
Quante volte ti è capitato di trovarti alla cassa di un supermercato con in tasca una manciata di monetine da 1 o 2 centesimi? Magari vorresti liberartene, ma all'ultimo istante la cassiera di turno si rifiuta di accettare i cosiddetti "ramini".
Ebbene, devi sapere che nessun esercente, salvo particolari eccezioni, può rifiutarsi di accettare una moneta ancora in corso di validità. A chiarire la questione è stato Massimiliano Dona, Presidente di Consumatori.it, nel consueto appuntamento settimanale su TikTok con la rubrica Like a Pro(f).
@skuolanet Siete pronti a preparare 49 monetine per pagare il prossimo conto al ristorante?😂 Nella Giornata Mondiale dei diritti dei consumatori abbiamo portato sui vostri schermi il massimo esperto: @massimiliano.dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori.
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Pagare con le monetine da 1 o 2 centesimi: si può
"Se un commerciante si rifiuta di accettare le monetine da 1 o 2 centesimi, sta dicendo una balla, perché hanno corso legale e quindi devono essere accettate", ha spiegato Dona. Questo vale nonostante una legge del 2018 abbia sancito la fine della produzione dei ramini: "Di fatto, il loro costo di conio era superiore al valore nominale", ha precisato.
Tuttavia, esiste un limite: il pagamento con più di 50 monete dello stesso taglio può essere rifiutato: "L'esercente può opporsi se tentate di pagare con più di 50 pezzi", ha sottolineato Dona, ricordando comunque che, al di sotto di questa soglia, le monetine restano valide a tutti gli effetti.
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