diretta, concreta, stabile, pratica, perseverante, semplice, adattabile, privilegia la manualità
Investigativo: analitica, curiosa, accurata, precisa, desiderosa di sapere, riflessiva, logica, ha fiducia nelle proprie capacità intellettuali
• Attività generalizzate
Le attività generalizzate sono insiemi di attività lavorative, pratiche e comportamenti che in varia misura sono comuni a più professioni anche molto differenti fra loro.
Fornire consulenze e suggerimenti ad altre persone: fornire linee guida e suggerimenti qualificati alla dirigenza o ad altri gruppi su questioni tecniche o relative a sistemi o processi.
Comunicare con persone esterne all’organizzazione: comunicare con persone esterne all'organizzazione, rappresentare la stessa verso i clienti, il pubblico, le amministrazioni e altre entità esterne, personalmente, in forma scritta, per telefono o via e-mail.
Prendere decisioni e risolvere problemi: analizzare informazioni e valutare risultati per scegliere la soluzione migliore e per risolvere problemi.
Raccogliere informazioni: osservare, ricevere o ottenere in qualunque altro modo informazioni da fonti rilevanti.
Mettere a punto obiettivi e strategie: stabilire obiettivi di lungo periodo e specificare le strategie e le azioni per raggiungerli.
Comunicare con superiori, colleghi o subordinati: fornire informazioni ai superiori, ai colleghi e ai subalterni, per telefono, in forma scritta, via e-mail o personalmente.
Stabilire e mantenere relazioni interpersonali: creare rapporti di lavoro costruttivi e cooperativi e mantenerli nel tempo.
Pianificare il lavoro e le attività: programmare eventi, piani e attività o il lavoro di altre persone
Organizzare, pianificare e dare priorità al lavoro: mettere a punto specifici obiettivi e programmare il lavoro definendo priorità, organizzazione e tempi di realizzazione
Elaborare informazioni: compilare, codificare, classificare, calcolare, tabulare, esaminare o verificare informazioni o dati.
Articolo a cura di AlmaLaurea