
I corsi - Questo indirizzo comprende, oltre ai corsi di laurea in chimica e in farmacia, le lauree in informazione scientifica sul farmaco, nutrizione, tossicologia, cosmesi ed erboristeria. Tra queste, le più richieste dalle imprese private sono quelle in chimica e in farmacia: ai laureati in queste discipline è riservato, infatti, quasi il 90% delle assunzioni previste per questo indirizzo nel 2013.
Nel loro insieme, le lauree chimico-farmaceutiche rappresentano il 5% delle assunzioni totali di laureati previste in Italia.
Competenze ed esperienza - Le imprese incontrano sempre meno difficoltà nel trovare personale con questa laurea: oggi solo nel 15% dei casi vengono segnalati problemi di reperimento. Le imprese sono invece disponibili a inserire
giovani senza esperienza specifica. Nel 2013 questi dovrebbero essere il 40% di tutti i neo assunti con questa laurea, quota che è in linea con la media delle altre lauree. Per questi laureati saper lavorare in autonomia è una competenza più
importante che per gli altri.
Rapporto domanda-offerta di lavoro – Il gradimento espresso dalla maggior parte di questi laureati, sia per quanto riguarda l’aspetto remunerativo, sia per la stabilità contrattuale è particolarmente elevato. Secondo le previsioni per di Excelsior-Unioncamere fino al 2017, il rapporto fra domanda delle aziende e offerta di lavoro da parte dei laureati è sostanzialmente in equilibrio.
Tratto dal rapporto Excelsior Unioncamere “Laureati e lavoro: gli sbocchi professionali dei laureati nelle imprese italiane per il 2013”
Le STEM - E non è un caso che questi corsi di laurea diano buone possibilità di trovare lavoro. Fanno parte, infatti, delle STEM (acronimo di Science, Technology, Engineering and Mathematics – scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), cioè le facoltà scientifiche, spesso scartate perchè ritenute troppo difficili o noiose. Motivo per il quale, appunto, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e l'Ufficio di Informazione del Parlamento europeo in Italia hanno lanciato l'8 aprile 2016, durante il Festival internazionale del giornalismo di Perugia, la campagna #EuFactor. Campagna che, appunto, mira a sensibilizzare i giovani allo studio di queste materie. Anche perchè, in Europa, a fronte di 22 milioni di disoccupati, ci sono circa 2 milioni di posti di lavoro vacanti che richiedono delle competenze scientifiche molto difficili da reperire tra i giovani. Per questo motivo, con le STEM si hanno senza dubbio ottime possibilità di trovare lavoro.