
La saga ha da subito attirato l'attenzione del BookTok, la community di TikTok dove utenti e creator dibattono di libri e ultime uscite editoriali, ma non solo, infatti il primo volume ha registrato oltre un milione di copie vendute in 3 mesi, la pubblicazione in 30 paesi e più di 10 settimane al primo posto della classifica del New York Times. Ma il sequel merita l'hype che si è creato attorno a questo fenomeno letterario? Scopriamolo.
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Iron Flame: come continua la storia di Fourth Wing?
Il volume riprende esattamente da dove Fourth Wing si era arrestato, e quindi con la protagonista, Violet Sorrengail, alle prese con una rivelazione molto più grande di quanto potesse immaginare. Tutti ai vertici del regno mentivano e portavano avanti la stessa menzogna da secoli, aiutati dagli scribi, i detentori della memoria che avevano deliberatamente cancellato ogni riferimento al mondo esterno che non si adattava alla narrazione ufficiale portata avanti dal governo.E proprio perché i vertici dell'accademia di Basgiath si sono accorti che Violet e la sua squadra sono a conoscenza della vera natura degli attacchi oltre i confini, adesso il vero pericolo è il nuovo vicecomandante, che ha deciso di dimostrare a ogni costo quanto la ragazza sia inadatta al posto che si è guadagnata a fatica. Tuttavia a preoccupare la protagonista non è solo la pressione esterna, ma anche il rapporto con l'amato Xaden, colpevole di averle nascosto molte informazioni fondamentali e del quale, quindi, sente di non potersi più fidare, complice anche la proibitiva distanza che ora li separa.
Iron Flame: merita una chance?
Fourth Wing aveva l'incredibile merito di riuscire a tenere incollati i lettori alle pagine grazie a un ritmo incessante e a una narrazione scorrevole e senza fronzoli. Questo secondo capitolo è decisamente alla pari del primo, in quanto è riuscito a ricreare la stessa magia. Non sembrano libri separati, ma sembra essere un unico flusso, diviso in volumi diversi. L'atmosfera che si respira nel sequel è la medesima, anche se forse aggiunge soltanto una vaga nota più oscura.La parte più interessante del libro è però l'estensione del worldbuilding che l'autrice aveva solo accennato nel volume precedente, e che invece in questo trova nuova linfa, grazie anche agli spostamenti più frequenti di Violet e all'introduzione di molti nuovi personaggi provenienti da oltre i confini.
Inoltre, la scrittura dell'autrice mantiene la sua semplicità, senza particolari eccessi, ma ancora una volta la Yarros brilla nell'evoluzione ben calibrata dei personaggi. Xaden continua a essere un figura protettiva e appassionata per Violet, mentre lei dimostra di essere una guida solida per il gruppo in vari momenti. Anche i suoi amici vengono approfonditi caratterialmente e innescano un cambiamento profondo all'interno della protagonista, indecisa per molto tempo se aprirsi con loro o se continuare a tenere per sé i suoi segreti. L'unica nota dolente è rappresentata da qualche momento "morto" in più rispetto al primo libro, che quindi tende a spezzare un po' il ritmo altrimenti forsennato e la serie inarrestabile di avvenimenti che accadono uno dietro l'altro.