
La lingua è una sostanza in continuo movimento, cambia repentinamente nel corso di pochi anni, si rinnova e si svecchia, riflette le mode, le tendenze, la società in cui è parlata e i suoi parlanti. E per star dietro ai cambiamenti che la lingua italiana subisce di anno in anno, la Treccani verso gennaio, inizio febbraio, è solita fare il punto sull’anno appena trascorso e ricerca le parole e i modi di dire più usati e valuta il loro fenomeno, il loro uso e la loro diffusione, in vista di un loro possibile inserimento all’interno dell’Enciclopedia stessa. E per quest’anno pare proprio che la Regina dei Social, Chiara Ferragni, e il suo consorte, Fedez, siano riusciti a fare il colpaccio: scopriamo cos’è successo!
Neologismi 2018: Ferragnez nella Treccani
Ebbene sì, per la gioia dei fan della coppia di influencer e per il divertimento di tutti noi, come riportato sul sito della Treccani, è stato aggiunto all'interno del libro Libro dell'anno il termine Ferragnez, la parola-macedonia che indica l’unione dei nomi di (Chiara) Ferragn(i) e (Fed)ez. Questo termine è stato inaugurato e sdoganato il 6 settembre dello scorso anno da vanityfair.it, che poi ha aggiunto: «I Ferragnez (sui social) valgono di più di Harry e Meghan». Quindi non c’è da stupirsi se questo vocabolo ha preso parte al nostro vocabolario della lingua, anche considerando che la Ferragni come influencer è una vera miniera d’oro: è stato proprio ieri eletta l’influencer in grado di generare il maggior impatto nel mondo della moda, il suo impatto nel mondo del fashion è stimato intorno ai 18.3 milioni di dollari, superando Chanel e arrivando a competere con brand del calibro di Versace.
La story su Instagram di Fedez
Ferragnez non è l’unico neologismo del 2018: la lista completa
Ma il neologismo Ferragnez non è il solo a figurare tra i nuovi vocaboli inseriti nel Libro dell’anno edito dalla Treccani, ma da quest’anno si potrà usare legittimamente la parola Sarrismo, ovvero la concezione del gioco del calcio propugnata dall’allenatore Maurizio Sarri. Ma anche termini più tristi sono entrati nella lingua italiana, in seguito alla tragedia che ha visto Genova come sfondo del crollo del suo viadotto, da qui è stata coniata la parola viaddotticidio, che d’ora in avanti indicherà in senso figurato, il procurato crollo di un viadotto e, soprattutto, la conseguente tragedia delle vite umane perse.Ma concludiamo con una nota ancora scherzosa riportando anche il riconoscimento già avvenuto da qualche settimana del termine Bufu, parola usata dal gruppo romano della Dark Polo Gang e che in italiano indicherà qualcosa di ridicolo, al contrario del suo significato letterale, che in italiano dovrebbe essere “Per noi puoi andare a f…”.