
In occasione della conferenza di apertura della ventiquattresima edizione del "Salone Orientamenti", che si svolgerà dal 12 al 14 novembre a Genova, l'assessore della regione Liguria, Ilaria Cavo, ha chiarito gli obiettivi da cui traggono origine queste tre giornate durante un'intervista a Skuola.net.
Come spiega l'assessore, infatti, il Salone 2019 ha l'obiettivo di mostrare i ragazzi quali sono i settori in cui c'è più richiesta di lavoro, orientandoli al percorso formativo adatto a diventare professionisti ricercati dalle aziende, riducendo il gap - purtroppo presente in Italia - tra domanda e offerta di figure specializzate.
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Si apre la 24° edizione di Orientamenti, il cui tema è il "Saper fare". Ci può spiegare questa scelta?
"È un salone che vuole essere un salone per i ragazzi di tutte le età: per gli studenti delle medie che devono scegliere quale percorso intraprendere nelle scuole superiori e per i ragazzi più grandi che desiderano affacciarsi all'università, ai corsi di Its (Istruzione tecnica superiore) oppure direttamente al mondo del lavoro. L’iniziativa è ovviamente aperta anche alle famiglie per permettere anche ai genitori di capire e di aiutare i loro figli nella scelta, giacché le famiglie sono determinanti nelle scelte dei giovani.
Il programma è stato pensato ed organizzato in modo da toccare tutte le possibili chance lavorative, comprese quelle della blue e della green economy, abbracciando in generale tutta la cultura delle professioni legate all'ambiente, allo spettacolo, al turismo e in generale a quelli che sono gli assi di sviluppo delle regioni italiane, in particolare di quella ligure.
Si tratta di un salone in cui è possibile aggiudicarsi anche posti di lavoro, in quanto è previsto un career day con 3.700 posizioni aperte presso aziende che proprio qui faranno dei colloqui per trovare profili idonei a ricoprirle. L’obiettivo è proprio questo: trovare profili, ovvero ridurre quel dislivello che esiste (motivo per cui abbiamo chiamato l’evento “Salone del saper fare”) tra quello che il mondo del lavoro chiede e le competenze possedute invece dai giovani in uscita dalla scuola, che spesso non collimano a livello tecnico con le esigenze professionali. Indubbiamente esiste una necessità oggettiva di professioni tecniche. Per questo il messaggio da divulgare ai ragazzi consiste nel far capire loro quali sono i settori dove c'è più richiesta, come ad esempio quelli della manifattura, del digitale, del turismo, della cultura di un certo tipo come indubbiamente il settore della blue economy.
Si capisce come sia urgente la necessità di ridurre il dislivello esistente fra domanda e richiesta perché, nel momento in cui esiste un posto di lavoro libero, non possiamo permetterci di non avere ragazzi formati in maniera adeguata, privi di quelle specifiche competenze. Per questo, il nostro compito è quello di fare più previsioni possibili sulle esigenze formative delle aziende del mercato del lavoro, proprio per aiutare i ragazzi di oggi a fare scelte giuste per il loro domani."
Si parla spesso di "gap" tra professionalità richieste dalle aziende e le competenze di chi esce dalla scuola e l'università...
"L’obiettivo di questo salone è quello di conoscere il mondo della formazione a tutto tondo: per questo saranno presenti stand dedicati a scuole superiori, ad istituti della formazione professionale, a tutte le facoltà universitarie e anche agli Its, di pari importanza rispetto alle università poiché hanno il compito di creare figure specializzate nel mondo del lavoro. Per permettere ai giovani di capire le proprie inclinazioni e di assecondarle, sarà allestita inoltre l’area del ‘conosci te stesso’. Ci saranno poi spazi dedicati all’educazione civica per capire il mondo circostante così come l'educazione all’uso corretto dei social network.
Per sottolineare la centralità del tema ambientale abbiamo organizzato una maratona nel centro storico per raccogliere dei rifiuti, in cui sono previsti anche premi in palio per i partecipanti; inoltre il salone ospiterà anche una macchina mangia plastica dove tutti saranno stimolati a portare oggetti: si tratta di un momento educativo e di orientamento importante oltre che piacevole in quanto in cambio saranno dati biglietti per godersi la città. Ad inaugurare e sponsorizzare l'evento non mancheranno infine i testimonial più vicini ai giovani: Rudy Zerbi, gli Ex-Otago, Renzo Baglioni".
Secondo lei, cosa può fare la scuola per aiutare i giovani a fare le giuste scelte formative e professionali?
"La scuola può continuare a collaborare, come sta facendo, per fare in modo che l’efficacia di questo orientamento non si esaurisca dopo questi tre giorni. La scuola può sviluppare, in maniera costante e continuativa, in classe gli input che noi daremo al salone attraverso magari incontri con tutor che spieghino ai ragazzi cosa li aspetterà una volta terminato il percorso di studi. Per questo motivo, presenteremo il registro di testimonial del salone orientamenti su cui sarà scritto l'elenco di quelle aziende che hanno messo a disposizione personale per andare a orientare i ragazzi.
Si tratta di un passaggio importante che, mentre anni fa sarebbe stato complicato da sviluppare, ora invece il mondo imprenditoriale è consapevole che ha necessità di unirsi al mondo formativo della scuola, perché altrimenti quel dislivello fra domanda e offerta di determinate figure professionali non si riuscirà a ridurre".
Molti giovani sono spaventati dall'eventualità di non riuscire a trovare lavoro, o di dover rinunciare ai propri sogni. Quale consiglio o, se vogliamo, incoraggiamento vuole dare loro?
"Ai giovani in generale do un consiglio di base: siate curiosi sempre, fatevi incuriosire e fatevi domande perché nel momento in cui si fanno domande poi le risposte si trovano. Alla fine la strada la si trova, ma ogni passo deve essere però sempre fatto con la consapevolezza che il lavoro non è ovunque. Per questo bisogna capire bene in che settori c’è disponibilità perché altrimenti poi ci si trova disarmati. È chiaro che ognuno poi seguirà le proprie inclinazioni e le proprie passioni, ma quello che noi ci proponiamo di dire ai ragazzi è di ragionare sulle proprie passioni per convogliarle su un qualche cosa che però ha poi uno sbocco reale per evitare eventuali delusioni e problemi futuri. Le passioni sono fondamentali però è chiaro che le scelte devono anche essere fatte con consapevolezza proprio per non pentirsene."
La Regione Liguria sta investendo molto, con iniziative come Orientamenti 2019, per far comunicare le realtà aziendali del territorio con le realtà formative, le famiglie e gli studenti. Ci sono altri progetti in arrivo in questo senso?
"Si tratta di un investimento che facciamo sui giovani per i giovani; abbiamo già organizzato diversi saloni in tutta Italia e continueremo a farlo, anche in collaborazione con l’università per assicurare sempre un alto livello di qualità.
È importante capire che quello che succede a "Orientamenti" un determinato anno, non è scollegato da quello che succede ad "Orientamenti" l'anno successivo e di questo ne sono testimonianza alcuni ragazzi che, dopo aver compiuto importanti passi, ritornano qui per parlare ai più giovani del proprio percorso: da "Orientamenti" sono partiti e proprio qui fanno ritorno, proprio per essere un esempio per gli altri studenti.
“Orientamenti” insomma non rappresenta solo tre giorni bensì un flusso che continua e che sicuramente approderà a chissà quali altre eccellenze per il successivo anno".