A breve migliaia di aspiranti universitari dovranno fare i conti con i temutissimi test d’ingresso per le facoltà ad accesso programmato, prime fra tutte quella di Medicina. Non è un caso se ogni anno circa 80mila candidati sperano di indirizzare il proprio futuro in questa direzione. Diventare medici è una scelta di vita molto coraggiosa, ma anche ricca di gratificazioni. In tal proposito Skuola.net ha intervistato Daniela De Serio, giovane medico di Emergency.
CARDIOLOGA PER EMERGENCY - Daniela De Serio è una giovane cardiologa impegnata nell’associazione umanitaria Emergency.
A Skuola.net ha rivelato di aver maturato la convinzione di voler intraprendere un cammino tanto arduo quanto emozionante, come quello di Emergency, quando ancora era specializzanda. La prima esperienza all’estero è stata decisiva per il suo percorso di vita. Oggi è un medico impegnato in un campo in Sudan, convinto del progetto per cui collabora sia dal punto di vista professionale che umano.DIVENTARE MEDICI NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ - La scelta di diventare medici presuppone un “gran coraggio, ma anche chiarezza di idee”, afferma il giovane medico. Infatti, come sostiene Daniela De Serio, uno degli stimoli principali che consentono di sposare un tale progetto è “credere fermamente in ciò che si sta facendo”, anche se esistono momenti di difficoltà, soprattutto durante l’università. La stessa cardiologa rivela di essere stata bocciata al suo secondo esame di Anatomia. L’importante, tuttavia, è “avere fermezza e procedere nel proprio progetto”.
L’UNIVERSITÀ È IMPORTANTE - Per la cardiologa, l’università è fondamentale, in quanto ambiente di formazione che consente di instaurare rapporti umani e vivere esperienze uniche. Studiare e lavorare a contatto con i propri coetanei, non solo nelle aule universitarie, ma anche nelle corsie ospedaliere aiuta a maturare e a consolidare progressivamente la propria aspirazione. A tutti i giovani interessati ad intraprendere questa carriera, la cardiologa di Emergency consiglia sempre di affrontare un’esperienza all’estero e di sottoporsi ad un continuo e costruttivo confronto.
Margherita Paolini