
Con il suo format “Dentro la vita in Bold” è entrato nella vita dei personaggi più controversi del mondo dello spettacolo, portando a galla tutte le loro sfaccettature. Da Fabrizio Corona a Giuseppe Cruciani, passando per Rocco Siffredi: non c'è un vip che sfugga alle interviste pungenti di Gabriele Vagnato, creator, comico e (all'occorrenza) conduttore.
A soli 24 anni, il celebre youtuber è tra i volti più conosciuti nell'attuale panorama mediatico: merito di una carriera brillante che, seppur breve, lo ha portato dal web alla Tv, con uno scalo in radio.
Ma non è tutto oro quello che luccica. Perché se pensi che il percorso di Gabriele Vagnato sia stato una passeggiata, sei totalmente fuori strada: dietro il suo successo ci sono infatti anni di duro lavoro e tante difficoltà, affrontati sempre con quello spirito incosciente che contraddistingue il famoso creator.
Proprio lui si è raccontato nel quinto episodio del videopodcast Youtube di Skuola.net, Wannabe, offrendo un punto di vista molto interessante per tutti i giovani. E, finalmente, abbiamo scoperto cosa si cela dietro le quinte dei video di Gabriele Vagnato: non perdere il quinto episodio di Wannabe, solo su YouTube e naturalmente qui su Skuola.net.
Indice:
Da Catanzaro a Milano, anche contro il volere di mamma
"Chiedo le domande che tutti vorremmo fare, ma che non avremmo mai il coraggio di chiedere," racconta Vagnato parlando del suo format, uno dei più seguiti su YouTube Italia. Una formula che funziona e che appassiona il pubblico, curioso di scoprire qualche aneddoto sui personaggi irriverenti intervistati da Vagnato.
Ma da dove parte la carriera di Gabriele Vagnato? Da Catanzaro, città che gli ha dato le origini, fino a Milano, la strada è stata lunga e irta di ostacoli: "Ho iniziato a 14 anni, quando fare video non era figo come oggi. Non avevo un nome d'arte, ero semplicemente Gabriele Vagnato."
Si sa, iniziare qualcosa non è mai semplice, e spesso ci si scontra contro la volontà dei nostri genitori, che vorrebbero vedere i figli percorrere la strada “più sicura”. Magari un lavoro nel pubblico, o un impiego solido e duraturo: di certo, fare lo youtuber non rientra tra i lavori apprezzati dagli adulti. Ed è stato così anche per Gabriele: “All'inizio, mia madre non era convinta. Mi mandava i link dei concorsi pubblici: 'Cercano un geometra a Vimercate'."
Da qui si capisce benissimo come non siano mancati i momenti di difficoltà: "A 18 anni mi sono trasferito a Milano contro il volere di mia madre, che usciva da un periodo difficile. Non poteva aiutarmi economicamente, quindi mi sono buttato. Nei primi quattro anni non ho guadagnato nulla. La mia fortuna è stata l'incoscienza."
La sfida di Viva Rai2
Poi, qualcosa è cambiato: "Ho condotto la Giornata Mondiale della Gioventù in piazza San Pietro” spiega Gabriele, ritrovatosi a parlare davanti a oltre 100mila persone in Piazza San Pietro.
Una passeggiata? Non proprio: “Mi sono detto: 'Adesso vomito'. Poi ho capito che per me è più facile parlare a 100.000 persone che a una persona a cui voglio bene." Ma è stato proprio quel momento l'inizio di tutto: “Il momento in cui ho capito che le cose si facevano serie è stato quando mi ha chiamato Fiorello per 'Viva Rai2'. Quella è stata la mia più grande palestra."
Le esperienze più assurde: dietro le riprese
Ma quello che in molti sarebbero curiosi di conoscere è il dietro le quinte dei video di Gabriele. Il creator svela che, prima delle riprese di "Dentro la vita in Bold", parte sempre da una domanda, a seconda del personaggio intervistato. Nel caso di Fabrizio Corona, per esempio, Gabriele si è chiesto: "Ora che ha 50 anni ed è diventato da poco padre per la seconda volta, Fabrizio Corona è cambiato?"
