
Il film Il Cannone della pace sarà trasmesso su Rai 3 venerdì pomeriggio alle ore 16.10, e poi su RaiPlay. Questo docufilm si propone di affrontare le ingiustizie e le sofferenze causate dai conflitti armati, utilizzando la musica come strumento di pacificazione. La storia ruota attorno al leggendario violino di Nicolò Paganini, un simbolo di bellezza e armonia in un mondo spesso segnato dalla violenza.
Il significato del “cannone”
Il titolo del documentario fa riferimento a un violino, simbolo di armonia e bellezza, piuttosto che a un'arma. Al centro dell’immagine c’è una teca che racchiude il violino di Paganini, realizzato da Giuseppe Guarneri del Gesù nel 1743. Paganini, affascinato dalla potenza del suo strumento, lo chiamava “il mio Cannone”. “Sembra un tale paradosso che uno strumento musicale debba avere il nome di un'arma,” dice Alberto Giordano, il liutaio incaricato della cura del violino, riflettendo sulla capacità della musica di abbracciare le contraddizioni umane e trasformarle in armonia.
Storie di musica e speranza
Il documentario unisce diverse storie che intrecciano musica e pace. Sotto lo sguardo attento di Samuele Palumbo, 13 anni e primo violino dell'Orchestra dei Ragazzi del Teatro Massimo di Palermo, Giordano inizia la costruzione di una copia del violino di Paganini, utilizzando gli stessi strumenti usati nel 1700. A queste storie si affiancano altre narrazioni, come quella di Arnoldo Mondadori, che ha istituito un laboratorio di liuteria in prigione per creare violini con legno di barche di migranti naufragate, e quella del filosofo Vito Mancuso, che esplora le emozioni umane attraverso la musica.
Un messaggio universale
Il film include anche la testimonianza del violoncellista Mario Brunello, che con il suono del suo strumento diffonde un messaggio di armonia universale, e di Renzo Arbore, il quale spiega come la musica debba essere sinonimo di fratellanza. Inoltre, si racconta la storia di una grande scuola di musica fondata al Teatro Massimo per educare i giovani.
Un finale coinvolgente
Il documentario si conclude con un’esecuzione del quarto movimento del 2° concerto di Paganini per violino e orchestra. Samuele, suonando la replica del Cannone di Paganini realizzata da Giordano, si unirà ai giovani musicisti dell’orchestra in un flash mob nella piazza del teatro, coinvolgendo tutti i passanti in un momento di celebrazione e unità.
La storia de “Il cannone di Paganini” non si esaurisce con la sua messa in onda in Rai. Il 21 settembre, in occasione della Giornata Internazionale della Pace, il documentario sarà proiettato in streaming in numerose città del mondo, inclusa New York. Con l'aspetattiva che la bellezza della musica possa invogliare una riflessione globale sull'armonia e la pace.