
Non per il risultato finale, ma per i valori che ha portato con sé sulla pedana. Nella sfida contro la francese Juliette Baudinot, la Adosini si accorge di aver vinto per un errore arbitrale: così decide di ripetere l'ultimo minuto della gara, venendo poi sconfitta.
-
Leggi anche:
- Chi è Samuele Ceccarelli, il 23enne più veloce di Jacobs
- I migliori talenti under 21 selezionati dalla Uefa nel 2023
- Le serie Tv 2023 ideali per binge watching
Mariaclotilde ripete la gara e perde: vincono i valori dello sport
La gara si era conclusa con il punteggio di 15-14 per l'italiana che si era lasciata andare ad un urlo di gioia. Poco dopo l'atleta viene chiamata in direzione. Il motivo? Un errore abritrale. Sul punteggio di 13-12 per la transalpina infatti, il direttore di gara avrebbe assegnato due punti – e non uno – alla Adosini. Quando Juliette Baudinot fa notare l'errore, è ormai troppo tardi: almeno stando al regolamento. Il direttore del torneo infatti spiega alla Adosini: ”L'assalto l'hai vinto. Da regolamento non si tornerebbe più indietro. E però, se tu volessi, potremmo tirare l'ultimo minuto del match, dal 13-12, cancellando l'errore dell'arbitro” si legge su 'Ansa.it'.Mariaclotilde non ci pensa troppo e sceglie la strada secondo lei più giusta: ripetere quell'ultimo minuto e disputare così una gara 'pulita' fino alla fine. Stavolta il risultato non le sorride e si arrende alla francese Baudinot. Al termine della gara viene abbracciata dall'avversaria e applaudita dal pubblico presente: per aver anteposto i propri valori al successo personale e per il rispetto che ha dimostrato per questa disciplina sportiva.
Il Presidente della Federazione italiana scherma e la lettera di ringraziamento all'atleta
”La notizia mi ha colto di sorpresa, impreparata. E per un attimo tanti pensieri hanno affollato la mia testa. Ma ciò che per me più contava in quel momento, tanto da prevalere senza alcuna esitazione, era scegliere quale fosse l'azione moralmente giusta da fare. Nonostante potesse sembrare facile accettare la vittoria già proclamata, ho sentito che tornare in pedana, per ri-disputare quell'ultimo minuto, sarebbe stato più corretto nei confronti dell'avversaria, nel rispetto del nostro sport. Ho perso, pazienza. Lo rifarei ancora. Perché la natura di questa scelta è dovuta agli insegnamenti ricevuti dalla mia famiglia, dalla mia sala scherma e in particolare dal mio maestro Francesco - Ciccio – Calabrese” ha rivelato la giovane atleta dopo le premiazioni."È doveroso dire grazie più di una volta a Mariaclotilde. Per quel gesto meraviglioso, da vera ambasciatrice dei valori del nostro sport, e non di meno anche per la sobrietà con cui sta vivendo questo improvviso e piacevolissimo momento di grande attenzione mediatica". Un attestato di stima da parte del presidente della Federazione italiana scherma, Paolo Azzi, in una lettera privata indirizzata proprio a Mariaclotilde Adosini, ai suoi genitori e alla Polisportiva Scherma Bergamo. "La tua scelta di 'rinunciare' a un risultato ormai acquisito, a termini di regolamento, e che nessuno ti avrebbe tolto, è più importante di una vittoria – prosegue Azzi nella lettera - Il coraggio di sacrificare un successo sull'altare della lealtà, dei valori più alti che il nostro sport ci insegna, riconoscendo l'errore umano che un arbitro può commettere (e non "approfittarne"), è uno straordinario esempio per tutti noi. Non di meno, mi hanno colpito e reso fiero le tue parole, riportate sul nostro sito federale che custodirò come tesoro prezioso per lo stile, l'eleganza e la sobrietà di frasi che inorgogliscono quanto il tuo gesto. Da presidente della Federazione Italiana Scherma, da ex atleta e arbitro internazionale, da persona nata e crescita sulle pedane proprio come te, sento il dovere di dirti 'grazie'. Hai rappresentato al meglio i nostri colori e tale gratitudine voglio trasmetterla anche alla tua famiglia, al tuo maestro e alla tua società. La scherma è lo sport dei valori e tu ne sei stata la nostra ideale ambasciatrice".