La risposta? Da profondo conoscitore di tutta la vicenda di Vallettopoli, e dopo avere trascorso 24 ore con lui, Gabriele è giunto a una conclusione: "No, non è cambiato".
E proprio con lui Vagnato ha avuto una delle esperienze più strane: "Mi ha detto: 'Andiamo a Montecatini a fare una serata in discoteca'. Arrivati a Montecatini abbiamo girato la macchina e siamo tornati a Milano perché lui non aveva voglia di fare questa serata in discoteca. La gente mi ferma e mi dice: 'Ma è davvero andata così?' Sì, è andata così. In macchina continuavo a dirgli 'Ma davvero non stiamo andando a fare questa serata?'" racconta.
Ma l'esperienza più folle l'ha vissuta a Berlino: "Per entrare nel Berghain, la discoteca più esclusiva del mondo, sono andato da una mistress che mi ha fustigato!"
I social: un'arma a doppio taglio
Non dimentichiamo, però, che a fare le fortune del giovane creator sono stati principalmente i social.
Con cui ha un rapporto di amore e odio: "TikTok è una slot machine di dopamina a basso costo. Ho imparato a limitare il tempo che passo a scorrere i video, mi concedo solo mezz’ora al giorno. Se non lo fai, ti risucchia."
E anche sul mostrare la sua vita privata online, è altrettanto chiaro: "Quando metti qualcosa su internet, diventa di tutti. Per questo non pubblico molto della mia vita sentimentale. Non voglio trovarmi un giorno a dover spiegare la fine di una relazione a milioni di persone." Un equilibrio difficile da mantenere, ma che considera fondamentale per la sua serenità.
Oltre il lavoro: quali sono le passioni di Gabriele Vagnato?
E non solo lavoro. Oltre all'attività che porta avanti con passione, Gabriele ha molti interessi: "Musicalmente, la canzone che mi rappresenta di più è 'Emozioni' di Battisti. Quando la canto al karaoke divento un animale da palco!" racconta ridendo.
Anche il cinema ha un posto speciale nel suo cuore: "Il mio film preferito è 'Ritorno al futuro'. Lo guardo e mi rende sempre felice, è scritto alla perfezione." Tra i libri, invece, ne cita due: "'La sottile arte di fare quel c***o che ti pare', un libro che insegna a eliminare le persone tossiche, e 'Hell’s Angels' di Hunter S. Thompson, un reportage incredibile su un gruppo di biker americani. Amo le storie che ti portano dentro mondi lontani."
I tempi della scuola
Non potevamo poi esimerci dal chiedere allo youtuber un qualche aneddoto di quando era un semplice studente. Anche a quei tempi non mancavano le gag, anche spontanee: "Al mio esame di Maturità, un professore ha detto: 'Ecco quello famoso che guadagna più di noi'. Io mi sono gelato. Ma la fortuna mi ha aiutato: ho pescato la Seconda Guerra Mondiale. Un classico!"
Mentre leggi starai pensando a come un ragazzo di 24 anni che ha raggiunto il successo non abbia problemi di autostima. Tutto il contrario, forse perché l'ansia ormai è come un sottile filo rosso che lega tutte le giovani generazioni: sta di fatto che anche per Gabriele Vagnato rivela di avere problemi di ansia.
Lui, però, la sfrutta a suo vantaggio: "L'ansia da prestazione è la mia benzina. Se sono troppo sicuro, faccio disastri." E aggiunge: "Ricordo sempre il me ragazzino nella cameretta di Catanzaro che sognava di fare questo lavoro. Quando sono giù, mi dico: 'Bravo, non star lì a rimuginare, guarda dove sei arrivato'." E forse è proprio questo il segreto del suo successo.
Gli altri episodi di Wannabe | Stagione 1
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