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uno splendido errore netflix

C’è sempre qualcosa di magnetico nei ritorni a casa. Forse è il contrasto tra ciò che si è diventati e ciò che si era, o forse è il desiderio di trovare risposte nei luoghi che avevamo lasciato.

È proprio questo il cuore pulsante di “Uno splendido errore 2”, la seconda stagione della serie Netflix tratta dal romanzo My Life with the Walter Boys di Ali Novak, diventata virale su BookTok e oggi tra i teen drama più discussi della piattaforma.

La nuova stagione riprende esattamente da dove ci aveva lasciati: Jackie Howard (interpretata da Nikki Rodriguez) torna in Colorado dopo aver trascorso l’estate a New York, decisa a mettere ordine nella sua vita e nei sentimenti contrastanti che la legano ai fratelli Walter, Alex e Cole.

Ma se la sua mente sembra pronta a ricominciare, il suo cuore non ha ancora scelto da che parte stare.

Indice:

  1. Di cosa parla "Uno splendido errore 2"?
  2. Jackie, Alex e Cole: niente di nuovo
  3. Cosa aspettarsi da "Uno splendido errore 2"?

Di cosa parla "Uno splendido errore 2"?

Dopo il trauma e la perdita che avevano definito la prima stagione, Uno splendido errore 2 si apre con una Jackie più matura, ma anche più confusa. La sua esperienza a New York l’ha resa consapevole di ciò che vuole dal futuro, ma tornare in Colorado significa anche riaprire ferite che non si sono mai davvero rimarginate.

La sceneggiatura sfrutta bene il tema del ritorno: il ranch dei Walter, con i suoi campi infiniti e l’atmosfera sospesa del Midwest, diventa lo specchio dei conflitti interiori di Jackie.

Qui ritroviamo una famiglia che tenta di ricucire i legami dopo i turbolenti eventi della prima stagione. Cole, il classico “bad boy” dal cuore ferito, cerca di reinventarsi come studente modello e di allontanarsi dai guai, mentre Alex, il più razionale dei due, si dedica al rodeo e a una nuova conoscenza, tentando di lasciarsi alle spalle ciò che è stato.

Ma la verità è che nessuno dei tre è davvero pronto a voltare pagina. E lo spettatore lo capisce fin dai primi episodi, dove tensione, sguardi e silenzi dicono molto più delle parole.

Jackie, Alex e Cole: niente di nuovo

Dopo aver visto le ultime puntate, molti spettatori — noi inclusi — non possono non provare una certa sensazione di déjà-vu. Si ha infatti l’impressione di essere tornati esattamente al punto di partenza: Jackie è ancora indecisa tra Alex e Cole.

Il triangolo amoroso, cuore pulsante della storia, sembra non aver fatto alcun passo avanti reale, e questo può risultare frustrante per chi sperava in una svolta più coraggiosa. Nonostante la crescita individuale dei personaggi, la dinamica centrale rimane bloccata in una tensione emotiva che non si risolve mai del tutto.

Dove la serie riesce davvero a crescere è nella profondità dei personaggi secondari e nel tono più maturo con cui affronta i temi della famiglia, della perdita e della costruzione dell’identità. La regia dedica maggiore attenzione ai fratelli Walter ed esplora maggiormente i loro desideri, frustrazioni e insicurezze.

Jackie, d’altro canto, si conferma una protagonista forte ma imperfetta: la sua difficoltà nel prendere decisioni non è più solo un espediente narrativo, ma diventa una metafora della crescita emotiva e dell’incertezza tipica dell’età giovane. Il suo viaggio interiore, anche se non giunge a una vera conclusione, resta il motore emotivo della serie.

Senza svelare troppo, il finale della seconda stagione lascia intendere che le vicende dei Walter sono tutt’altro che concluse. Netflix ha infatti confermato ufficialmente la produzione di una terza stagione, e questa volta sembra che la posta in gioco sarà più alta che mai.

Sarà interessante capire come gli autori sceglieranno di risolvere il triangolo amoroso e se finalmente Jackie troverà la sua strada — non solo tra Alex e Cole, ma anche dentro di sé. Dopo due stagioni di incertezze, il pubblico merita una vera evoluzione emotiva e narrativa, che restituisca senso al percorso di crescita di tutti i personaggi.

Cosa aspettarsi da "Uno splendido errore 2"?

Uno splendido errore 2 è, in definitiva, una stagione più matura ma meno coraggiosa. Offre momenti di grande intensità emotiva, interpretazioni convincenti e una fotografia che esalta il contrasto tra la calma apparente del paesaggio e il tumulto interiore dei protagonisti. Tuttavia, la sensazione di trovarsi intrappolati nello stesso conflitto della prima stagione impedisce alla serie di soddisfare gli interrogativi lasciati aperti. 

Nonostante ciò, resta un prodotto irresistibilmente coinvolgente per chi ama i teen drama non impegnativi e non tetri. E, in fondo, anche se sembra di aver già vissuto tutto questo, è proprio quel senso di dolce familiarità che continua a rendere Uno splendido errore un piccolo guilty pleasure di cui non riusciamo a fare a meno.

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