
La casa sul mare celeste di TJ Klune ha saputo catturare il cuore di moltissimi lettori, diventando un fenomeno virale su BookTok. Pubblicato nel 2020, questo romanzo è riuscito a distinguersi non solo per la sua trama originale e accattivante, ma anche per il messaggio profondo di accettazione e inclusività che porta con sé.
Sebbene il libro fosse nato come storia autoconclusiva, il successo e l’affetto dei lettori hanno spinto l’autore a scrivere un seguito, Da qualche parte al di là del mare, in uscita il 29 ottobre 2024.
Di cosa parla "La casa sul mare celeste"?
La storia segue le vicende di Linus Baker, un assistente sociale del Dipartimento per la supervisione dei giovani magici. La sua vita è scandita da una routine rigida e metodica fino al giorno in cui riceve un incarico molto speciale: valutare un orfanotrofio su un’isola remota, abitato da bambini dai poteri straordinari e gestito dal misterioso Arthur Parnassus.
Al suo arrivo, Linus incontra adolescenti unici, alcuni dei quali vengono percepiti come pericolosi e temuti, come Lucy, abbreviazione di Lucifero, un bambino identificato come futuro Anticristo, una gnoma che ama prendersi cura del giardino, un ragazzo canide, e altre creature particolari. Arthur non è solo il direttore della struttura, ma anche una figura rassicurante e affettuosa che ha creato per questi bambini un ambiente sicuro e accogliente.Linus, abituato a valutare tutto in base a rigide norme, si rende conto presto che la vita sull’isola e i bambini che la abitano mettono alla prova ogni sua convinzione. Sarà un’esperienza che lo trasformerà profondamente, facendogli scoprire che a volte l’amore e la comprensione valgono più di qualsiasi regolamento.
"La casa sul mare celeste" è ispirato a una storia vera
Uno degli elementi più significativi di questo romanzo è che Klune si è ispirato a fatti realmente accaduti. La storia di Linus e dei bambini magici è stata infatti parzialmente influenzata da eventi che si sono svolti negli anni sessanta, quando il governo canadese decise di togliere molti bambini indigeni dalle loro famiglie per collocarli in case di famiglie bianche borghesi, con il fine dichiarato di “civilizzarli” e “integrarli” nella società occidentale. Questi trasferimenti forzati, con profonde ripercussioni sul senso di identità e appartenenza dei bambini, rappresentano un’ombra difficile da dimenticare nella storia canadese, ma non solo.
Riflettendo su queste somiglianze e su episodi attuali che si stanno verificando negli Stati Uniti meridionali, Klune ha voluto scrivere una storia che fosse una celebrazione della diversità e dell’accettazione dei bambini, rappresentando l’importanza di ambienti sicuri e solidali in cui essi possano sentirsi liberi di essere sé stessi. In un mondo che spesso cerca di omologare e giudicare, l’isola di Klune diventa simbolo di ciò che una comunità realmente inclusiva può offrire: protezione e libertà, senza pregiudizi.
"La casa sul mare celeste" merita una chance?
Klune riesce a far immergere i lettori in un mondo fantastico che però richiama problematiche reali. L’isola e l'orfanotrofio gestito da Arthur Parnassus diventano simboli di un luogo sicuro, dove chi è ritenuto diverso può trovare un rifugio e sviluppare la propria identità. Sebbene i personaggi appartengano al mondo fantasy, i loro sentimenti e le loro paure sono quelli universali di chi desidera essere compreso e amato. Linus invece è un personaggio destinato a compiere un percorso di crescita che lo porta a superare preconcetti radicati in ognuno di noi per scoprire la bellezza della diversità. Grazie alla sua permanenza sull’isola, riesce a mettere in discussione le sue stesse convinzioni, aprendosi alla possibilità di cambiare prospettiva.
E dunque, il romanzo di Klune sa emozionare per la sua capacità di trattare temi profondi con leggerezza. La scrittura dell’autore è semplice ma coinvolgente e adatta a un pubblico ampio, dai più giovani agli adulti. Il libro, infatti, si presta a molteplici letture e lascia a ognuno la possibilità di trovare messaggi e spunti di riflessione. Ogni pagina trasmette la bellezza di ciò che è diverso e invita a guardare il mondo intorno con occhi nuovi, più aperti e curiosi.
La casa sul mare celeste non è solo un romanzo fantasy, ma un inno alla tolleranza e alla diversità. TJ Klune ha saputo intrecciare fantasia e realtà in una storia che celebra la ricchezza che ogni persona, con le sue peculiarità, può apportare al mondo. È una lettura che emoziona e fa riflettere, lasciando un messaggio di speranza. Inoltre, grazie al grande successo del romanzo, TJ Klune ha annunciato il seguito, Da qualche parte al di là del mare, che uscirà il 29 ottobre 2024. E con il nuovo capitolo all’orizzonte, l’isola e i suoi abitanti magici hanno ancora molto da raccontare e da insegnare, ricordandoci che la vera forza di un luogo – reale o immaginario – sta nella capacità di accogliere e proteggere chiunque ne faccia parte.