Netflix ha da poco pubblicato la seconda stagione di Tutto chiede salvezza, serie tv tra le più acclamate in Italia sulla piattaforma. Dopo il successo della prima stagione, la serie ci riporta nella vita tormentata di Daniele, che cerca di trovare un nuovo equilibrio tra il passato e le sfide del presente.
Al suo fianco vecchi e nuovi volti, per una nuova storia che, anche questa volta, ci colpirà dritto al cuore. Ecco cosa sapere su Tutto chiede salvezza 2 e chi sono gli attori del cast.
Tutto chiede salvezza 2: il cast
In Tutto chiede salvezza 2, Federico Cesari torna a vestire i panni di Daniele, il protagonista che avevamo lasciato alla fine della prima stagione. Due anni dopo il TSO che ha segnato profondamente la sua vita, Daniele si trova di fronte a nuove sfide: è diventato papà della piccola Maria, ma la sua relazione con Nina, interpretata da Fotinì Peluso, è giunta al termine. Nella nuova stagione, i due lottano per l’affidamento della figlia, con entrambe le famiglie pronte a sostenerli nella battaglia legale.
Accanto a loro, ritroviamo Raffaella Lebboroni nel ruolo della dottoressa Cimaroli, ora primario ad interim, che diventa un faro per Daniele, guidandolo nel suo percorso di tirocinio in ospedale. Filippo Nigro, nei panni del dottor Mancino, si conferma un solido alleato per Daniele, pronto a sostenerlo nei momenti più difficili. Tra le vecchie conoscenze ci sono anche Bianca Nappi (Rossana), Flaure BB Kabore (Alessia), e Ricky Memphis (Pino), e i compagni di stanza di Daniele, interpretati da Alessandro Pacioni, Lorenzo Renzi e Vincenzo Crea, ognuno con una nuova evoluzione personale che arricchisce la trama. E poi, la grande novità: Drusilla Foer nei panni di Matilde, un personaggio tanto complesso quanto affascinante, che promette di mettere Daniele a dura prova con i suoi modi caustici e il suo passato burrascoso.
Tutto chiede salvezza 2: le cose da sapere
In questa nuova stagione, Daniele non è solo chiamato a dimostrare di essere un buon padre, ma anche a confrontarsi con i demoni del suo passato e con il peso del dolore degli altri. La sua scelta di diventare infermiere e lavorare nello stesso ospedale dove ha vissuto il suo TSO lo costringerà a riflettere profondamente su se stesso.
La trama si arricchisce di nuovi intrecci, e non mancano momenti di grande tensione. Oltre alla lotta per l'affidamento della figlia, Daniele dovrà dimostrare di avere un lavoro stabile e di essere in grado di crescere Maria. Il giudice gli concede solo cinque settimane per farlo: una corsa contro il tempo che non riguarderà solo la sua vita personale, ma anche il suo equilibrio mentale.
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