
Trionfo, caduta, rinascita: la storia di Sofia Goggia è un racconto di carattere, forza di volontà e sacrificio. E non potrebbe che essere così, perché chi si prefigge obiettivi ambiziosi sa che non potrà arrivare in cima senza la giusta motivazione; così Sofia Goggia, a pochi giorni di distanza dall'infortunio che rischiava di farle saltare la rassegna olimpica, ha saputo trovare la determinazione necessaria per arrivare sul secondo gradino del podio. L'argento in discesa libera conquistato dalla 29enne bergamasca ha il sapore di un vero e proprio miracolo, ma allo stesso tempo è prova di una capacità di recupero straordinaria da parte di un'atleta di grande talento.
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Sofia Goggia: storico argento in discesa libera
Sì perché lo scorso 23 gennaio Sofia aveva subito un brutto infortunio Garmisch: lesione parziale del legamento crociato e mini-frattura al perone. Un impedimento che avrebbe convinto chiunque altro a dare forfait, ma non Sofia. L'atleta delle Fiamme Oro ha fatto di tutto per esserci, e non solo: ha fatto di tutto per vincere. Grazie ad una prova da assoluta protagonista, la Goggia ha chiuso al secondo posto nella discesa libera vinta dalla svizzera Corinne Suter, sfiorando l'impresa di replicare l'oro di PyeongChang 2018.
Sofia Goggia: una carriera di podi e...infortuni
Un risultato comunque prodigioso e che si aggiunge agli altri successi della 29enne bergamasca che, oltre all'ultimo oro olimpico del 2018, può vantare anche un argento nel supergigante ad Aare 2019 e un bronzo ai Mondiali di Saint Moritz 2017. In Coppa del Mondo, con il terzo posto assoluto nel 2017 come miglior risultato sinora, nel curriculum di Sofia Goggia ci sono anche 2 Coppe di specialità in discesa, nel 2018 e nel 2021 e 17 vittorie, a cui si aggiungono 15 secondi posti e 7 terzi posti per un totale di 39 piazzamenti sul podio.E dopo una panoramica completa della carriera della sciatrice, è facile capire come si stia parlando di una fuoriclasse. La carriera della Goggia infatti è stata fortemente influenzata, oltre che dalle medaglie, anche dagli infortuni. A cominciare nel 2018, quando una frattura al malleolo compromette in parte la stagione 2018 – 2019. Nell'anno successivo, una caduta nel supergigante di Garmisch le provoca una frattura scomposta del radio sinistro. La località bavarese non porta bene all'atleta azzurra che un anno dopo torna ad infortunarsi sulla stessa pista, saltando i mondiali di Cortina; e lo scorso 23 gennaio, una distorsione del ginocchio sinistro rischiava di farle saltare l'Olimpiade di Pechino: ma in appena venti giorni, Sofia è riuscita a recuperare e a farsi trovare pronta all'appuntamento col destino.