Chi è Josè Mourinho e cosa ha vinto

E' uno degli allenatori di calcio più vincenti degli ultimi 25 anni, e l'unico ad avere vinto tutte e tre le principali coppe europee del circuito UEFA. D'altronde, se ti chiamano 'Special One' praticamente dal giorno zero, un motivo ci sarà. Josè Mourinho è tra i tecnici più iconici del nostro tempo e dove è andato, ha lasciato il suo segno.

Dal Portogallo all'Inghilterra, passando per Spagna e Italia: 26 trofei totali con sei club diversi, tra coppe europee e titoli nazionali. Ma non solo calcio, nel corso degli anni il tecnico portoghese ha saputo distinguersi anche grazie ai siparietti che spesso regalava nel post-partita: celebre ancora oggi il gesto delle 'manette' – ai tempi dell'Inter - rivolto all'arbitro Tagliavento. Un personaggio stravagante certo, a tratti folkloristico, ma che ha saputo regalare gioia a tantissimi tifosi: scopriamo qualcosa in più sulla carriera di Josè Mourinho.

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Chi è Josè Mourinho: tutti i trofei vinti dal tecnico portoghese

Il primo e vero trampolino di lancio è stato il Porto, dell'omonima città in Portogallo. Lì Mourinho ha vinto due campionati (2003 e 2004), una Coppa e una Supercoppa di Portogallo (2003), in due anni e mezzo. Ma lo strabiliante successo arriva nel 2004, con la vittoria della Champions League da assoluto outsider: è lì che il tecnico fa parlare di sé, è in quel momento che attira gli interessi delle grandi di Europa. Così, con i tempi ormai maturi, Mourinho compie il grande salto e decide di sposare il progetto di Roman Abramovich, magnate russo che ha da poco acquistato il Chelsea di Londra. L'oligarca russo ha grandi ambizioni e sceglie il portoghese che in 4 anni porta a casa due campionati (2005 e 2006), due Coppe di Lega (2005 e 2007), una Supercoppa inglese (2005) e una Coppa d’Inghilterra (2006-2007). E' durante l'esperienza londinese che Mourinho si guadagna il soprannome 'Special One', spiccando su tutti per via delle sue interviste spesso sopra le righe.

La relazione tra Mourinho e il Chelsea finirà poi nel 2008. Nello stesso anno, il tecnico approda sulla panchina dell'Inter. Pronti e via, Mourinho si aggiudica subito la Supercoppa Italiana contro la Roma, poi lo scudetto del 2009. Ma l'annata leggendaria, cucita sul petto dei tifosi interisti, è quella del 2010. Fu senza dubbio l'anno di Josè Mourinho: l'Inter conquista il suo primo e storico 'triplete', vincendo Campionato, Coppa Italia e Champions League. Apoteosi totale per il pubblico nerazzurro di San Siro, con il portoghese che di fatto diventa il terzo tecnico della storia ad aver vinto due Champions League con due squadre diverse.

E, come spesso accade nel calcio, una volta che si è vinto tutto si va a caccia di nuovi stimoli. Nell'estate 2010 arriva una nuova avventura per Mourinho, stavolta sulla panchina del Real Madrid. Nella Capitale spagnola però tira un'aria diversa rispetto a quella respirata a Milano: lo Special One si aggiudica una Coppa del Re (2011), un campionato LaLiga (2012) e una Supercoppa spagnola (2012). E proprio questi scarsi risultati in ambito europeo portano il club e l’allenatore alla rottura nel 2013.

Poi il ritorno all'ovile, in Inghilterra, sempre sponda Chelsea. Al suo arrivo Mourinho conquista un altro campionato e una Coppa d'Inghilterra (2015), ma il ritorno di fiamma dura poco: nel 2016 il tecnico e il club londinese annunciano la separazione. Mourinho cambia ancora una volta aria, senza abbandonare l'Inghilterra. Nel 2016 inizia l'avventura sulla panchina del Manchester United, subito condita dalla vittoria della Community Shield nel 2016. Nel 2017 torna, finalmente, anche un successo europeo con la vittoria dell'Europa League. A fine 2019, la liason tra Mourinho e i Red Devils finisce: il tecnico torna nuovamente a Londra, stavolta però accettando un contratto con il Tottenham. Un rapporto mai decollato e che dura appena due anni: nel maggio 2021, poi, la firma con la Roma. Nella Capitale Mourinho lascia nuovamente il segno, vincendo al primo anno in panchina: nel 2022 arriva la Conference League – tra l'altro la prima edizione in assoluto – vinta contro il Feyenoord. Impresa quasi replicata nel 2023, con la finale di Europa League persa contro il Siviglia.