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I libri sono passati di moda: ora si insegna giocando ai videogames

I libri ormai non sono più l'unico supporto che l'insegnante usa durante la sua lezione. I videogiochi sono infatti entrati ufficialmente a far parte del materiale didattico. Questa è l’ultima divertente trovata di un professore italiano che ha deciso di insegnare la nostra lingua a degli alunni statunitensi facendoli giocare niente meno che ad Assassin’s Creed II.

Lo storico gioco, con protagonista l’ormai iconico Ezio Auditore, che permette una full immersion nella Firenze Rinascimentale, tra palazzi, personalità dell’epoca e l’immancabile italiano che ormai fa scuola.

Il gaming per imparare l'italiano

Il professore in questione si chiama Simone Bregni ed insegna all’Università di Saint Louis. Ha iniziato a giocare ai videogames all’età di 12 anni, nel 1975, e man mano che diventava più esperto si rendeva conto che quel mondo di finzione stava incrementando il suo livello di inglese. Perciò, quando ha iniziato a insegnare, ha portato quel mondo ormai per lui famigliare e lo ha unito al suo metodo di insegnamento.

Il metodo innovativo

L’innovativo prof ha usato anche altri videogiochi, da Final Fantasy al classico Trivial Pursuit, passando anche per Rise of the Tomb Raider, ma ha continuato ad affermare che Assassin’s Creed sia uno dei giochi più utili per la sua didattica.

Il parere del prof che l'ha inventato

Nel mio corso di letteratura rinascimentale - sostiene - gli studenti esplorano Firenze visitandola come quando era sotto il florido dominio dei Medici, tutto ciò grazie a un gioco.” E continua: “I miei studenti americani del ventunesimo secolo seguono da vicino, con interesse e partecipazione, le vicende di Ezio Auditore, un poco più che ventenne, figlio di una famiglia influente, che si aggira in una riproduzione storica di una Firenze del 1476.

I dialoghi dei videogiochi migliorano la grammatica

Il professor Bregni usa i videogiochi per rafforzare il vocabolario e la grammatica, introducendo fatti storici e insegnando agli studenti a risolvere problemi in italiano. Fa riferimento, in particolare, a specifici capitoli per raggiungere gli obiettivi del corso, testando poi le conoscenze acquisite tramite un esercizio di scrittura, seguendo un processo che lui ha chiamato IAC: Identify, Acquire, Create (Identificare, Acquisire e Creare).

Corso di italiano per Gamer

Ecco, invece, il nome del suo corso: Corso intensivo di italiano per Gamer, nel quale gli studenti apprendono in un solo intenso semestre ciò che un corso di italiano riesce a far apprendere in due semestri. Ma, oltre al tempo guadagnato, ci sono anche altri benefici che questo metodo sembra offrire, come una capacità di problem solving maggiore, portando gli studenti frequentanti ad avere un vantaggio su chi studia l’italiano con i corsi di lingua tradizionali. “Credo fermamente - conclude Bregni - che imparare debba essere divertente, il fatto che sia divertente non toglie nulla alla serietà del corso, anzi, lo rende più d’impatto sugli studenti.

Lucilla Tomassi