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parodia brividi limitiCosa succede quando il più grande successo musicale del 2022, Brividi di Mahmood e Blanco, si scontra con la disperazione degli studenti universitari alle prese con la sessione d'esame? Nasce "Limiti", la parodia perfetta per chi è intento a superare il test di Analisi 1 di Matematica ma viene ripetutamente rimandato e costretto a studiare senza tregua.
Fonte foto: via Youtube
Ad avere la geniale idea sono stati alcuni studenti del Politecnico di Torino che, complice la rilevanza della canzone, che ben si presta ad essere riadattata con nuove parole e suoni, hanno deciso di produrre un'ode all'esame di "Analisi 1", uno dei più ostici da superare, e anche propedeutico, causa di notti insonni e ansie costanti per gli studenti delle discipline scientifiche.

Brividi diventa Limiti, la canzone creata dagli universitari per passare Analisi 1

Nel loro video, i cantanti Arianna Peluso e Mickol Roe Baronia Lasquety, si mostrano nella tipica cameretta da universitario/studente fuori sede, intenti a cercare di comprendere quei difficili segni e le teorie presenti sul manaule di Analisi. "E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre. Non mi vengono i limiti, limiti, limiti" - cantano nel ritornello mentre, intenti nello studio, provano a imparare le formule e i teoremi con i colleghi e pregano per "un 18 e via" che accetterebbero senza ripensamenti.

Il testo di Limiti, la parodia di Brividi

Ho svolto mille integrali per te
Per sostituzione e parti
La variabile è cambiata, non credo
Riuscirò a finire i conti

Ho dimostrato per te
Teoremi a cui non ricorri mai
A tendere a zero è
Solo il mio voto sul foglio
Dai, scritto di analisi
Non lasciarmi così

Solo con i limiti
Con Taylor non so esprimerli
E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre
E mi dovrei studiare funzioni e serie
Non troverei la monotonia
Accetterei anche un diciotto e via
E ti vorrei passare ma sbaglio sempre
Non mi vengono i limiti, limiti, limiti

Tu, e ci vado vicino
Tu, come un asintoto obliquo
Tu, che mi derivi la pelle
Con Lagrange e De L'Hopital
E tu, sei il mio punto di minimo
E tu, mi fai sentire un “o piccolo”
E tu, che sei un O-grande di Phi, mi lasci così

Solo con i limiti
Con Taylor non so esprimerli
E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre
E mi dovrei studiare funzioni e serie
Non troverei la monotonia
Accetterei anche un diciotto e via
E ti vorrei passare ma sbaglio sempre
Non mi vengono i limiti, limiti, limiti

Gli estremi di integrazione, eh
Sbaglio anche la notazione, eh
Provo a integrare qui l'esponenziale ma la primitiva rimane, eh
In tutti i sensi qui se è improprio, io c'ho un limite
Ciò che ho integrato non è Riemann-integrabile
Questo è un flesso
Giuro mi sembrava proprio
Invece era un punto angoloso
Problemi di Cauchy
Ma a coefficienti costanti, sennò so cazzi

Solo con i limiti
Con Taylor non so esprimerli
E ti vorrei passare, ma sbaglio sempre
E mi dovrei studiare funzioni e serie
Non troverei la monotonia
Accetterei anche un diciotto e via
E ti vorrei passare ma sbaglio sempre
Non mi vengono i limiti, limiti, limiti