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Chiara Ferragni su Telegram, non si può parlare di tutto: “Pandoro” e “Beneficenza” parole vietate articolo
Instagram Chiara Ferragni

Lo scorso 15 marzo, Chiara Ferragni ha annunciato l'apertura un proprio canale su Telegram ad uso dei suoi fan “most loyal”. In meno di 5 ore sono stati oltre 40mila gli iscritti, che ora si aggirano intorno ai 60mila. 

 


 

All'interno della chat, però, alcune parole non sarebbero per nulla gradite. Termini come “Pandoro” e “Beneficenza”, per dirne due. 

 

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Telegram Ferragni: la lista delle parole bloccate

Nella lista delle parole messe al bando nella chat Telegram di Chiara Ferragni, ce ne sono alcune piuttosto familiari, come ad esempio “Pandoro”, “Truffa”, “Balocco”, “Beneficenza”. Tutti termini, questi, che fanno diretto riferimento alle recenti vicende che hanno coinvolto in prima persona l’imprenditrice.

Nulla di nuovo, in fondo. Si tratta di un classico della moderazione, per cui alcune parole vengono bloccate in partenza così da evitare discorsi sgraditi o “socialmente inaccettabili”. Una politica decisamente molto diffusa sui social. Su Telegram, però, non ci sono imposizioni dall’alto in questo senso, ma la decisione è a totale discrezione di chi gestisce il canale, in questo caso il team di Chiara Ferragni, che ha optato per la linea dura. Ma non su tutto. Diverso è per esempio il caso della rottura con Fedez, il cui nome, fa sapere ‘La Repubblica’, non è bandito dalla chat. Così come la parola “Separazione”, “Divorzio”, “Matrimonio”.

 

Errori grammaticali per aggirare il blocco

Basterebbe, però, un errore grammaticale, voluto o no, per bypassare il sistema di moderazione: ecco allora che la “i” di troppo di “Beneficienza” si trasforma nella chiave d’accesso che permette alla parola di comparire in bella vista nella chat. Oppure si può ricorrere al cosiddetto “algospeak”, il linguaggio nato per aggirare gli algoritmi di moderazione dei social: “Pandoro” non si può dire? Allora si può ricorrere alla grafia “Pand0r0”, con gli zeri al posto delle lettere. Basta poco, insomma, almeno per adesso, visto che la lista delle parole proibite è sempre suscettibile di aggiornamento.

Data pubblicazione 21 Marzo 2024, Ore 9:38
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