
Una carriera costruita a colpi di battute, risate e di format studiati a tavolino. Il suo progetto più famoso è il podcast Tintoria ma Stefano Rapone, comico e scrittore, è molto più di un semplice intrattenitore.
Tra i volti di punta del programma Gialappa's Show, Rapone si definisce un comico estroso, capace di regalare anche spunti di riflessione tra una risata e l'altra. Un po' come fa nel suo nuovo libro, il cui titolo è tutto un programma.
Ma da dove e, soprattutto, quando nasce la sua carriera nel mondo dello spettacolo? Lo abbiamo scoperto nel nuovo episodio di 'Wannabe', il podcast di Skuola.net che va a caccia di tutti i segreti dietro il successo dei personaggi più noti del panorama italiano.
Ti consigliamo di seguirci in questa nuova avventura: e chissà che, tra uno spunto e l'altro, tu non possa trovare l'ispirazione che cerchi per costruire il tuo futuro.
Indice
Un comico che non smette mai di essere sé stesso
Stefano Rapone è ormai un volto noto, ma guai a considerarlo "arrivato". In questa chiacchierata, ci racconta come è nato il personaggio che porta il suo nome e come, tra uno spettacolo e l'altro, abbia scelto di scrivere un libro che… non è stato scritto davvero da donne nude, contrariamente al titolo ironico dell'opera.
Si definisce comico e autore e, all'occorrenza, anche paroliere: difficilmente, però, vincerà il Premio Strega. Nonostante lo abbia anche chiesto esplicitamente sui social, con una canzone realizzata con l'intelligenza artificiale: impresa per cui si è definito "Il Mogol dell'intelligenza artificiale".
Colpita dal pezzo musicale, la stessa fondazione gli ha mandato a casa un liquore digestivo che porta lo stesso nome dell'ambito premio letterario: meglio di niente!
Il libro di cui avevamo bisogno
Con il suo nuovo libro di racconti comici, Rapone invita il pubblico a un viaggio attraverso l'umorismo, con ironia e leggerezza: "Il titolo originale doveva essere Il libro vincitore del Premio Strega”, scherza (ma nemmeno più di tanto).
In ogni pagina, la voglia di raccontare storie autentiche, per chiunque voglia prendersi una pausa dalla serietà e ridere di gusto: "Lo consiglio a tutti, incensurati e non", sottolinea. Un progetto che definisce "faticoso", ma che gli ha dato la possibilità di sperimentare e mettersi in gioco.
Da studente ribelle a comico di successo
Rapone non ha mai nascosto il suo rapporto complicato con la scuola: un ragazzo "ingabbiato" al liceo scientifico, con voti bassi in matematica ma grandi successi nelle materie umanistiche: "All'università, invece, sono sbocciato. Lì puoi scegliere chi essere", racconta, suggerendo che forse anche il nostro sistema scolastico dovrebbe offrire più libertà di scelta.
E i sacrifici? "Il più grande è stato vivere a casa dei miei fino a 30 anni, per risparmiare e inseguire una carriera incerta. Non è stato facile, ma alla fine ne è valsa la pena."
Tra comicità e insicurezze
Dietro ogni risata c'è spesso una grande insicurezza. Rapone non lo nasconde: "Fare il comico significa cercare conferme. Ogni applauso è una dimostrazione di affetto che colma un bisogno di autostima."
La pandemia è stato uno dei momenti più difficili, ma anche un’occasione per reinventarsi, con iniziative online come il progetto "Tutti a casa".
E poi ci sono stati episodi buffi, come quando ha interrotto uno spettacolo per rispondere a una videochiamata del pubblico. O momenti imbarazzanti, come una serata in un club di scambisti dove nessuno aveva voglia di ascoltare le sue battute. "Gli imprevisti, per fortuna, li giro sempre a mio favore", aggiunge.
Un messaggio per i giovani
Rapone ha vissuto sulla sua pelle anche l’ombra del cyberbullismo. "Un gruppo di hater ha cercato di danneggiarmi. È stato pesante, ma ho chiesto aiuto, sia legale che psicologico." E ai ragazzi che affrontano situazioni simili dice: "Non fate tutto da soli. Parlare con qualcuno può fare la differenza."
Un futuro da "Wannabe"
Chi vorrebbe essere Stefano Rapone oggi? "Me stesso, ma più in forma e con meno reflusso", ride. Il suo obiettivo è dedicarsi di più ai suoi progetti personali, dallo spettacolo al libro, mantenendo la comicità che lo contraddistingue unica e ricca di riferimenti culturali.
E ai giovani che si sentono bloccati, un ultimo consiglio: "Finite gli studi, fate i compiti e credete in voi stessi. Non si sa mai dove la vita vi porterà… magari a vincere il Premio Strega. O almeno a ricevere una bottiglia di digestivo!"
Gli altri episodi di Wannabe | Stagione 1
Se questo format ti è piaciuto, non perderti gli altri episodi della prima stagione: