
Il 2021 è stato un anno d'oro, in tutti i sensi, per lo sport italiano ma il 2022 non sembra essere da meno. L'anno nuovo infatti segue la scia di successi di quello precedente, e a testimoniare il periodo di grazia che stanno vivendo gli atleti italiani è l'ultima medaglia arrivata alle Olimpiadi di Pechino: l'oro nella coppia mista di curling. Gli artefici del primo storico oro italiano nella disciplina sono Stefania Costantini e Amos Mosaner; nonostante gli avversari ostici, come la Svezia in semifinale, i due hanno inanellato ben undici vittorie su altrettante partite, surclassando la Norvegia nella finale. E se pensiamo ai numeri del curling in Italia, dove si contano soltanto 333 tesserati, è facile capire come questa sia una vittoria che ha il sapore di un miracolo. Anche e soprattutto in virtù del fatto che sono davvero in pochi a sapere cos'è il curling.
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Cos'è il curling?
Lo sport, praticato sul ghiaccio, prende spunto dal gioco delle bocce, al quale ha apportato alcune significative modifiche. La superficie ghiacciata sulla quale viene praticato il curling ha una lunghezza pari a circa 45 metri e una larghezza di 4 metri e viene bagnata con dell’acqua al fine di ogni partita in modo tale da creare delle goccioline ghiacciate capaci di rendere il campo irregolare. Durante ogni partita, poi, si sfidano tra loro due squadre composte ognuna da 4 giocatori.I quattro giocatori delle due squadre si sfidano lanciando a turno sulla pista ghiacciata dei blocchi di pietra da 20 chili dotati di manico e chiamati in gergo “stone”. Dopo il lancio, due giocatori della squadra cominciano a spazzare la superficie ghiacciata della pista con una scopa in modo tale da migliorare la traiettoria della stone e tentando di indirizzarla verso l’obiettivo chiamato “house”. La house è rappresentata da una sorta di bersaglio circolare disegnato sul ghiaccio: la squadra che colloca più stone vicine al centro della house vince la partita.
Chi sono Stefania Costantini e Amos Mosaner?
Dopo la storica vittoria, oggi i riflettori sono puntati su Stefania Costantini e Amos Mosaner. Stefania è una 22enne che vive a Cortina D'Ampezzo, e in attesa di entrare nelle Fiamme Oro; si è appassionata al curling quando aveva appena otto anni prendendo spunto in famiglia: il papà era un hockeista. A livello sportivo, nel 2016 ha partecipato ai Giochi Olimpici giovanili a Lillehammer, ma il primo riconoscimento è arrivato agli Europei di San Gallo dove si è aggiudicata il bronzo con la squadra femminile. Quella di Pechino 2022 è a tutti gli effetti la sua prima esperienza olimpica: non male per una ragazza che in terza media aveva il sogno di diventare atleta olimpica.Più esperienza invece per Amos Mosaner, 26enne trentino che è alla sua seconda Olimpiade in carriera. Amos si è appassionato al curling fin da piccolo, grazie al padre, anche lui giocatore di curling e può vantare già qualche successo: due medaglie di bronzo agli Europei del 2018 e del 2021 e tre titoli giovanili di cui due ori agli Europei Juniores, nel 2012 e 2013, e un argento alle Olimpiadi Giovanili Innsbruck nel 2012. Non solo, Mosaner si rese protagonista nel 2017, quando grazie ad una sua “bocciata”, l'Italia ottenne la prima qualificazione in assoluto per un Olimpiade: quella di Pyeongchang 2018.