
Brividi diventa Limiti, la canzone creata dagli universitari per passare Analisi 1
Nel loro video, i cantanti Arianna Peluso e Mickol Roe Baronia Lasquety, si mostrano nella tipica cameretta da universitario/studente fuori sede, intenti a cercare di comprendere quei difficili segni e le teorie presenti sul manaule di Analisi. "E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre. Non mi vengono i limiti, limiti, limiti" - cantano nel ritornello mentre, intenti nello studio, provano a imparare le formule e i teoremi con i colleghi e pregano per "un 18 e via" che accetterebbero senza ripensamenti.
Il testo di Limiti, la parodia di Brividi
Ho svolto mille integrali per tePer sostituzione e parti
La variabile è cambiata, non credo
Riuscirò a finire i conti
Ho dimostrato per te
Teoremi a cui non ricorri mai
A tendere a zero è
Solo il mio voto sul foglio
Dai, scritto di analisi
Non lasciarmi così
Solo con i limiti
Con Taylor non so esprimerli
E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre
E mi dovrei studiare funzioni e serie
Non troverei la monotonia
Accetterei anche un diciotto e via
E ti vorrei passare ma sbaglio sempre
Non mi vengono i limiti, limiti, limiti
Tu, e ci vado vicino
Tu, come un asintoto obliquo
Tu, che mi derivi la pelle
Con Lagrange e De L'Hopital
E tu, sei il mio punto di minimo
E tu, mi fai sentire un “o piccolo”
E tu, che sei un O-grande di Phi, mi lasci così
Solo con i limiti
Con Taylor non so esprimerli
E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre
E mi dovrei studiare funzioni e serie
Non troverei la monotonia
Accetterei anche un diciotto e via
E ti vorrei passare ma sbaglio sempre
Non mi vengono i limiti, limiti, limiti
Gli estremi di integrazione, eh
Sbaglio anche la notazione, eh
Provo a integrare qui l'esponenziale ma la primitiva rimane, eh
In tutti i sensi qui se è improprio, io c'ho un limite
Ciò che ho integrato non è Riemann-integrabile
Questo è un flesso
Giuro mi sembrava proprio
Invece era un punto angoloso
Problemi di Cauchy
Ma a coefficienti costanti, sennò so cazzi
Solo con i limiti
Con Taylor non so esprimerli
E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre
E mi dovrei studiare funzioni e serie
Non troverei la monotonia
Accetterei anche un diciotto e via
E ti vorrei passare ma sbaglio sempre
Non mi vengono i limiti, limiti, limiti