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vicky piria

Chi pensa che il mondo dei motori sia una prerogativa esclusivamente maschile o è in malafede, o non ha mai sentito parlare di Vittoria “Vicky” Piria. Parliamo di una pilota che ha fatto la storia nella GP3, gareggiando inoltre nelle prestigiose W Series, Porsche Carrera Cup, Formula 3

Oggi sfreccia sull’acqua nelle E1 Series, ma non solo: la vediamo frequentemente commentare una qualche gara di Formula 1 su Sky Sport, o alla guida di un’automobile in uno di quei programmi televisivi dedicati ai test-drive

E infatti, da ben informata sui fatti - ospite del videopodcast Youtube di Skuola.net “Wannabe” - ci ha rivelato qualche retroscena del paddock di F1 e del mondo del motorsport.  

Ma non solo in questo format, che va a caccia dei segreti dietro il successo dei personaggi famosi, Vicky Piria ha ripercorso i punti salienti di una carriera - non priva di “curve strette” - vissuta tra il rombo dei motori e gli studi televisivi.

Una puntata imperdibile per tutti quelli che amano la Formula 1 e le sfide da outsider. 

La passione per i motori dall’età di 8 anni (e già dava la paga al fratello)

Dai primi giri in go-kart a 8 anni fino alla Formula 1 femminile: la strada percorsa fin qui da Vicky Piria è ricca di esperienze significative, sempre vissute alla massima velocità. La sua è la storia di una donna nel motorsport, e una testimonianza di come anche il ‘gentil sesso’ possa farsi largo in un mondo che, da stereotipi, vede una larga prevalenza del genere maschile.

Come tutte le passioni, quella per i motori di Vicky Piria è nata piuttosto presto. Più precisamente quando a otto anni ha iniziato con il go-kart: "Ero un po' maschiaccio da piccola, guardavo i Gran Premi con mio padre sul divano e, quando ha portato mio fratello a provare un go-kart, sapeva che doveva rendere partecipe anche me" ha ricordato. Fin dalle prime gare regionali, in cui "quando vincevi ti davano la provola e il pane del paese", la competizione è diventata parte integrante della sua vita.

Il momento di svolta è arrivato nel 2012, quando la pilota ha corso a Monte Carlo in GP3. "Due anni prima ero sugli spalti con mio padre e mia madre a vedere il Gran Premio e, quando ho sentito per la prima volta dal vivo il rumore di una Formula 1, sono scoppiata a piangere" ha confessato. Due anni dopo, si è ritrovata a gareggiare sullo stesso circuito, consapevole di stare facendo qualcosa di speciale: forse non lo sapevi, ma Vicky Piria può addirittura vantare di avere corso con Carlos Sainz, pilota della Williams, nelle serie minori.

Il suo percorso non è stato sempre lineare: "Nel 2014 sono andata a correre in America, ma dopo due gare ho avuto un incidente e lo sponsor si è ritirato. Mi sono ritrovata senza un piano, senza sapere cosa fare". Quel periodo difficile l'ha portata a reinventarsi: "Ho iniziato a sviluppare le mie capacità comunicative, a lavorare come istruttrice di guida e a frequentare la pista in ogni modo possibile". Da lì sono nate le prime collaborazioni con YouTube e la televisione, che l'hanno poi portata al successo attuale.

Che studentessa era Vicky Piria? 

Dopo una carriera nelle monoposto, infatti, Piria si è dedicata al Gran Turismo e, in parallelo, alla comunicazione. Ha lavorato come tester e conduttrice in diversi programmi TV, fino ad approdare nel 2024 alla conduzione tecnica di Sky Sport Formula 1: "L'inglese è stato fondamentale per il mio lavoro, anche se mia madre è inglese, a scuola ho dovuto imparare a scrivere e studiare la lingua" ha raccontato, incoraggiando gli studenti a non sottovalutarlo.

A proposito della scuola, Vicky Piria ha rivelato di avere frequentato il liceo linguistico, raccontando di essere stata facilitata nelle lingue grazie alla madre madrelingua inlgese. Per via delle corse, ha dovuto spostare l’orale della maturità per poter partecipare a una gara a Valencia. 

Ha poi provato l'università, iscrivendosi a Scienze Politiche, ma ha interrotto gli studi. Inoltre, la pilota spiega che “non sarei sopravvissuta forse agli anni del liceo se non avessi avuto accanto persone che hanno poi fatto parte anche della mia crescita professionale" sottolineando l'importanza di circondarsi delle persone giuste in ogni momento della vita, anche tra i banchi.

Essere donna in un mondo “dominato” dagli uomini: si può fare!

Non è un segreto: esistono degli “ambienti”, anche sportivi, dove c’è una netta prevalenza di uomini. Il mondo dei motori non sfugge a questa legge non scritta ma, per fortuna, le cose stanno cambiando. Per Vicky Piria le cose non sono state semplici all’inizio: "Quando ho corso in Formula 3 ero l'unica" ha spiegato, sottolineando però che il panorama sta cambiando. "Ora ci sono più ragazze che corrono, anche se la maggioranza resta maschile". 

La competizione con i colleghi uomini ha generato episodi curiosi: "Mi ricordo che nel 2013 avevo un compagno di squadra più lento di me e suo padre impazzì, convinto che il team favorisse me. A un certo punto si fece dare la mia macchina e il mio ingegnere per dimostrare che era più veloce. Non lo era. E il padre sparì".

Conciliare una vita frenetica con il tempo libero

Nonostante la vita frenetica, Piria riesce a bilanciare la carriera con la sua passione per lo sport all'aria aperta. "Mi piace andare a cavallo, in bici, fare lunghe passeggiate. Quando ho mezza giornata libera, la riempio così". Anche la sua vita privata ha finalmente trovato un equilibrio: "Mi sono fidanzata per la prima volta seriamente a 27 anni, prima non ci riuscivo. Facevo troppi sacrifici per il motorsport".

Quando le viene chiesto se metterebbe un futuro figlio o figlia su un go-kart, risponde sincera: "Forse no, non me lo potrei permettere. Ma farei sicuramente fare tanto sport e lo crescerei con lo spirito della competizione". La consapevolezza che la vita cambia con un figlio la porta a una riflessione: "Non è vero che una donna può fare tutto. Quando hai un figlio, la tua vita cambia. Per questo sto aspettando il momento giusto".

Un libro, una canzone e un film: i consigli di Vicky Piria

Infine, quando ci si trova davanti a un personaggio del mondo dello spettacolo e dell’intrattenimento, alcune domande sono d'obbligo: quali sono il libro, la canzone e il film preferiti dalla nostra ospite? Partiamo dalla musica. 

Una delle sue canzoni preferite? La colonna sonora del film di animazione “Spirit - Cavallo Selvaggio” di Bryan Adams. Il libro preferito di Vicky è invece Outliers di Malcom Gladwell, mentre il film preferito è Interstellar, di Christopher Nolan.

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